Istologia

  • Istologia,  Tessuto connettivo

    Sostanza fondamentale amorfa

    Le cellule e le fibre del tessuto connettivo sono immerse in un materiale amorfo denominato sostanza fondamentale amorfa (o sostanza intercellulare amorfa o matrice amorfa) avente le proprietà di una soluzione colloidale molto viscosa o di un gel fluido e la capacità di legare quantità variabili di acqua. L’acqua con le sostanze ed i gas in essa disciolti diffonde dai capillari sanguigni e costituisce il cosiddetto liquido tissutale (o tissulare) o interstiziale. L’acqua legata alla sostanza amorfa dei tessuti connettivi, quindi, funziona come mezzo disperdente per la diffusione dei gas e di sostanze metaboliche dai capillari sanguigni alle cellule dei tessuti e viceversa. L’interazione tra matrice amorfa e liquidi tissutali…

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Fibra muscolare liscia

    Le fibre muscolari lisce sono elementi lunghi e fusiformi con la parte centrale, contenente un nucleo allungato, più spessa e le estremità assottigliate. La loro lunghezza varia da 5 µm, nella parete dei piccoli vasi sanguigni, a 500 µm e oltre nell’utero in gravidanza.

  • Istologia,  Tessuto epiteliale ghiandolare

    Epitelio ghiandolare

    Le ghiandole sono organi specializzati ad elaborare ed a riversare all’esterno sostanze quali enzimi o altre proteine, mucopolisaccaridi, lipidi, ormoni. La funzione di produrre sostanze che devono essere escrete prende il nome di secrezione. Nella ghiandola l’attività secernente è svolta dall’epitelio ghiandolare (o parenchima) mentre il tessuto connettivo interstiziale (o stroma) ha una funzione meccanica di sostegno ed in esso decorrono i vasi sanguigni ed i nervi che nutrono ed innervano le cellule connettivali ed epiteliali.

  • Istologia

    Metodi per la dimostrazione dei lipidi

    Il metodo per la dimostrazione dei grassi neutri si basa sull'uso di sostanze colorate capaci di sciogliersi soltanto nei lipidi, ai quali queste conferi­scono le loro proprietà cromatiche. Si tratta pertanto di un meccanismo di colorazione puramente fisico. Il primo colorante di questo gruppo ad essere usato è stato il Sudan III: esso conferisce ai grassi neutri una tinta arancione; più recente è l'uso del Sudan nero B che colora in blu scuro o nero praticamente tutti i lipidi, anche quelli complessi (fosfolipidi). Le sezioni del mate­riale da colorare con il Sudan debbono essere allestite per mezzo del microtomo congelatore o del criostato.

  • Istologia

    Metodo dell’orceina (o di Unna-Tanzer-Livini)

    Il metodo dell’orceina (o di Unna-Tànzer-Livini) è utilizzato per la colorazione delle fibre elastiche; queste ultime per l’azione dell’orceina appaiono di tonalità rosso-bruna intensa e spiccano su un fondo pressoché incolore, salvo colorazione di contrasto. Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto osseo

    Periostio

    Il periostio è la membrana connettivale fibro-elastica, riccamente vascolarizzata, che aderisce tenacemente alla superficie esterna delle ossa. Tale lamina è assente a livello delle superfici articolari e nelle zone di inserzione dei tendini e dei legamenti. Microscopicamente è possibile distinguere due strati: uno strato esterno, fibroso e compatto, povero di cellule ma ricco di vasi, ed uno strato interno profondo più lasso, più ricco di cellule e contenente un’estesa rete capillare e fibre elastiche.

  • Istologia,  Tessuto muscolare

    Miosina

    La miosina è una proteina filamentosa lunga 1,5 µm e larga circa 2 nm. È formata da una porzione allungata (o coda) e da due estremità globose (o teste). La molecola completa è un esamero costituito da due identiche subunità pesanti appaiate e da quattro subunità leggere uguali due a due. Le subunità pesanti compongono la coda e partecipano insieme alle subunità leggere a formare le due teste della struttura della molecola. Ciascuna testa contiene due molecole di subunità leggere diverse tra loro.

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Nevroglia (o glia)

    Nel sistema nervoso (centrale, periferico e autonomo) vi è una categoria di cellule non nervose che sono globalmente indicate col termine nevroglia (o glia). La nevroglia ha diverse funzioni, ognuna specifica per il tipo di cellula che la costituisce: Funzione di sostegno e trofica La rete formata dalle cellule di nevroglia e dai loro prolungamenti costituisce una trama di sostegno ed il mezzo interno per gli scambi nutritivi e gassosi tra le cellule e il sangue. La nevroglia, quindi, svolge una funzione di sostegno e trofica analoga a quella del tessuto connettivo lasso interstiziale in altri organi. Alcuni prolungamenti dei gliociti si connettono con i vasi sanguigni, sui quali terminano…

  • Istologia

    Istologia

    L’istologia è la branca della medicina che studia la costituzione dei tessuti. Un tessuto è l’insieme di più cellule. I tessuti fondamentali sono quattro: Tessuto epiteliale. Tessuto connettivo. Tessuto cartilagineo. Tessuto osseo. Sangue. Tessuto nervoso. Tessuto muscolare. Articolo creato il 17 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Istologia,  Tessuto nervoso

    Fibre nervose periferiche

    Nelle fibre nervose periferiche, non appena emerso dal corpo cellulare (o pirenoforo), l’assone è nudo; si riveste, quindi, nelle radici spinali, di elementi gliali simili agli oligodendrociti; nella porzione più distale della radice la guaina di oligodendroglia è sostituita da una tipica guaina di Schwann (o nevrilemma) e dalla guaina mielinica. Questi due rivestimenti seguono l’assone per tutto il suo decorso; poco prima della terminazione dell’assone, però, la guaina mielinica si arresta mentre la cellula di Schwann si continua per breve tratto a rivestire in superficie la ramificazione terminale della fibra nervosa.