Istologia

  • Istologia,  Tessuto epiteliale

    Epitelio pseudostratificato (o pluriseriato)

    L’epitelio pseudostratificato (o pluriseriato) è in realtà composto da un unico strato di cellule di altezza variabile ma che poggiano tutte sulla membrana basale; alcune cellule raggiungono la superficie libera mentre le altre si arrestano a livelli inferiori di modo che i nuclei si trovano ad altezza diversa, dando l’impressione che si tratti di un epitelio a più strati di cellule. L’epitelio pluriseriato può essere non ciliato o ciliato. Il primo è presente nell’uretra maschile, nel condotto deferente, nell’epididimo e nei grossi condotti escretori di alcune ghiandole. Il secondo si trova nelle mucose dell’apparato respiratorio. Articolo creato il 27 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto cartilagineo

    Sostanza intercellulare (o matrice)

    L’abbondante sostanza intercellulare (o matrice) della cartilagine ialina è allo stato di gel compatto ed appare omogenea al microscopio ottico. Al microscopio elettronico appare costituita da due componenti: fibre collagene e sostanza fondamentale amorfa ricca in proteoglicani. Le fibre collagene non sono visibili al microscopio ottico perché sono mascherate dalla sostanza fondamentale che ha lo stesso indice di rifrazione. La loro presenza, però, può essere dimostrata digerendo la matrice amorfa con tripsina o con alcali diminuiti. Le fibrille collagene non sono raccolte in fasci come nel tessuto connettivo lasso e compatto, ma formano un delicato reticolo; hanno diametro di 10-20 nm e la caratteristica striatura periodica di 64-70 nm. Le…

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Zolle di Nissl (o sostanza tigroide)

    Nei preparati coloranti con coloranti basici (blu di metilene, blu di toluidina, pironina, tionina) si mettono in evidenza nel citoplasma di tutte le cellule nervose innumerevoli zolle o granuli fortemente colorati che riempiono quasi tutto il citoplasma e si estendono ai dendriti; si arrestano improvvisamente a livello del cono di emergenza dell’assone e sono completamente assenti in quest’ultimo.

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Reticolo sarcoplasmatico (o sarcotubulare)

    Il reticolo sarcoplasmatico (o sarcotubulare) è una delicata rete di filamenti che avvolge una ad una le miofibrille. È presente solo nelle fibre muscolari scheletriche e cardiache, con una differenza di struttura, mentre è assente nelle cellule muscolari lisce. Corrisponde al reticolo endoplasmatico liscio presente in altre cellule che nel muscolo assume una morfologia caratteristica e svolge una funzione specifica in rapporto alla contrazione: assume, conserva e rilascia ioni Ca++. Nelle fibre muscolari scheletriche, il reticolo sarcoplasmatico è formato da un sistema continuo di canalicoli o cisterne delimitati da una membrana, denominati sarcotubuli, che compongono una rete attorno a ciascuna miofibrilla. Il reticolo sarcoplasmatico è formato da elementi longitudinali e…

  • Istologia,  Tessuto linfoide

    Tessuto linfoide associato alla cute

    La cute è l’organo più grande dell’organismo e molti antigeni estranei penetrano nell’organismo stesso attraverso essa. Per tale motivo, è presente il tessuto linfoide associato alla cute, composto da linfociti e cellule accessorie, volto ad ottimizzare il riconoscimento degli antigeni ambientali. Dei vari tipi cellulari che costituiscono la cute, cheratinociti e melanociti non sembrano svolgere un ruolo importante nell’immunità specifica, sebbene i cheratinociti producano numerose citochine che possono contribuire a risposte innate e all’infiammazione cutanea.

  • Istologia,  Sangue

    Piastrinopoiesi (o trombopoiesi o megacariocitopoiesi)

    Le piastrine sono piccole unità di citoplasma che si separano da una cellula gigante presente nel midollo osseo, il megacariocito, la quale a sua volta si differenzia dalla cellula staminale con uno specifico progenitore: Unità Formante Colonie Megacariocitarie (CFU-MK). I megacariociti sono cellule con diametro di 60-100 µm, dai contorni irregolari e provvisti di molti pseudopodi. Sono caratterizzati da un nucleo polimorfo, nucleolato, formato da molteplici lobi connessi da tratti più ristretti di cromatina. Il nucleo è poliploide (il contenuto di DNA ammonta fino a 64 volte il valore aploide) e deriva da una serie di successive divisioni del nucleo non accompagnate da divisione del citoplasma e seguite da fusione…

  • Istologia,  Tessuto osseo

    Ossificazione membranosa (o intramembranosa o mesenchimale)

    Nell'ossificazione membranosa (o intramembranosa o mesenchimale) l’osso si forma direttamente in senso ad un tessuto connettivo primitivo per differenziazione delle cellule mesenchimali in osteoblasti. Questo tipo di osteogenesi interessa le ossa piatte della volta cranica (osso frontale, osso parietale, parte dell’osso occipitale e squama del temporale) e parte della mandibola; queste ossa sono perciò definite ossa membranose.

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Differenze tra le cellule muscolari cardiache

    Le cellule atriali e ventricolari diversificano tra loro per alcune caratteristiche. Le cellule atriali sono più piccole di diametro delle cellule ventricolari; questa caratteristica si correla al minore lavoro compiuto dall’atrio per vincere una resistenza di gran lunga inferiore a quella incontrata dal ventricolo. Le cellule atriali presentano inoltre un sistema di tubuli T molto poco sviluppato ed una maggiore frequenza di giunzioni comunicanti (o gap junctions o nexus). Probabilmente per questo motivo la conduzione dell’impulso contrattile è più veloce tra le cellule atriali che tra quelle ventricolari. Anche la miosina presenta differenze tra le cellule atriali e quelle ventricolari. La catena pesante della miosina atriale è diversa da quella…

  • Istologia,  Tessuto osseo

    Ossificazione periostale ed endostale

    Simultaneamente ai processi condrali che si verificano nella diafisi e nelle epifisi, il manicotto osseo di origine periostale che si era costituito precocemente attorno alla porzione media della diafisi cartilaginea si estende a tutta la diafisi ed aumenta in spessore, in diametro e in lunghezza mediante continua deposizione di tessuto osseo membranoso che si appone a quello formato in precedenza.