Medicina legale
Criteri medico-legali di valutazione del nesso causale
Considerata la rilevanza della determinazione del nesso di causalità materiale nei vari ambiti di operatività medico-legale, appare ovvia la necessità che in tale determinazione il processo analitico non possa prescindere da un approccio metodologico affidabile, fondato su criteri scientificamente validi e quindi conformi alle necessità del diritto. L'analisi del rapporto causale va così condotta attraverso la verifica di tutta una serie di criteri, la cui convergenza e concordanza dovrebbe consentire giudizi di ammissione o di esclusione del rapporto medesimo, talora non tassativi ma, se ben applicati, di significato probabilistico rilevante e come tale giuridicamente significativo.
Percosse
Il reato di percosse è disciplinato dall'articolo 581 del Codice Penale che sancisce che chiunque percuota taluno, se dal fatto non deriva una malattia nel corpo o della mente è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a 6 mesi o con la multa fina a euro 309. È questo un reato caratterizzato da una condotta di violenza fisica su parti corporee altrui, atto diretto a ledere l'integrità fisica (un calcio, uno schiaffo, ecc. sono tutti atti diretti a ledere) ma che non deve provocare una malattia nel corpo o della mente; in caso contrario si configura il reato di lesione personale.
Escoriazioni
Le escoriazioni sono lesioni contusive che si presentano come lesioni superficiali della cute dovute all’azione di frizione tangenziale del corpo contro una superficie ruvida. Sono difficilmente rilevabili singolarmente in quanto spesso variamente associate in un unico complesso lesivo. Si distinguono tre gradi di escoriazione: I grado: distacco superficiale dell’epidermide con formazione di crosta sierosa giallo-bruna II grado: interessamento delle papille dermiche, sangue che fuoriesce dai capillari e formazione di crosta siero-ematica. III grado: interessamento profondo del derma, lacerazione dei vasi, emorragia con formazione di crosta ematica. Trattandosi di lesioni comunque prodotte da mezzi contundenti (smussi, privi di superfici appuntite o taglienti), nella maggior parte di casi non è possibile stabilire,…
Medicina legale penalistica
Il diritto penale determina i fatti illeciti ai quali sono collegate le sanzioni; per il diritto penale i fatti illeciti si chiamano reati mentre i soggetti che li commettono sono i rei. Le norme penali (contenute non solo nel Codice Penale ma anche in altri codici e regolamenti quali il Codice della Strada, il Regolamento Fiscale, ecc.) sono singole disposizioni di legge che vietano determinati comportamenti o ne prescrivono altri sotto la minaccia di una pena. Tendono pertanto a garantire un bene che il legislatore ritiene meritevole di tutela nell'interesse della collettività.
Accertamento medico-legale di violenza sessuale
L’accertamento medico-legale di violenza sessuale sul soggetto passivo del reato va attuato con particolare delicatezza e sensibilità, ma anche con meticolosità, facendolo sempre precedere da un dialogo sereno e rassicurante, ma nello stesso tempo che informi l'esaminando sullo scopo della visita. Anche per tale atto medico infatti sussiste l'obbligo di ottenere il consenso prima di procedervi.
Putrefazione
La putrefazione è un fenomeno cadaverico trasformativo di tipo distruttivo che s’instaura normalmente per l'attività di degradazione e decomposizione dei tessuti da parte di microorganismi, la maggior parte di origine endogena (ospiti dell'intestino), altri che provengono dall'esterno (attraverso le aperture naturali o le soluzioni di continuo della cute), i cui enzimi provocano la fermentazione putrida dei tessuti stessi con formazione di gas e sostanze.
Teorie della causalità
Ci si può trovare di fronte ad una catena di eventi che determinano un evento finale dannoso. In tal caso bisogna capire chi è oggetto di responsabilità penale. A riguardo, esistono diverse teorie della causalità: Teoria condizionalistica: è quella teoria della conditio sine qua non, su cui si fonda la legislazione italiana, secondo la quale il rapporto di causalità è ammissibile purché si sia realizzata una qualunque condizione che rappresenti antecedente indispensabile al verificarsi di conseguenze dannose alla persona. Tale teoria considera alla base del ragionamento il cosiddetto procedimento controfattuale, secondo il quale il supposto fattore eziologico è da considerarsi causa ove tale fattore non possa essere eliminato senza il…
Sopralluogo medico-legale
Il sopralluogo medico-legale è l’insieme delle operazioni compiute da personale della polizia giudiziaria appositamente formato e da specialisti, in primis medici legali (che devono intervenire obbligatoriamente quando è accertata la morte violenta; in caso contrario l’accertamento può essere richiesto a qualunque medico), intervenuti quali ausiliari della polizia giudiziaria, ovvero come consulenti nominati del Pubblico Ministero o periti nominati dal giudice, volte innanzi tutto a conservare l’integrità dei luoghi e quindi a documentare e, eventualmente, raccogliere ogni elemento utile alla analisi della scena di un reato, anche al fine di determina l’epoca, la causa, la modalità di decesso ed identificare i responsabili. La scena del crimine primaria è quella in cui…
Danno biologico, patrimoniale, morale
La parola danno deriva dal latino “demere” che significa “togliere”, quindi privare un individuo di un bene che gli appartiene. I determinanti del danno fondamentali per la sua produzione sono: la causa lesiva, la lesione e la menomazione. La causa lesiva è un fatto esterno che costituisce il primum movens del danno (ad esempio, la garza dimenticata in addome e il trauma contusivo al femore sono cause lesive). La lesione (o lesione iniziale) è l’alterazione dello stato fisico e psichico che consegue alla causa lesiva: negli esempi anzidetti, la lesione consiste nell’infiammazione del peritoneo e nella frattura del femore. Talora il rapporto causale tra fatto esterno e lesione è di…
Disidratazione tegumentaria
La disidratazione tegumentaria rientra tra i fenomeni cadaverici consecutivi. L’arresto della circolazione fa sì che i tessuti del cadavere non vengano riforniti di liquidi andando incontro ad un fenomeno di evaporazione attraverso la cute e conseguente disidratazione. Tale fenomeno è ben rilevabile a carico del globo oculare e dei distretti tegumentari rivestiti da epitelio sottile ovvero abnormemente disepitelizzati.