Occhio

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    Corpo vitreo

    Il corpo vitreo è un gel chiaro e trasparente, con contenuto d’acqua superiore al 98%, che, nella sua parte periferica, presenta un addensamento impropriamente chiamato membrana ialoidea. Con questa sua parte periferica, più densa, il corpo vitreo si pone in rapporto con la membrana limitante interna della retina, fino all’ora serrata, quindi con il corpo ciliare, con le fibre posteriori della zonula ciliare e infine con la faccia posteriore del cristallino, che viene accolta in un infossamento della sua superficie anteriore, la fossa ialoidea. Il corpo vitreo è attraversato, dall’indietro in avanti, dal canale ialoideo che, partendo dalla papilla del nervo ottico, raggiunge anteriormente il centro della fossa ialoidea. Nella…

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    Muscolo elevatore della palpebra superiore

    Il muscolo elevatore della palpebra superiore è innervato dal nervo oculomotore. La sua contrazione determina il sollevamento della palpebra superiore. Origina al di sopra dell’anello tendineo, dal margine superiore del foro ottico. Si dirige in avanti, decorrendo sotto al tetto dell’orbita, al di sopra del muscolo retto superiore. Termina con una espansione fibrosa che prende principalmente inserzione sul tarso della palpebra. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Ciglia delle palpebre

    Le ciglia sono grossi e lunghi peli, molto più numerosi a livello della palpebra superiore (circa 120). Esse hanno lo stesso colore dei capelli ma non incanutiscono con l’avanzare dell’età; si rinnovano ogni 150 giorni. Nei loro grossi follicoli che decorrono obliquamente in alto e indietro approfondendosi fino al tarso, oltre a sboccare normali ghiandole sebacee, si aprono pure i condotti di particolari ghiandole sudoripare apocrine, le ghiandole ciliari (di Moll). Articolo creato il 3 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Occhio (o bulbo oculare)

    L’occhio (o bulbo oculare) è l’organo di senso principale dell’apparato visivo. Può essere considerato come un’appendice dell’encefalo data la modalità con cui si sviluppa la sua tonaca principale che è quella nervosa (o retina); all’encefalo stesso è permanentemente connesso e gli involucri fibrovascolari che circondano la retina sono da considerare omologhi delle meningi. Il bulbo oculare è provvisto di un peduncolo nervoso, il nervo ottico, che lo pone in continuazione con formazioni del diencefalo (chiasma e tratti ottici) attraverso le quali stimoli visivi vengono trasmessi ai centri nevrassiali per l’analisi integrata delle immagini e per le attività riflesse. In corrispondenza del nervo ottico gli involucri fibrovascolari del bulbo continuano con…

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    Cavità orbitarie (od orbite)

    Le cavità orbitarie (od orbite), destra e sinistra, sono profonde cavità ossee situate nel massiccio faciale, lateralmente alla radice del naso, al confine tra lo splancnocranio e il neurocranio. Contengono i due bulbi oculari con i loro annessi. Si dà il nome di periorbita al periostio che riveste le pareti della cavità orbiatria.

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    Muscolo retto superiore dell’occhio (o bulbo oculare)

    Il muscolo retto superiore dell’occhio (o bulbo oculare) è innervato dal muscolo oculomotore comune (III paio dei nervi encefalici) e la sua azione principale è quella di innalzare il polo anteriore dell’occhio. Origina dalla parte superiore dell’anello tendineo comune (di Zinn). Si porta in avanti decorrendo subito al di sotto del muscolo elevatore della palpebra superiore e il suo tendine si fissa sulla superficie superiore della sclera, secondo una linea di inserzione obliqua il cui estremo dista dall’orlo sclerocorneale 7 mm, mentre quello esterno ne dista 9. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Vasi e nervi della sclera

    La sclera è povera di vasi sanguigni propri. Le arterie sono rami delle arterie ciliari anteriori e delle posteriori brevi; esse formano un plesso sclerale più fitto intorno alla cornea. Le vene si raccolgono nelle vene ciliari (anteriori e posteriori) e nelle vene vorticose. Vasi linfatici veri non esistono nella sclera; gli spazi che separano i fasci connettivali della membrana comunicano ampiamente con i linfatici delle tonache più profonde e con quelli della fascia del bulbo. I nervi, per la massima parte rami dei nervi ciliari, terminano con arborizzazioni libere nel connettivo sclerale e nella parte dei vasi. Articolo creato il 25 settembre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Cornea

    La cornea è la membrana che costituisce l’1/6 anteriore della tonaca fibrosa dell’occhio (o bulbo oculare). Continua posteriormente con la sclera, rispetto alla quale differisce per curvatura, struttura e funzioni. Principale caratteristica della cornea è quella di essere perfettamente trasparente, costituendo quindi uno dei più importanti mezzi diottrici dell’occhio. La superficie anteriore, convessa, è direttamente in rapporto con l’ambiente esterno; quando l’occhio è chiuso essa viene a contatto con la congiuntiva palpebrale. La superficie posteriore, concava, limita in avanti la camera anteriore dell’occhio.

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    Vie lacrimali

    Le vie lacrimali sono rappresentate da un sistema di condotti che, iniziando a livello delle papille lacrimali, vanno ad aprirsi nelle cavità nasali dove si riversa il secreto lacrimale. Dalle papille lacrimali prendono origine i condotti lacrimali che, mantenendosi indipendenti o riunendosi in un tratto comune, si aprono nel sacco lacrimale che continua inferiormente nel canale nasolacrimale.

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    Iride

    L’iride è la porzione più anteriore della tonaca vascolare (o uvea) dell’occhio (o bulbo oculare) e si presenta come un diaframma che stabilisce un confine tra la camera anteriore e posteriore del bulbo. Il centro dell’iride è occupato da un foro, la pupilla.                                                                                                                                         …