Istologia

  • Istologia

    Metodi per la dimostrazione delle proteine

    Le proteine possono essere messe in evidenza con reagenti che formano, con certi gruppi chimici di aminoacidi particolari, prodotti di reazione colorati. Un esempio è la reazione di Millon nel quale il reattivo nitromercurio si combina con i gruppi della tirosina presenti nelle catene laterali formando un precipitato rosso. Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto epiteliale ghiandolare

    Ghiandole merocrine sierose, mucinose e miste

    Sulla base della qualità del secreto, le ghiandole merocrine possono essere suddivise in sierose, mucinose e miste. Le ghiandole sierose secernono un liquido chiaro ed acquoso (simile a siero) contenente per lo più enzimi. A questo tipo appartiene la maggior parte delle grosse ghiandole tra cui il pancreas e la ghiandola parotide; anche le ghiandole lacrimali fanno parte di questo gruppo.

  • Istologia

    Fasi di allestimento di un campione (prelievo, fissazione, inclusione, colorazione)

    L’allestimento di preparati microscopici implica una serie di operazioni che consistono in: – Prelievo di frammenti d’organo. – Fissazione. – Inclusione. – Colorazione. Il prelievo di frammenti d’organo va condotto al più presto sul materiale fresco. Se, in teoria, i metodi di osservazione delle cellule allo stato vitale sarebbero da preferirsi in quanto consentono uno studio dinamico della cellula, in assenza di artefatti di immagine prodotti dalle fasi successive di allestimento del campione, in realtà il loro impiego è limitato perché le cellule ed i tessuti isolati dall’organismo non sopravvivono che per tempi brevi (a meno che non siano coltivati in vitro) in quanto gli enzimi litici intracellulari si attivano…

  • Istologia

    Metodi per la dimostrazione degli acidi nucleici

    Sia il DNA che l’RNA per la presenza di residui di acido fosforico dimostrano una notevole basofilia. Un metodo comunemente impiegato per la dimostrazione contemporanea di questi due acidi nucleici è quello basato sulla miscela verde di metile-pironina. A pH determinati, il verde di metile colora il DNA (la cromatina) in verde e la pironina colora l’RNA (nucleolo e zone basofile del citoplasma) in rosso. La basofilia dovuta al DNA e all’RNA possono essere distinte mediante l’incubazione preliminare di sezioni di controllo rispettivamente con DNasi o RNasi.

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Sinapsi

    La sinapsi è la zona di contatto tra due neuroni attraverso la quale un impulso nervoso è trasmesso da un neurone all’altro. Oltre a questo tipo di sinapsi, detta eccitatoria, esiste anche una sinapsi inibitoria che blocca la trasmissione interneuronale degli impulsi eccitatori che giungono allo stesso neurone mediante altre sinapsi.

  • Istologia

    Metodo di Nissl

    Il metodo di Nissl viene utilizzato tanto a livello citologico per lo studio della sostanza tigroide che a livello istologico per identificare la topografia dei neuroni. È indispensabile la fissazione in alcool a 95°. La sostanza tigroide o zolle di Nissl è costituita da granuli di acido ribonucleico. La dissoluzione di questi granuli (cromatolisi) può presentarsi in alcune patologie o in seguito a lesioni del corpo cellulare. Metodo di Nissl (fonte: Dipartimento di Anatomia Istologia e Medicina Legale, Università degli Studi di Firenze) Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto connettivo

    Tessuto elastico

    Il tessuto elastico è una variante di tessuto conettivo lasso in cui le fibre elastiche, presenti in misura variabile insieme alle fibre collagene nel tessuto connettivo lasso ordinario, sono particolarmente abbondanti. Ciò avviene, per esempio, nel derma e da esse dipende l’elasticità della cute.

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Tessuto muscolare

    Il tessuto muscolare è il parenchima costitutivo di ogni tipo di muscolo ed è responsabile, insieme allo scheletro, della locomozione e del movimento relativo delle varie parti del corpo. Questo tessuto svolge le sue funzioni grazie alla proprietà della contrattilità di cui è dotato. Come in tutti i sistemi contrattili (ciglia, flagelli, trasporto assonico, fuso mitotico, citodieresi, movimento ameboide, endocitosi, ciclosi), anche il tessuto muscolare ha la capacità di trasformare l’energia chimica in energia meccanica mediante l’utilizzo di ATP e contiene strutture filamentose orientate parallelamente alla direzione del movimento.