Medicina legale

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    Lesioni da calore

    Le alte temperature possono essere causa di effetti generali sull’organismo (colpo di calore o colpo di sole), o di effetti locali (ustioni) di entità variabile da caso a caso. Articolo creato il 31 gennaio 2014. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Lesioni personali

    Il reato di lesioni personali è disciplinato dall'articolo 582 del Codice penale che sancisce che chiunque cagioni ad alcuno una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione (la durata dipende dal tipo di lesione personale). Il fatto che dall'azione derivi una malattia nel corpo o nella mente differenzia questo reato da quello di percosse per il quale, per definizione, non deve derivare una malattia (al più si deve ridurre ad una reazione dolorosa che non lasci residui funzionali).

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    Medico come ausiliario di polizia giudiziaria

    L’articolo 248 del Codice di Procedura Penale prevede il medico come ausiliario di polizia giudiziaria, la quale può incaricare il medico a svolgere un’attività obbligatoria (rifiutandosi, il medico potrebbe incorrere nel reato di rifiuto di atti legalmente dovuti secondo l’articolo 366 del Codice di Procedura Penale) e gratuita. In questa sede il medico assume la qualifica di Pubblico Ufficiale ed è tenuto all’obbligo del segreto d’ufficio (che è diverso e più importante del segreto professionale). Le attività che possono essere richieste al medico possono essere: Ispezione di cadavere. Ispezione personale. Perquisizione personale. Queste attività possono essere richieste a qualunque medico, non necessariamente uno specialista in medicina legale. Il medico non…

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    Atti osceni

    Gli atti osceni rientrano tra i reati aventi per ogget­to le “offese al pudore e all'onore sessuale”, mediante i quali lo Stato intende tutelare i cittadini dagli atti che, secondo il comune sentimento, ne offendano il pudore. Il reato di atti osceni è previsto dall’articolo 527 del Codice Penale, che stabilisce che chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compia atti osceni è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni. Ai sensi dell’art. 36 della legge 104/1992, se la persona offesa è portatrice di handicap la pena è aumentata di un terzo.

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    Istigazione al suicidio

    L'istigazione al suicidio è un reato previsto dall'articolo 580 del Codice Penale che sancisce che chiunque determina altri al suicidio o rafforza l'altrui proposito di suicidio, ovvero agevola in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da 5 a 12 anni. Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da 1 a 5 anni sempre che dal tentativo di suicido derivi una lesione personale grave o gravissima. Nondimeno, se la persona suddetta è minore degli anni 14 o comunque è priva della capacità d'intendere o di volere, si applicano le disposizioni relative all'omicidio (artt. 575-577 c.p.).

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    Acidificazione cadaverica

    L’acidificazione cadaverica rientra tra i fenomeni cadaverici consecutivi. Nell’organismo vivente i tessuti e i liquidi hanno reazione leggermente alcalina; nel cadavere, invece, la reazione dei liquidi e dei tessuti diviene nettamente acida a causa dell’accumulo di acido lattico provocato dalla cessazione dei meccanismi ossido-riduttivi a livello cellulare. L’acidità cadaverica cessa col sopraggiungere della putrefazione, la quale provoca l’alcalinità dei tessuti. L’acidificazione è ritardata dalla bassa temperatura e favorita da quella elevata.

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    Deontologia medica

    Con la locuzione "deontologia medica" s’intende l’obbligo ad una determinata condotta cui il medico deve attenersi nell'esercizio professionale, in forza di leggi e regolamenti raccolti in apposito codice da parte di organismi o associazioni mediche, nazionali o sopranazionali.

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    Precipitazione

    La precipitazione, che rientra tra i grandi traumatismi, è lo spostamento rapido verso il basso di un corpo che si abbatte rovinosamente al suolo per effetto della forza di gravità; talora, tutta­via, la velocità con la quale il corpo raggiunge il suolo dipende dall’interazione di più fattori (gravità, massa corporea, resistenza all'aria, spinta di lancio, ecc.). Nella precipitazione si distinguono didatticamente tre fasi: la perdita di equili­brio, la sospensione nel vuoto e l'impatto al suolo.

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    Annegamento

    L’annegamento è un tipo di asfissia prodotta dall’ingresso nei polmoni di fluidi che si sostituiscono all’aria provocando l’insufficienza respiratoria acuta. L’annegamento prevede cinque fasi: Fase di sorpresa: consiste in una profonda, ma rapida, inspirazione riflessa (in seguito a stimoli termici e meccanici scaturiti dal contatto con il mezzo anne­gante) che compie l’individuo appena caduto nell’acqua. Fase di resistenza: durante l’immersione le prime “boccate” d’acqua provocano uno spasmo serrato della glottide che impedisce la penetrazione di altra acqua nei polmoni. Questa fase di apnea iniziale durante la quale l’individuo si agita e cerca di riemergere, dura circa un minuto. Fase dispnoica: quando non è più possibile trattenere il respiro il soggetto…

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    Obiezione di coscienza

    Riguardo l’interruzione volontaria di gravidanza, un aspetto di particolare interesse per i sanitari è quello attinente all’obiezione di coscienza, quale è esplicitamente previsto dall'articolo 9 della legge 194/1978.