Medicina legale

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    Comitato etico (o di bioetica)

    Il comitato etico (o di bioetica) è un organismo indipendente, espressione di una struttura istituzionale sanitaria o di ricerca scientifica, costituito da medici e non, il cui compito è di verificare che vengano salvaguardati la sicurezza, l’integrità e i diritti della persona, di fornire pareri e creare occasioni formative sugli aspetti etici della prassi e della ricerca nelle scienze biomediche. In questo modo fornisce una pubblica garanzia, rapportandosi con i relativi organismi professionali per gli aspetti deontologici. La peculiarità del comitato etico consiste quindi nella interdisciplinarità dei suoi membri chiamati ad affrontare i numerosi problemi etici che possono sorgere nei luoghi di degenza, negli istituti di ricerca, nei laboratori di…

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    Corificazione

    La corificazione è un fenomeno cadaverico trasformativo di tipo conservativo. Nei cadaveri che rimangono dentro casse metalliche chiuse, ad esempio quelle di zinco usate nelle inumazioni, si realizza un processo particolare, che si può attribuire in parte al fatto che i liquami che si producono nella colliquazione non scolano, e il cadavere rimane immerso in essi, in parte alla presenza dei gas putrefattivi: la cute si desquama, i tegumenti assumono un aspetto caratterizzato da consistenza teso-elastica e colorito grigiastro, e i visceri interni si conservano a lungo (anche per qualche anno) consentendo addirittura per alcuni di essi, quali i polmoni, l'esame istologico.

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    Responsabilità professionale del medico

    Il concetto di “responsabilità” attiene all’obbligo di rispondere delle conseguenze derivanti dalla propria illecita condotta (commissiva od omissiva) posta in essere in violazione di una norma. A seconda degli ambiti di operatività della norma, si distinguono: Responsabilità morale, in cui sono “imperativi” etico-morali ad essere infranti. Responsabilità amministrativo-disci­plinare, in cui trattasi della violazione di norme attinenti al servizio prestato ed ai do­veri d’ufficio od ancora a regole del codice deontologico. Responsabilità legale, ove la norma violata è quella dell’ordinamento giuridico, penale e civile. Nella responsa­bilità morale si è chiamati a rispondere di fronte alla propria coscienza (il cosiddetto “foro interno”), mentre il versante amministrativo-disciplinare comporta l’obbligo di sottostare a sanzioni…

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    Devianza minorile

    Vengono definiti comportamenti devianti quelle condotte che vanno contro le norme, i valori ed i principi della comunità sociale di appartenenza. Il termine devianza si riferisce quindi ad un insieme eterogeneo di comportamenti dall'aggressione al furto, dal danneggiamento al vandalismo accomunati dalla loro valenza trasgressiva. Solo in parte tali condotte vengono a coincidere con i comportamenti delinquenziali che assumono i caratteri estremi dell'illegalità e coinvolgono le autorità giudiziarie e di polizia.

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    Deontologia

    La parola “deontologia” deriva dal greco antico e per la precisione da δέον [dèon], che significa "dove­re", e λόγος [lògos], che vuol dire "discorso". Il termine è stato coniato dal filosofo Jeremy Bentham.

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    Responsabilità penale

    La responsabilità penale è il dovere di subire le pene in rapporto ad aver commesso un'azione antigiuridica. L’articolo 85 del Codice Penale sancisce che nessuno può essere punito per un fatto previsto dalla legge come reato se, al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile. È imputabile chi ha la capacità di intendere e di volere.

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    Lesioni da armi da fuoco a carica singola

    Le lesioni da arma da fuoco a carica singola (come una pistola) si distinguono in: Ferite contundenti, quando si produce una semplice ecchimosi o escoriazione sul corpo-bersaglio; ciò accade quando il proiettile raggiunge il corpo a bassa velocità ovvero se sparato da armi difettose o se l’energia lesiva sia stata ridotta dalla lunga distanza alla quale era posto il bersaglio o dall’impatto contro una superficie rigida (che ne ha assorbito parte dell’energia cinetica) o se sia stato fortemente rallentato dall’utilizzo di un giubbotto antiproiettile. Ferite a doccia (o a semicanale o di striscio), quando la superficie cutanea sia interessata solo tangenzialmente dal proiettile. Ferite penetranti, quando il proiettile supera la…

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    Lesioni da schiacciamento

    Le lesioni da schiacciamento rientrano tra i grandi traumatismi e comprendono le lesioni determinate dalla compressione del corpo tra due superfici. Si è soliti distinguere lo schiacciamento propriamente detto nel quale il corpo resta compresso tra un piano orizzontale ed una forza che agisca dall'al­to, come può accadere nei crolli di un edificio e nell'arrotamento. Lo schiacciamento si associa a multiple lesioni fratturative scheletriche e ad ampie lacerazioni di organi parenchimatosi viscerali, ai quali quasi sempre consegue il decesso delle vittime.

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    Saponificazione

    La saponificazione è un fenomeno cadaverico trasformativo di tipo conservativo. Se il cadavere permane a lungo in acqua corrente e fredda o in terreni molto umi­di con scarsa ventilazione, oltre alla macerazione si può realizzare la saponificazione: batteri che producono l’enzima lecitinasi scindono i grassi del cadavere trasformandoli in adipocera (o sapone calcico), costituita in parte da acidi grassi liberi e in parte da saponi insolubili. Si forma una sorta di involucro viscido, di aspetto cretaceo, di consistenza prima molle, poi friabile, che mantiene l'aspetto esterno del cadavere e permette una discreta conservazione degli organi interni.