Medicina legale
Saponificazione
La saponificazione è un fenomeno cadaverico trasformativo di tipo conservativo. Se il cadavere permane a lungo in acqua corrente e fredda o in terreni molto umidi con scarsa ventilazione, oltre alla macerazione si può realizzare la saponificazione: batteri che producono l’enzima lecitinasi scindono i grassi del cadavere trasformandoli in adipocera (o sapone calcico), costituita in parte da acidi grassi liberi e in parte da saponi insolubili. Si forma una sorta di involucro viscido, di aspetto cretaceo, di consistenza prima molle, poi friabile, che mantiene l'aspetto esterno del cadavere e permette una discreta conservazione degli organi interni.
Medicina legale
La medicina legale è il settore scientifico-disciplinare della medicina che ha per oggetto l'essere umano, vivente e cadavere, ed il materiale biologico di provenienza umana, nei loro rapporti con le norme codificate del diritto e della deontologia professionale nonché con i principi della bioetica. Il termine “medicina” in questo contesto sta a significare non tanto l'esercizio dell'attività di medico, quanto piuttosto l'area scientifica vasta in cui rientrano le competenze di tutte le professioni sanitarie.
Trattamenti sanitari
La dottrina del consenso trae origine dalla carta costituzionale, che vede nell’art. 32 la più alta espressione di garanzia dell’affermazione del concetto di salute come bene-diritto fondamentale ed inalienabile: “Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. Altri riferimenti si trovano nella legge 833 del 23 dicembre 1978, istitutiva del Servizio sanitario nazionale (SSN), che riprende gli stessi principi costituzionali e dispone che gli accertamenti ed i trattamenti sanitari cosiddetti obbligatori “devono essere accompagnati da iniziative rivolte ad assicurare il consenso e la partecipazione da parte di…
Trapianto di organi e tessuti
Il trapianto di organi e tessuti è una pratica con risvolti non solo clinici, ma anche etici e legali. Prelievo da vivente Dal punto di vista etico, non si pongono problemi nel vivente per gli organi e i tessuti rinnovabili, quali il sangue e il midollo osseo, pur dovendosi riaffermare la necessità del consenso del donatore e del ricevente; da sottolineare peraltro che mentre la donazione di sangue è scevra da rischi, questo non è per il midollo e al donatore dovrà essere ben rappresentata la possibilità di qualche danno connesso al traumatismo del prelievo. Più complesso è il quadro del prelievo di organi non rinnovabili per i quali, a…
Preghiera quotidiana del medico (di Mosè Maimonide)
Dio Onnipotente, Tu hai creato il corpo umano con infinita sapienza. Diecimila organi per diecimila volte hai combinati in esso, perché agendo incessantemente e con armonia ne preservino l’insieme in tutta la sua bellezza: il corpo, involucro dell’anima immortale. E agiscono sempre con un ordine perfetto e in un armonioso accordo. Ma quando la fragilità della materia o l’impeto delle passioni ne sconvolgono l’ordine o ne interrompono l’accordo, le forze si scontrano e il corpo crolla per tornare nella polvere dalla quale è venuto. Tu mandi all’uomo le malattie quali benefìci messaggeri per avvertirlo del pericolo che lo minaccia e perché lo sollecitino ad evitarlo. Tu hai benedetto la Tua…
Trattamenti sanitari obbligatori
I trattamenti sanitari obbligatori (TSO) sono previsti dall’articolo 32 della costituzione come eventi residuali, essendo gli accertamenti ed i trattamenti sanitari di regola volontari. Essi possono essere effettuati soltanto se vi è una precisa legge che li prevede. La legge che li disciplina è la 833/1978, che li ha presi in considerazione agli articoli 33, 34 e 35. I trattamenti sanitari obbligatori previsti per legge sono quelli relativi a: Malattia mentale. Vaccinazioni obbligatorie (antipoliomielite, antidifterite, antitetano, antitifo-paratifo, antitubercolosi, antiepatite B). Isolamento per malattie infettive. Trattamento delle malattie veneree in fase contagiosa. Accertamento sanitario obbligatorio per l’imputato di delitto sessuale previsto dall’articolo 16 della legge 66/1996. Disposizioni comuni a qualsiasi trattamento…
Causa di servizio
Con il termine causa di servizio si indica un sistema previdenziale che tutela i lavoratori della Pubblica Amministrazione (statali e dipendenti degli Enti locali) relativamente alle menomazioni derivanti da infortuni e malattie occorsi o contratti in dipendenza del servizio. Questa tutela è gestita dall’INPS. L’invalidità per causa di servizio, detta anche pensionistica privilegiata, è riconosciuta in riferimento al Decreto del Presidente della Repubblica 349/1994 e 461/2001, a: Impiegati e operai dipendenti dello Stato. Personale militare di carriera delle forze armate (esercito, marina, carabinieri, guardia di finanza, ecc.). Personale militare di leva. Dipendenti di enti locali e della sanità. Personale di enti pubblici quando il riconoscimento sia previsto dall’ordinamento dell’ente. In…
Domanda di riconoscimento di invalidità civile
La domanda di riconoscimento di invalidità civile va presentata dall'interessato o da chi lo rappresenta legalmente all'INPS territorialmente competente. La presentazione della domanda è informatizzata e deve rispettare alcuni precisi passaggi.
Sperimentazione sull’uomo
Secondo le Norme di Buona Pratica Clinica 1991 (Good Clinical Practice o GCP), per studio clinico s’intende ogni studio sistematico su prodotti medicinali condotto sull'uomo (pazienti o volontari sani) allo scopo di scoprirne o verificarne gli effetti e/o identificarne ogni reazione avversa e/o per studiarne l'assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l'escrezione allo scopo di accertare efficacia e tollerabilità dei prodotti.
Infortunio sul lavoro
L’infortunio sul lavoro viene inteso come avvenimento sfortunato, improvviso, imprevisto, accidentale (l’incontro tra la causa lesiva e il lavoratore è del tutto casuale; tuttavia non dipende da caso fortuito o da forza maggiore, bensì è legata alla pericolosità della prestazione d’opera), indipendente dalla volontà di chi lo subisce ed anormale rispetto al regolare andamento del lavoro. I suoi elementi costitutivi sono: la causa violenta, l’occasione di lavoro e il danno all’integrità psicofisica del lavoratore. La causa violenta (o elemento eziologico) rappresenta un evento di qualsiasi natura che abbia i requisiti di esteriorità, di idoneità lesiva e di concentrazione cronologica. Ciò differenzia l’infortunio dalla malattia professionale che, invece, si sviluppa nel…