Medicina legale

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    Autolisi e autodigestione

    L’autolisi e l’autodigestione rientrano tra i fenomeni cadaverici trasformativi distruttivi. L’autolisi consiste, a seguito della morte del soggetto, nella degenerazione della cellula fino alla distruzione. Questo fenomeno, che in condizioni di assenza di fattori esterni (ad esempio microbi) porterebbe comunque alla distruzione del cadavere, non si rileva essendo inglobato e nascosto nei processi cadaverici trasforma­tivi. L’autodigestione è dovuta a frammenti enzimatici proteolitici e lipolitici contenuti nei succhi gastrici e pancreatici (l’azione interessa prima gli organi in cui sono contenuti, poi gli altri). Articolo creato il 7 gennaio 2014. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Accertamento medico-legale di infanticidio

    Per confermare che si tratti d’infanticidio, il medico legale è chiamato ad effettuare degli accertamenti che riguardano: lo sviluppo del feto, i segni della vita autonoma, la durata della vita autonoma la causa del decesso e, infine, l’accertamento della capacità d’intendere e volere della madre. Sviluppo del feto Al fine di escludere, che quello che è inteso come infanticidio sia sostenuto dall’espulsione di un semplice prodotto abortivo, con esclusione dunque di manovre cri­minose eseguite durante o dopo il parto, è essenziale accertare il grado di sviluppo fetale. Si deve cioè affermare che il feto sarebbe stato in grado di iniziare una sua vita autonoma (ad esempio, un neonato anencefalo morirebbe…

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    Rifiuto delle cure

    Atteso che secondo l’articolo 32 della Costituzione nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanita­rio se non per disposizione di legge, il rifiuto delle cure è da consi­derarsi legittimo e nessun trattamento può essere imposto, al di fuori di un obbligo di legge, seppure esso sia semplice ed indispensabile per salvare la vita del paziente. Deve trattarsi ovviamente di persona maggiorenne e capace, poiché il rifiuto alle cu­re posto dal legale rappresentante del minore o dal maggiorenne incapace viene superato rivolgendosi al giudice tutelare, che toglie anche solo temporaneamente la potestà o la tutela a costui oppure, nei casi d’urgenza, con l’assunzione di responsabilità diretta al trattamento necessario da…

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    Imbalsamazione

    L’imbalsamazione è l’insieme di tecniche volte a preservare un cadavere dalla decomposizione. Gli aspetti relativi all'imbalsamazione dei cadaveri di peculiare interesse per il medico pratico sono considerati dal Regolamento di Polizia Mortuaria nell’articolo 46, di seguito riportato. 1. I trattamenti per ottenere l'imbalsamazione del cadavere devono essere esegui­ti, sotto il controllo del coordinatore sanitario della unità sanitaria locale, da medici legalmente abilitati all'esercizio professionale e possono essere iniziati solo dopo che sia trascorso il periodo di osservazione.

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    Falso materiale e falso ideologico

    Il falso materiale è un reato caratterizzato dalla presenza di un errore di forma in un atto; può essere commesso da un Pubblico Ufficiale o da un Incaricato di Pubblico Servizio. L’articolo 476 del Codice Penale sancisce che il Pubblico Ufficiale che nell’esercizio delle sue funzioni, forma, in tutto o in parte, un atto falso o altera un atto vero, è punito con la reclusione da uno a sei anni. Se la falsità concerne un atto o parte di un atto, che faccia fede fino a querela di falso, la reclusione è da tre a dieci anni. Esempi di falso materiale sono: Cancellature o aggiunte apposte con la penna. Utilizzo…

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    Medicina sociale

    La medicina sociale è una disciplina rivolta ad ottenere il benessere fisico e psichico della collettività e all'eliminazione di vecchie e nuove forme di emarginazione che ostacolano l'inserimento nella vita sociale. La medicina sociale è una scienza complessa che, considerando l’uomo malato come unità bisognosa di cure mediche e chirurgiche (medicina curativa) utilizza le misure preventive allo scopo di evitare le malattie e le invalidità, col fine ultimo di raggiungere il buono stato della pubblica salute e il benessere sociale (medicina preventiva).

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    Denunce sanitarie

    Le denunce sanitarie sono atti obbligatori con i quali il sanitario informa una pubblica autorità relativamente a fatti, persone o notizie conosciute nell'esercizio della professione di cui è obbligato a riferire per legge.

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    Trattamenti sanitari volontari

    L’informazione da parte del medico ed il consenso alle cure da parte del paziente, che rappresentano gli elementi fondanti dei trattamenti sanitari volontari, de­vono essere considerati come un binomio inscindibile poiché se è vero che l’informazione al paziente deve essere data anche senza finalità di acquisizione del consenso, come ricorda l’articolo 35 del codice di Deontologia Medica, il consenso non può essere ritenuto valido se non è preceduto da idonea informazione sugli ac­certamenti ed i trattamenti sanitari che vengono proposti al cittadino/paziente. Aspetti etici Il consenso informato è nato per soddisfare il principio di autonomia, simbolo di una moderna responsabilizzazione dei soggetti nei riguardi della propria salute e di una…

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    Sterilizzazione volontaria

    Per sterilizzazione umana s’intende il ricorso ad interventi finalizzati ad assicurare la soppressione, sia nell'uomo che nella donna, della capacità di procreare. Detta finalità è perseguita mediante interventi che vanno dalla semplice legatura, rispettivamente dei dotti deferenti nell'uomo e delle tube della donna, alla loro resezione. Di solito consegue una sterilizzazione permanente atteso che il ripristino, in epoca succes­siva, della capacità di procreare non è propriamente agevole, spesso è bisognevole di interventi di ricanalizzazione microchirurgica, non sempre idonei a ripristinare una condizione di fertilità.

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    Accanimento terapeutico (o distanasia)

    Per accanimento terapeutico (o distanasia) s’intende la prosecuzione ostinata e senza scopo di un trattamento che risulti inutile per il paziente, ovvero la persisten­za nell'uso di procedure diagnostiche come pure di interventi terapeutici, allorché è comprovata la loro inefficacia e inutilità sul piano di un'evoluzione positiva e di un miglioramento del paziente, sia in termini clinici che in qualità di vita.