Ipecacuana
L'emetico di più largo impiego domestico è lo sciroppo di ipecacuana (non l'estratto fluido, che è 14 volte più potente e può risultare letale). Il farmaco può essere somministrato per via orale, ma sono necessari circa 15-30 minuti perché si abbia emesi; questo tempo è comunque inferiore a quello richiesto per eseguire un'adeguata lavanda gastrica. La dose orale è di 15 ml nei bambini tra i 6 mesi e i 12 anni d'età, di 30 ml nei bambini d'età superiore e negli adulti. Poiché il vomito insorge soltanto se lo stomaco è pieno, la somministrazione di ipecacuana deve essere accompagnata dall'assunzione di acqua.
Corpo adiposo dell’orbita
Il corpo adiposo dell’orbita è una massa di tessuto adiposo che riempie gli spazi della cavità orbitaria posti tra il periostio che ne riveste la superficie interna (detto periorbita) e gli organi in essa contenuti (muscoli dell’occhio, nervo ottico, fascia del bulbo). Il corpo adiposo dell’orbita adempie un’importante funzione di sostegno per questi organi e in modo particolare per il bulbo oculare il quale, tramite la fascia del bulbo (o capsula di Tenone), riposa sulla sua parte anteriore.
Recettore dell’interleuchina-1
Il recettore dell’interleuchina-1 (IL-1) rientra nella famiglia dei recettori delle citochine. La via di trasduzione che si attiva dopo il legame dell’interleuchina è in parte comune a quella che si ha per attivazione del recettore di un’altra citochina, il TNF-α (fattore di necrosi tumorale-alfa). Quando IL-1 si lega al suo recettore, affinché lo attivi è necessaria la partecipazione di una proteina accessoria transmembrana, la ACP (ACcessory membrane – spanning Protein). Il complesso IL-1R/ACP richiama su di sé altre due proteine: TRAF6, che appartiene alla famiglia delle proteine TRAF (TNF-α receptos associated factor) e IRAK (IL-1R Activated Kinase) (per TNF è arruolata un’altra proteina cinasi, la RIP). A questo punto inizia…
Reticolo sarcoplasmatico (o sarcotubulare)
Il reticolo sarcoplasmatico (o sarcotubulare) è una delicata rete di filamenti che avvolge una ad una le miofibrille. È presente solo nelle fibre muscolari scheletriche e cardiache, con una differenza di struttura, mentre è assente nelle cellule muscolari lisce. Corrisponde al reticolo endoplasmatico liscio presente in altre cellule che nel muscolo assume una morfologia caratteristica e svolge una funzione specifica in rapporto alla contrazione: assume, conserva e rilascia ioni Ca++. Nelle fibre muscolari scheletriche, il reticolo sarcoplasmatico è formato da un sistema continuo di canalicoli o cisterne delimitati da una membrana, denominati sarcotubuli, che compongono una rete attorno a ciascuna miofibrilla. Il reticolo sarcoplasmatico è formato da elementi longitudinali e…
Lesioni contusive
Le lesioni contusive sono determinate da corpi contundenti a superficie piana o convessa, dotati di margini smussi e comunque privi di punte o taglienti: bastoni, pietre, calci, pugni, getti d’acqua sotto pressione (pompe idranti), sfollagente, mazze ferrate, martello, ecc.. La maggior parte di tali strumenti agisce per compressione, tuttavia è possibile che le lesioni contusive siano determinate da meccanismi di frizione, di strisciamento (incidenti motociclistici), di trazione e strappamento (morsi, incidenti d’auto), di decompressione (suzione). La compressione e la percussione provocano lo schiacciamento dei tessuti. Lo sfregamento determina un effetto tangenziale con asportazione dei tessuti superficiali. La trazione causa lo strappamento o lacerazione delle parti molli superficiali e profonde. Le…
Muscolo longitudinale superiore
Il muscolo longitudinale superiore è un muscolo intrinseco della lingua. Contraendosi, accorcia la lingua che assume una concavità superiore. È una lamina impari di fasci a direzione sagittale che decorrono, in posizione superficiale, sul dorso del corpo e della base. Questi fasci hanno origine e inserzione profondamente alla lamina propria della mucosa. Articolo creato il 14 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Plesso lombare
I rami anteriori del 1°, 2°, 3° e di parte del 4° nervo lombare formano il plesso lombare. Concorre alla costituzione di questo plesso anche un ramo anastomotico che discende dall’ultimo nervo intercostale. I rami anteriori dei primi 3 nervi lombari emettono un ramo anastomotico che, con direzione quasi verticale, scende al ramo anteriore del nervo sottostante. Inoltre, il ramo anteriore del 1° nervo lombare riceve l’anastomosi dal ramo anteriore del 12° nervo toracico e il ramo del 4° nervo lombare dà una grossa anastomosi che scende al ramo anteriore del 5° nervo lombare, per formare con esso il tronco lombosacrale. Ogni ramo anteriore, o radice del plesso, si divide…
Apparato genitale femminile
L’apparato genitale femminile è costituito da un insieme di organi che hanno il compito di produrre le cellule germinali femminili (o cellule uovo od ovociti), di permetterne l’incontro con le cellule germinali maschili (o spermatozoi) ai fini della fecondazione, di accogliere il prodotto del concepimento durante la gravidanza e di espellerlo all’esterno, al termine di essa. A livello dell’apparato genitale femminile, inoltre, si svolgono importanti funzioni endocrine che stabiliscono le condizioni idonee affinché le varie parti possano adempiere ai loro compiti.
Lesioni encefaliche
Le lesioni encefaliche traumatiche rientrano tra le lesioni contusive; possono essere suddivise in due gruppi: lesioni da impatto diretto e lesioni da decelerazione o accelerazione; queste ultime, dovute alla succussione della massa encefalica, sono associate alla trazione delle strutture vascolo-nervose a ponte con la possibile comparsa contemporanea di piccole ecchimosi corticali, di emorragie leptomeningee e/o di un danno assonale diffuso. È possibile distinguere sei tipi differenti di lesioni contusive a livello encefalico: Contusioni da impatto diretto: piccole ecchimosi corticali (cortical contusions), spesso multiple, che si realizzano per meccanismo diretto nella sede del trauma per impatto fra la massa encefalica e la diploe interna della teca cranica che può comunque essere…
Muscolo retto laterale dell’occhio (o bulbo oculare)
Il muscolo retto laterale dell’occhio (o bulbo oculare) è innervato dal nervo abducente (VI paio dei nervi encefalici); contraendosi, ruota il bulbo oculare sul piano orizzontale, spostandone il polo anteriore in senso laterale. Origina dal segmento laterale dell’anello tendineo comune (di Zinn) e, con un capo accessorio, dal margine inferiore della fessura orbitaria superiore. Decorre in vicinanza della parete laterale dell’orbita e s’inserisce sulla superficie laterale della sclera, a circa 7 mm di distanza dal limbus. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.