Medicina legale
Omicidio doloso (o volontario)
L'omicidio doloso (o volontario) è un reato previsto dall’articolo 575 del Codice Penale che sancisce che chiunque cagioni la morte di un individuo è punito con la reclusione non inferiore ad anni 21. L'elemento psicologico prevede l'intenzione di cagionare la morte come conseguenza voluta e preveduta della propria condotta; si tratta quindi di dolo generico perché è sufficiente volere la morte senza circostante particolari (efferatezza, rabbia, dolore, ecc. che configurerebbero un dolo specifico). Sono previsti accertamenti medico-legali per valutare la causa della morte, per valutare eventuali tracce di sangue, per esami tossicologici, ecc..
Testamento biologico
Per testamento biologico (o direttive anticipate o testamento di vita) s’intende un documento con il quale una persona, dotata di piena capacità, esprime la sua volontà circa i trattamenti ai quali desidererebbe o non desidererebbe essere sottoposta nel caso in cui, nel decorso di una malattia o a causa di traumi improvvisi, non fosse più in grado di esprimere il proprio consenso o il proprio dissenso informato. Ogni persona ha il diritto di esprimere i propri desideri in modo anticipato. Il problema si pone nell'individuare le modalità attraverso cui le richieste del malato possano essere conosciute e rispettate anche quando questi sia incapace di esprimerle personalmente.
Referto
Il referto è un atto scritto con il quale un medico in veste di Esercente un Servizio di Pubblica riferisce all’Autorità Giudiziaria di aver prestato la propria assistenza in casi che possono presentare i caratteri di un delitto procedibile d’ufficio. Se più sanitari hanno prestato assistenza, tutti sono obbligati a presentare referto o separatamente o con un atto unico da tutti sottoscritto. I delitti che richiedono la presentazione di un referto (che quindi hanno la caratteristica della procedibilità d’ufficio) sono: Delitti contro la vita: omicidio doloso, omicidio preterintenzionale, omicidio colposo, omicidio del consenziente, istigazione al suicidio, suicidio (questo, pur non essendo un reato perseguito ai sensi del codice Penale, richiede…
Certificato medico
Il certificato medico è un atto scritto che dichiara conformi a verità fatti di natura tecnica, dei quali il certificato è destinato a provare l'esistenza.
Dinamica vittima-aggressore
La ricostruzione della dinamica vittima-aggressore è resa particolarmente difficile da una serie di variabili; se è vero infatti, che è possibile stabilire, seppur orientativamente, se un colpo sia stato esploso perpendicolarmente o obliquamente alla cute, è anche vero che la vittima non necessariamente è sempre ferma in posizione frontale al suo aggressore. Tranne nei casi in cui sia stata colta di sorpresa, infatti, è attendibile che la vittima possa aver messo in atto delle manovre difensive (sollevare gli arti) o di evitamento (abbassamento del tronco) o di fuga.
Soffocamento
Il soffocamento è una tipica forma di asfissia meccanica provocata dalla chiusura simultanea degli orifici respiratori dall'esterno. Può essere prodotta direttamente con la mano, più frequentemente con mezzi soffici e sufficientemente larghi compressi sul viso, mezzi adesivi fissati sugli orifizi o introducendo il capo in contenitori di plastica che aderiscono al volto.
Eutanasia
L’eutanasia (letteralmente “buona morte”) consiste nel provocare la morte di una persona per motivi di pietà, con lo scopo di evitare che continui a soffrire. Ciò che anima il soggetto è quindi uno spirito positivo, solidaristico, rivolto nei confronti di persone che non possono guarire e che vivono con sofferenza quel poco di vita che loro resta. Si distinguono due tipi di comportamento, attivo e passivo, che a loro volta si trasfondono in altrettanti modelli di eutanasia: L’eutanasia attiva, che consiste nell’attuare od omettere interventi terapeutici per determinare la morte del paziente per motivi di pietà, è respinta dal codice deontologico (Articolo 17: “Il medico, anche su richiesta del malato,…
Circonvenzione di persona incapace
Il codice penale prevede, all’articolo 643, che chiunque, per procurare a sé e ad altri un profitto, abusando dei bisogni, delle passioni o dell’inesperienza di una persona minore, ovvero abusando dello stato d'infermità o deficienza psichica di una persona, anche se non interdetta o inabilitata, la induce a compiere un atto, che importi qualsiasi effetto giuridico per lei o per altri dannoso, è punito con la reclusione da 2 a 6 anni e con la multa da 206,58 a 2056,83 euro.
Lesioni degli occupanti l’autovettura
Le lesioni degli occupanti l’autovettura sono certamente condizionate dall’impiego e dal tipo di mezzi di ritenzione utilizzati (cinture di sicurezza ed air-bag). Non è sempre facile riconoscere il meccanismo lesivo, spesso legato a più circostanze, tra le quali si inseriscono l’uso, il malfunzionamento ed il malposizionamento delle cinture di sicurezza, il loro scorretto utilizzo e l’inadeguato assetto posturale del guidatore/passeggero. Il vero limite di questi sistemi è dato non tanto da un malposizionamento o da errori di costruzione, quanto dalla geometria del sistema stesso: infatti i sistemi di contenzione attuali, con particolare riguardo per la cintura di sicurezza a tre punti, se riducono le lesioni potenzialmente mortali, possono essere autonomamente…
Scheda di morte
Per la denuncia della causa di morte è stata elaborata dal Ministero della Salute d’intesa con l’Istituto nazionale di statistica apposita scheda di morte da redigere in duplice copia (una per l’ISTAT, una per l’ASL). Sono state elaborate quattro tipologie di scheda di morte; si tratta delle seguenti: Scheda di morte nel 1° anno di vita per femmina. Scheda di morte nel 1° anno di vita per maschio. Scheda di morte oltre il 1° anno di vita per femmina. Scheda di morte oltre il 1° anno di vita per maschio. Le voci previste nella scheda, sostanzialmente omogenee nelle quattro tipologie, sono la pratica applicazione delle previsioni normative. Si tratta di…