• Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Muscolo elevatore della palpebra superiore

    Il muscolo elevatore della palpebra superiore è innervato dal nervo oculomotore. La sua contrazione determina il sollevamento della palpebra superiore. Origina al di sopra dell’anello tendineo, dal margine superiore del foro ottico. Si dirige in avanti, decorrendo sotto al tetto dell’orbita, al di sopra del muscolo retto superiore. Termina con una espansione fibrosa che prende principalmente inserzione sul tarso della palpebra. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Biologia

    Trasporto di membrana

    Gli ioni e le molecole intracellulari vengono mantenuti entro i valori corretti di concentrazione dall’attività delle membrane che provvedono a regolare il passaggio di tutte le sostanze in transito fuori e dentro le cellule e all’interno dei diversi compartimenti delimitati da membrana. Gli ioni diffondo un continuo avanti e indietro; i metaboliti entrano nella cellula, mentre i materiali di scarto e di secrezione si muovono in direzione opposta. L’insieme dei processi attraverso cui le membrane regolano il passaggio delle varie sostanze attraverso esse prende il nome di trasporto di membrana.

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Sarcomero

    Il sarcomero è l’unità strutturale e funzionale della miofibrilla. Rappresenta il segmento di miofibrilla che si estende tra due linee Z successive. Il sarcomero, quindi, comprende una banda A e metà di ciascuna delle due bande I contigue. Questa unità strutturale e funzionale si ripete periodicamente lungo la miofibrilla. Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Metacarpo

    Il metacarpo è il segmento medio dello scheletro della mano e risulta costituito da cinque ossa metacarpali che si distinguono con numeri progressivi in direzione latero-mediale. Nell’insieme le ossa metacarpali sono disposte come una raggiera convergente verso il carpo; esse delimitano quattro spazi angolari aperti distalmente che prendono il nome che prendono il nome di spazi interossei del metacarpo. Questi spazi sono occupati dai muscoli interossei dorsali e palmari. Le ossa metacarpali sono ossa lunghe in cui si considerano un corpo, un’estremità prossimale (o base) ed un’estremità distale (o capitello). Il corpo di tutte le ossa metacarpali, tranne il 1°, è prismatico triangolare con tre facce: laterale, mediale e dorsale; le…

  • Medicina legale

    Immobilizzazione del torace

    L’immobilizzazione del torace si determina nei casi di mancata espansione del mantice toraco-polmonare con conseguente impedimento meccanico alla ventilazione. Si distinguono quattro forme differenti di asfissia: Asfissia nella folla. Il torace è bloccato dalla compressione reciproca tra persone che si accalcano; a perire sono i soggetti più deboli e più bassi in genere, i bam­bini. Nei cadaveri è caratteristico il ritrovamento delle ecchimosi di Perthes, di­sposte in maniera simmetrica ai lati del torace e sulla faccia interna degli arti su­periori, in corrispondenza, cioè, dei punti in cui si è verificata la compressione dei gomiti flessi sui fianchi. Asfissia traumatica. È determinata dallo schiacciamento del corpo sotto frane, crolli, ribaltamenti di…

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Orecchio

    Meato acustico esterno

    Il meato acustico esterno è un condotto, fornito di uno scheletro fibrocartilagineo nel suo terzo laterale e di uno scheletro osseo nei suoi due terzi mediali, che si estende dalla conca del padiglione all’orecchio medio, terminando a livello della membrana del timpano. Sul piano orizzontale presenta un decorso a S italica, essendo il suo segmento esterno obliquo in avanti, il segmento medio in dietro e il segmento interno ancora in avanti; sul piano frontale esso è diretto medialmente e un poco in basso, descrivendo nel suo insieme una lieve curva a convessità superiore. L’asse complessivo del condotto è comunque orientato da dietro in avanti e forma con il piano sagittale…

  • Anatomia,  Apparato urinario

    Ureteri

    Gli ureteri sono condotti pari e simmetrici che collegano la pelvi renale, dalla quale originano senza un limite netto, con la vescica urina­ria, dove terminano mediante il meato (od orifizio) ureterale situato nell'angolo postero-laterale del trigono. Attraverso gli ureteri, l'urina, prodotta dai reni e raccolta dalle prime vie urinarie (calici e pelvi), viene convogliata, con flusso pressoché continuo, nella vescica urinaria, dove si deposita come in un serbatoio.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Superficie interna dell’intestino retto

    La superficie interna del retto presenta, in stato di vacuità, numerose pieghe longitudinali che scompaiono con la distensione dell'organo. Vi sono inoltre alcune pieghe trasversali che corrispondono ai solchi descritti sulla superficie esterna. Le pieghe trasver­sali, di forma semilunare, sono in numero di tre, una a destra e due a sinistra; queste ultime si trovano una al di sopra e una al di sotto della piega di destra che dista 6-7 cm dall'orifizio anale. Alla costituzione delle pieghe prendono parte, oltre alla tonaca mucosa, anche la sotto­mucosa e la tonaca muscolare.

  • Medicina legale

    Lesioni da armi da fuoco a carica multipla

    Nelle lesioni prodotte da armi da fuoco a carica multipla (come un fucile da caccia), si osservano ferite multiple prodotte dai pallini contenuti nelle cartucce, salvo nei casi in cui il colpo sia stato esploso da distanza ravvicinata o a contatto. Per effetto della re­sistenza dell’aria, dopo 2 metri i pallini tendono a perdere energia cinetica e ad allontanarsi pro­gressivamente dal “nucleo” centrale, formando la cosiddetta rosata; quanto maggiore è la distanza, tanto maggiore sarà il diametro della rosata, sino alla possibilità di pro­durre ferite da pallini singoli per distanze elevate. È possibile distinguere tre tipi di lesività: Ferite a breccia unica: quando il colpo è esploso da distanza ravvicinata…