• Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori delle chinine

    Vi sono almeno due distinti re­cettori per le chinine, definiti B1 e B2. Il tipico recettore della bradichinina è il B2 che riconosce selet­tivamente la bradichinina e la callidina ed è costitutivamente presente in gran parte dei tessuti normali. I recettori B2 mediano la maggior parte degli effetti della bradichi­nina e della callidina in assenza di flogosi.

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Encefalo

    L’encefalo è la parte del nevrasse (o sistema nervoso centrale) contenuta nella scatola cranica. Ha la forma di un grosso ovoide ad asse maggiore sagittale, con una volta, una base e due estremità arrotondate dette, rispettivamente, polo frontale, quella anteriore più piccola, e polo occipitale, quella posteriore più voluminosa. È convesso nella sua faccia superiore e grosso modo appiattito in quella inferiore. Il peso totale dell’encefalo è valutato intorno ai 1320 grammi nel maschio e 1167 grammi nella femmina; per la maggior parte è dato dalla massa telencefalica.

  • Anatomia,  Apparato tegumentario

    Cute

    La cute (o pelle) è l’organo più esteso e pesante del corpo umano; nell’adulto essa presenta una superficie di circa 1,5-2 m2 e un peso totale di circa 15 Kg, con variazioni legate al sesso e allo sviluppo somatico individuale. Forma il rivestimento esterno di tutto il corpo, compresi il meato acustico esterno e la superficie laterale della membrana timpanica; essa continua poi, a livello dei corrispondenti orifizi, con le mucose degli apparati respiratorio, digerente e urogenitale e, a livello del margine palpebrale e dei punti lacrimali, rispettivamente con la congiuntiva e il rivestimento dei canalicoli lacrimali.

  • Senza categoria

    Infezioni puerperali e postabortive

    Le infezioni puerperali e postabortive rappre­sentano un rischio assai comune. La superficie interna dell’utero, nel breve periodo in cui rimane cruenta (insanguinata) e non ancora liberata dai coaguli sanguigni e da eventuali residui placentari necrotici, può costituire terreno d’in­sediamento di microrganismi infettivi, in prima linea dello streptococco emolitico di gruppo A, soprattutto qualora le contaminazioni siano state favorite da inter­venti manuali o strumentali e tanto più quando siano in causa lesioni per maldestre pratiche abortive. In queste endometriti settiche la mucosa è fittamente infiltrata da granulociti e in parte necrotica. L’infezione tende a propagarsi nel connettivo interstiziale del miometrio e nel connettivo lasso dei parametri e della piccola pelvi, comportando…

  • Anatomia,  Apparato genitale femminile

    Epooforon (o corpo di Rosenmulier)

    L’epooforon (o corpo di Rosenmülier) è una formazione appiattita, trapezoidale, con il lato maggiore di circa 3 cm, contenuta nello spessore del mesosalpinge, nello spazio tra ovaia e tuba. È costituito da una serie di canalicoli a decorso parallelo, lunghi circa 1-1,5 cm che con un’estremità sono ri­volti verso l’ilo dell’ovaia in cui possono penetrare e con l’altra fanno capo a un condotto collettore che corri­sponde al lato maggiore del trapezio e decorre parallelo alla tuba. Il lume dei canalicoli e del dotto collettore è spesso obliterato, oppure può presentare piccole dilata­zioni cistiche. La parete è formata da epitelio cilindrico, a tratti vibratile, all’esterno del quale si trova una mem­brana…

  • Biologia

    Fusione delle membrane

    La fusione delle membrane è un processo nel quale i doppi strati di due membrane distinte si uniscono per formare un’unica membrana continua. La fusione, in effetti, unisce le proteine e i lipidi di una membrana con quelli di un’altra, e fa sì che i componenti delle membrane si mescolino liberamente. La fusione delle membrane è un fenomeno che si verifica normalmente quando: Le vescicole trasferiscono il materiale racchiuso dal reticolo endoplasmatico al complesso di Golgi. Le vescicole che contengono materiale proveniente dall’esterno della cellula si uniscono ai lisosomi. Le membrane dello spermatozoo e della cellula uovo si fondono facendo sì che i nuclei dell’uno e dell’altra si uniscano in…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazione sacro-coccigea

    L'articolazione sacro-coccigea è una sinfisi che si stabilisce tra l'apice del sa­cro e la base del coccige. Tra le due faccette articolari affrontate si trova un disco fibrocartilagineo che presenta variabile sviluppo e che nell'adulto appare spesso ossificato, così che la sinfisi si trasforma in sinostosi. I mezzi di rinforzo dell'articolazione sono da­ti dai legamenti sacrococcigei anteriore, laterali e posteriore. II legamento sacrococcigeo anteriore va dalla faccia anteriore dell'ultima vertebra sacrale fino all'apice del coccige.

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Sinapsi

    La sinapsi è la zona di contatto tra due neuroni attraverso la quale un impulso nervoso è trasmesso da un neurone all’altro. Oltre a questo tipo di sinapsi, detta eccitatoria, esiste anche una sinapsi inibitoria che blocca la trasmissione interneuronale degli impulsi eccitatori che giungono allo stesso neurone mediante altre sinapsi.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Vie biliari intraepatiche

    La bile viene secreta dalle cellule epatiche nei capillari biliari che, nel lobulo epatico, formano una specie di rete labirintica tridimensionale. La bile, riversata nella minuta rete canalicolare, confluisce alla periferia del lobulo in una serie di condottini intralobulari prevalentemente con­centrati vicino agli spazi portobiliari. Questi condottini, chiamati anche colangioli (o canali di Hering) sono formati da poche cellule cubiche (3-4) a citoplasma basofilo e sono rivestiti da una delicata lamina basale cui aderiscono fibril­le collagene. Essi hanno un lume così stretto che è spesso difficile differenziarlo da quello delimi­tato dagli epatociti che con le loro docce forma­no i capillari biliari.