Modalità d’indagine del sopralluogo medico-legale
Le indagini di sopralluogo medico-legale dovranno limitarsi a un’accurata descrizione; quando vi è il rischio di modificazioni le indagini dovranno arrestarsi e dovrà essere avvertito sempre il Pubblico Ministero, a meno che non vi sia la certezza o il rischio imminente di alterazioni dei reperti che imponga una loro immediata acquisizione (ad esempio, prelievo di tracce ematiche situate in un luogo aperto e non riparabili in caso di pioggia imminente, ovvero il rilievo della temperatura ambientale e rettale di un cadavere, che deve essere il più precoce possibile) al fine di acquisire dati importantissimi senza correre il rischio di nullità.
Arteria brachiale
L’arteria brachiale è l'arteria principale del braccio. Si estende dal margine inferiore del muscolo grande pettorale alla piega del gomito dove, all'altezza del processo coronoideo dell'ulna, termina dividendosi nelle arterie radiale e ulnare. Decorre medialmente all'omero nel solco situato lungo il margine mediale dei muscoli coracobrachiale e bicipite. Nel discendere, si sposta verso la linea mediana cosicché, a livello della piega del gomito, è situata nel punto di mezzo tra epicondilo ed epitroclea.
Muscolo platisma
Il muscolo platisma è un muscolo pellicciaio che presenta derivazione e innervazione analoghe a quelle dei muscoli mimici. È innervato dal ramo cervicale del nervo faciale; con la sua azione tende la cute del collo e abbassa la mandibola. È accolto in uno sdoppiamento della fascia superficiale del collo, tra due strati del pannicolo adiposo sottocutaneo. Ha inizio a livello della 2a costa e della superficie anteriore della spalla e si suoi fasci si dirigono in alto e medialmente per inserirsi alla cute della regione masseterina, della commessura labiale e alla faccia esterna del corpo della mandibola. Articolo creato il 25 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il tirolo.
Cheratinociti
I cheratinociti rappresentano le cellule principali della cute. Sono elementi cubici o prismatici che hanno l’asse maggiore perpendicolare alla giunzione dermoepidermica. Il loro nucleo è allungato e il citoplasma presenta un elevato grado di basofilia. Nel citoplasma, accanto ai comuni organuli, si trova una variabile quantità di melanina sotto forma di fini granulazioni, per lo più addensate al livello del polo nucleare superficiale. Subiscono un’ordinata e progressiva sequenza di trasformazioni da elementi a intensa attività mitotica e metabolica a lamine inerti cheratinizzate.
Fattori che influenzano l’escrezione dei farmaci col latte
I fattori che influenzano l’escrezione attraverso il latte materno sono: Caratteristiche del farmaco: pKa (ionizzazione al pH del latte). Solubilità nell’acqua e nei lipidi. Legame con le proteine plasmatiche e del latte. Peso molecolare. Caratteristiche del trattamento e cinetica del farmaco: Dose del farmaco, frequenza e via di somministrazione. Velocità di eliminazione. Tipo e caratteristiche dei metaboliti. Caratteristiche del latte: Composizione (acqua, proteine, grassi). pH. Caratteristiche delle ghiandole mammarie: Flusso sanguigno. Capacità di cessione al latte. Meccanismi di trasporto attivo. Biotrasformazione del farmaco e suo eventuale riassorbimento. Caratteristiche del lattante: Quantità consumata ad ogni pasto. Comportamento nell’allattamento (incluso il tempo per ogni mammella). Regolarità degli intervalli tra i pasti. Relazione…
Compartimento emopoietico
Il compartimento emopoietico interposto tra i seni vascolari e contenuto nelle maglie del reticolo è costituito, nel midollo emopoietico (o rosso), dai precursori e dalle forme mature delle 5 serie emopoietiche (eritrocitaria, granulocitaria, megacariocitaria, monocitaria, linfocitaria), nonché dalle cellule progenitrici staminali. Sono anche presenti i comuni elementi del tessuto connettivo, cioè mastociti, macrofagi, plasmacellule, adipociti, ecc..
Pneumociti
Gli pneumociti sono le cellule che costituiscono l’epitelio che riveste gli alveoli polmonari. Si distinguono pneumociti di I e II tipo. Gli pneumociti di I tipo sono cellule appiattite il cui citoplasma si solleva, nella porzione che accoglie il nucleo, verso la cavità dell'alveolo. Il citoplasma è relativamente povero di organuli e può contenere vescicole di pinocitosi soprattutto nel versante che prospetta verso la membrana basale.
Autolisi e autodigestione
L’autolisi e l’autodigestione rientrano tra i fenomeni cadaverici trasformativi distruttivi. L’autolisi consiste, a seguito della morte del soggetto, nella degenerazione della cellula fino alla distruzione. Questo fenomeno, che in condizioni di assenza di fattori esterni (ad esempio microbi) porterebbe comunque alla distruzione del cadavere, non si rileva essendo inglobato e nascosto nei processi cadaverici trasformativi. L’autodigestione è dovuta a frammenti enzimatici proteolitici e lipolitici contenuti nei succhi gastrici e pancreatici (l’azione interessa prima gli organi in cui sono contenuti, poi gli altri). Articolo creato il 7 gennaio 2014. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vena iliaca comune
Le vene iliache comuni raccolgono il sangue dagli arti inferiori, dalla pelvi, dai genitali esterni e dalla parete addominale. Si formano, da ciascun lato, all'estremo superiore dell'articolazione sacroiliaca per la confluenza della vena iliaca esterna e della vena iliaca interna. Decorrono davanti al sacro e all'ultima vertebra lombare e terminano, confluendo tra loro, all'altezza dell'articolazione fra i corpi della 4a e 5a vertebra lombare, a destra della linea mediana, per formare il tronco impari della vena cava inferiore. Hanno un calibro medio di 16 mm e sono sprovviste di valvole. Presentano, nei due lati, lunghezza, decorso e rapporti differenti.
Mesocolon trasverso
Il mesocolon trasverso è un'ampia piega del peritoneo che unisce il colon trasverso alla parete posteriore dell'addome.