• Istologia,  Tessuto epiteliale

    Epitelio pseudostratificato (o pluriseriato)

    L’epitelio pseudostratificato (o pluriseriato) è in realtà composto da un unico strato di cellule di altezza variabile ma che poggiano tutte sulla membrana basale; alcune cellule raggiungono la superficie libera mentre le altre si arrestano a livelli inferiori di modo che i nuclei si trovano ad altezza diversa, dando l’impressione che si tratti di un epitelio a più strati di cellule. L’epitelio pluriseriato può essere non ciliato o ciliato. Il primo è presente nell’uretra maschile, nel condotto deferente, nell’epididimo e nei grossi condotti escretori di alcune ghiandole. Il secondo si trova nelle mucose dell’apparato respiratorio. Articolo creato il 27 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo piccolo retto posteriore della testa

    Il muscolo piccolo retto posteriore della testa è innervato dal nervo sotto occipitale e contraendosi estende la testa. Ha origine dal tubercolo posteriore dell’atlante e s’inserisce alla squama occipitale, al di sotto del terzo mediale della linea nucale inferiore. È ricoperto dal muscolo semispinale della testa e da parte del muscolo grande retto posteriore della testa; si addossa alla membrana atlo-occipitale posteriore. Articolo creato il 23 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli scaleni

    I muscoli scaleni sono innervati dai rami dei plessi cervicale e brachiale (C3-C8). Contraendosi, elevano le prime coste e inclinano lateralmente la colonna vertebrale. Si trovano profondamente nella regione laterale del collo e si distinguono in anteriore, medio e posteriore. Il muscolo scaleno anteriore origina dai tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali, dalla 3a alla 6a, e termina al tubercolo dello scaleno, sulla parte anteriore della faccia superiore della 1a costa. Il muscolo scaleno medio si distacca dai tubercoli anteriori dei processi trasversi di tutte le vertebre cervicali, escluso l’atlante, al di dietro delle origini dello scaleno anteriore; termina sulla faccia superiore della 1a costa dietro al solco…

  • Istologia,  Tessuto cartilagineo

    Sostanza intercellulare (o matrice)

    L’abbondante sostanza intercellulare (o matrice) della cartilagine ialina è allo stato di gel compatto ed appare omogenea al microscopio ottico. Al microscopio elettronico appare costituita da due componenti: fibre collagene e sostanza fondamentale amorfa ricca in proteoglicani. Le fibre collagene non sono visibili al microscopio ottico perché sono mascherate dalla sostanza fondamentale che ha lo stesso indice di rifrazione. La loro presenza, però, può essere dimostrata digerendo la matrice amorfa con tripsina o con alcali diminuiti. Le fibrille collagene non sono raccolte in fasci come nel tessuto connettivo lasso e compatto, ma formano un delicato reticolo; hanno diametro di 10-20 nm e la caratteristica striatura periodica di 64-70 nm. Le…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene profonde dell’arto superiore

    Le vene profonde dell’arto superiore, in genere doppie, corrispondono alle rispettive arterie e ai loro rami col­laterali di cui sono satelliti e hanno eguale deno­minazione. Nascono, nella mano, come vene metacarpiche dorsali e palmari che affluiscono alle arcate venose superficiali e profonde; proseguo­no, nell’avambraccio, con due vene ulnari e due vene radiali che, all’altezza del gomito, conflui­scono per formare le due vene brachiali, satelliti dell’arteria omonima. Raccolgono il sangue re­fluo dai territori profondi dell’arto superiore. Contraggono anastomosi con le vene superficiali e sono largamente provviste di valvole. Nella ve­na brachiale mediale sbocca la vena basilica. Articolo creato il 26 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Senza categoria

    Tessuto adiposo bruno (o multiloculare)

    Il tessuto adiposo bruno (o multiloculare) è scarso nell’uomo e non assume grande importanza nell’economia dell’organismo dato che la sua quantità non dipende dallo stato nutrizionale dell’organismo (a differenza del tessuto adiposo bianco). Ha un colore variabile dal marrone chiaro al rosso mattone, dipendendo dalla presenza di pigmenti. Come per il tessuto adiposo bianco, i lipidi che lo costituiscono sono una miscela di trigliceridi. È molto sviluppato negli animali ibernanti in cui serve a produrre calore al momento del risveglio.

  • Senza categoria

    Nuclei del corno anteriore del midollo spinale

    Il corno anteriore del midollo spinale, incluso il corno laterale che ne è una dipendenza, ha fondamentalmente funzione motrice, ossia effettrice; da esso originano infatti le fibre motrici somatiche, deputate all’innervazione dei muscoli scheletrici, e le fibre effettrici viscerali o fibre pregangliari per l’innervazione della muscolatura involontaria. Il corno anteriore del midollo spinale accoglie pertanto i nuclei somatomotori ed i nuclei visceroeffettori.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo elevatore della scapola

    Insieme al muscolo trapezio, al muscolo grande dorsale e al muscolo romboide, costituisce i muscoli spinoappendicolari. Il muscolo elevatore della scapola è innervato da rami dei plessi cervicale e brachiale (C3-C5). Contraendosi, solleva e sposta medialmente la scapola. Occupa la regione laterale e posteriore del collo. Origina dai tubercoli posteriori dei processi trasversi delle prime quattro vertebre cervicali e si porta in basso e in fuori, per inserirsi all’angolo mediale e alla parte alta del margine vertebrale della scapola.