Istologia
Metodo di Nissl
Il metodo di Nissl viene utilizzato tanto a livello citologico per lo studio della sostanza tigroide che a livello istologico per identificare la topografia dei neuroni. È indispensabile la fissazione in alcool a 95°. La sostanza tigroide o zolle di Nissl è costituita da granuli di acido ribonucleico. La dissoluzione di questi granuli (cromatolisi) può presentarsi in alcune patologie o in seguito a lesioni del corpo cellulare. Metodo di Nissl (fonte: Dipartimento di Anatomia Istologia e Medicina Legale, Università degli Studi di Firenze) Articolo creato l’8 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Tessuto elastico
Il tessuto elastico è una variante di tessuto conettivo lasso in cui le fibre elastiche, presenti in misura variabile insieme alle fibre collagene nel tessuto connettivo lasso ordinario, sono particolarmente abbondanti. Ciò avviene, per esempio, nel derma e da esse dipende l’elasticità della cute.
Tessuto muscolare
Il tessuto muscolare è il parenchima costitutivo di ogni tipo di muscolo ed è responsabile, insieme allo scheletro, della locomozione e del movimento relativo delle varie parti del corpo. Questo tessuto svolge le sue funzioni grazie alla proprietà della contrattilità di cui è dotato. Come in tutti i sistemi contrattili (ciglia, flagelli, trasporto assonico, fuso mitotico, citodieresi, movimento ameboide, endocitosi, ciclosi), anche il tessuto muscolare ha la capacità di trasformare l’energia chimica in energia meccanica mediante l’utilizzo di ATP e contiene strutture filamentose orientate parallelamente alla direzione del movimento.
Cartilagine elastica
Sono costituiti da cartilagine elastica le cartilagini del padiglione auricolare e del meato uditivo esterno, le cartilagini della tuba uditiva, l’epiglottide e la parte delle cartilagini corni culate e cuneiformi ed il processo vocale delle cartilagini aritenoidi. La cartilagine elastica differisce a fresco dalla cartilagine ialina per il colore giallastro e per la maggior opacità dovuta all’elevato numero di fibre elastiche nella matrice, per la flessibilità e l’elasticità, per il basso contenuto in proteoglicani e per la minore omogeneità della matrice.
Tessuto osseo
Il tessuto osseo è una forma specializzata di tessuto connettivo, caratterizzata dalla mineralizzazione della matrice extracellulare che conferisce al tessuto una notevole durezza e resistenza. Insieme al tessuto cartilagineo e a varietà istologiche minori, appartiene ai tessuti scheletrici o tessuti connettivi di sostegno dotati di proprietà meccaniche, nonché di importanti funzioni nel ricambio elettrolitico.
Fibre nervose centrali
Nelle fibre nervose centrali un solo oligodendrocito avvolge più assoni. La guaina mielinica appare interrotta ad intervalli regolari in corrispondenza di costrizioni note come nodi di Ranvier. In loro corrispondenza i prolungamenti degli oligodendrociti contigui non si interdigitano e lasciano un intervallo dove l’assone è nudo, cioè non avvolto dal citoplasma della cellula di glia (a differenza delle fibre nervose periferiche). Inoltre, siccome manca la guaina reticolare di Key e Retzius, l’assone a livello dei nodi di Ranvier è direttamente esposto all’ambiente extracellulare.
Tessuto reticolare
Il tessuto reticolare è formato da fibre reticolari argirofile e da speciali cellule denominate cellule reticolari adese alle fibre. Le sedi principali di questo tessuto sono: lo stroma reticolare degli organi emopoietici; la membrana basale degli epiteli e degli endoteli (qui le fibre reticolari sono situate nello strato profondo); la guaina reticolare del sarcolemma delle fibre muscolari; la guaina reticolare delle fibre nervose; lo stroma degli organi ghiandolari; il tessuto periendoteliale dei capillari. Le fibre reticolari sono costituite dalla stessa proteina costitutiva del collagene, il tropocollagene, e sono formate dall’aggregazione laterale di fibrille submicroscopiche che presentano la tipica striatura periodica di 64-70 nm delle fibre collagene. In realtà, il tropocollagene delle…
Proprietà tintoriali della sostanza amorfa
La sostanza amorfa ho lo stesso indice di rifrazione dell’acqua ed è quindi invisibile nei preparati a fresco. È inoltre solubile nei comuni fissativi per cui risulta raramente visibile nei preparati istologici. È conservata meglio impiegando il metodo congelamento-essiccamento, purché le sezioni congelate siano successivamente fissate in vapori di etere-formolo. In questo modo si colora debolmente con la reazione acido periodico-Schiff (PAS) e metacromaticamente con alcuni coloranti basici (come il blu di toluidina).
Cellule di Schwann
Le cellule di Schwann hanno un citoplasma molto voluminoso e sono munite di lunghi prolungamenti che avvolgono l’assone formando la mielina. Queste cellule sono presenti non rivestono solo le fibre mieliniche ma anche quelle amieliniche; la differenza sta nel fatto che nelle fibre amieliniche la cellula non si arrotola su se stessa come accade nelle fibre mieliniche. Il nucleo è situato di solito nella parte centrale dell’internodo e il citoplasma contiene mitocondri, apparato di Golgi e membrane di reticolo granulare e di reticolo liscio. Cellule di Schwann (fonte: VM8054 Veterinary Histology) Articolo creato il 7 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Ghiandole esocrine