Istologia

  • Istologia,  Sangue

    Sangue

    Il sangue è l’unico tessuto a carattere fluido in quanto composto da elementi figurati (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) e da una sostanza intercellulare liquida, il plasma che, tuttavia, non è elaborata dalle cellule sanguigne. Il sangue ha un peso specifico di 1005-1006 e una viscosità di 5-6 volte quella dell’acqua.

  • Istologia

    Metodo di Gram-Weigert

    Il metodo di Gram-Weigert è utilizzato per la colorazione della fibrina e fa uso di una soluzione di violetto di genziana (basica, acidofila) che conferisce alla fibrina una tonalità violetta. Come colorante di contrasto si adopera del carmallume, cioè un colorante al carminio che tinge i nuclei in rosso. Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Tessuto muscolare striato scheletrico

    Il tessuto muscolare striato scheletrico forma i muscoli inseriti sullo scheletro ed è costituito da grossi elementi polinucleati sinciziali (significa una cellula costituita dalla fusione di più cellule -ecco perché contiene più nuclei-), denominati fibre muscolari. Anche i muscoli della lingua, che non si inseriscono sullo scheletro, sono costituiti da tessuto muscolare striato scheletrico. Deriva dai somiti (miotomi) tranne il tessuto muscolare di alcuni muscoli del collo e del capo, che originano dagli archi branchiali, e del diaframma che almeno in parte deriva dalla splancnopleura (mesoderma).

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Astroglia

    L’astroglia è costituita dagli astrociti, gli elementi più numerosi di nevroglia, disseminati tra le cellule nervose ed i loro prolungamenti nel sistema nervoso centrale. Come le cellule dell’ependima e gli oligodendrociti, gli astrociti derivano dall’ectoderma del tubo neurale. Si distinguono due varietà di astrociti: astrociti fibrosi e astrociti protoplasmatici. Gli astrociti fibrosi predominano nella sostanza bianca del nevrasse; hanno un piccolo corpo cellulare e sono provvisti di numerosi prolungamenti filiformi a superficie liscia. La caratteristica principale di queste cellule è la presenza nel corpo cellulare e nei prolungamenti di spesse strutture fibrillari, le gliofibrille, che risultano costituite dall’aggregazione di gliofilamenti più sottili. I gliofilamenti sono una classe di filamenti intermedi,…

  • Istologia,  Tessuto osseo

    Matrice organica dell’osso

    La matrice organica dell’osso è rappresentata da fibre collagene (con la caratteristica periodicità assile di 68-70 nm al microscopio elettronico) incluse in una sostanza amorfa costituita da proteoglicani e da glicoproteine. Dal punto di vista qualitativo è simile a quella del tessuto cartilagineo, ma le differenze si notano dal punto di vista quantitativo: la concentrazione di proteoglicani (con catene laterali costituite da condroitin solfato e cheratan solfato) è molto bassa (0,2-1% rispetto alla cartilagine in cui è del 35-40%) di modo che il collagene (di tipo I) diventa prevalente rispetto agli altri costituenti. Per questo motivo la matrice ossea è acidofila ed Alcian blu-negativa mentre quella cartilagine è fortemente basofila,…

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Cellule satelliti (o amficiti)

    Le cellule satelliti (o amficiti) sono elementi appiattiti di aspetto epiteliale che hanno il medesimo significato di cellule di Schwann ma si trovano nei gangli encefalo-spinali e viscerali. La superficie plasmatica profonda, rivolta verso il corpo cellulare (o pirenoforo) delle cellule principali dei gangli, presenta numerose irregolarità che si adattano alle digitazioni dei neuroni. Alle cellule satelliti che circondano il pirenoforo fanno seguito cellule dello stesso tipo che avvolgono l’assone delle cellule principali per continuare in comuni cellule di Schwann. Articolo creato il 7 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto cartilagineo

    Cartilagine ialina

    La cartilagine ialina è il tipo più diffuso di cartilagine ed è così chiamata perché a fresco appare come una massa traslucida, opalescente, di colore bianco-bluastro; è dotata di un certo grado di elasticità. Il suo nome deriva dal greco “hyalos” (= vetro).

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Placca motrice (o sinapsi neuromuscolare)

    La fibra muscolare si contrae in risposta ad un impulso che vi giunge tramite l’assone di una fibra nervosa di moto. La membrana plasmatica della fibra muscolare è strutturalmente simile al plasmalemma degli altri tipi cellulari; è elettricamente polarizzata e quando è eccitata da uno stimolo appropriato, di solito portato da una fibra nervosa, diventa depolarizzata e si verifica la contrazione muscolare. La zona di contatto tra fibra nervosa e fibra muscolare, attraverso la quale l’impulso passa da un tipo cellulare all’altro, prende il nome di placca motrice (o sinapsi neuromuscolare).