Farmacologia e tossicologia clinica
Recettore glicinergico (o della glicina) A
Così chiamato per distinguerlo dal recettore della glicina B che è un sito allosterico del recettore del glutammato di tipo NMDA, il recettore glicinergico (o della glicina) A (GlyRA) appartiene alla famiglia dei recettori-canale anionici (permette il passaggio di Cl– dall’esterno all’interno della membrana secondo gradiente elettrochimico) nonché alla classe I (insieme al recettore colinergico nicotinico, al recettore del GABA di tipo A e al recettore della serotonina di tipo 3), quindi è un pentamero. Tale tipo di recettore, sito all’interno di interneuroni brevi nella sinapsi laterale simmetrica a livello del midollo spinale, controlla la scarica dei motoneuroni delle corna anteriori del midollo spinale. Una caratteristica di questi recettori è…
Farmaco-idiosincrasia
La farmaco-idiosincrasia è una risposta pericolosa e a volte letale non derivante dal sistema immunitario, ma su base genetica, dipendente dalla presenza di enzimi alterati o dalla loro assenza, che modificando il farmaco possono portare ad intermedi tossici e dannosi. A differenza della farmaco-allergia non c’è bisogno di una sensibilizzazione; inoltre, più grande è la dose più è facile che alla prima somministrazione si possa avere un fenomeno di tipo idiosincratico. Le reazioni idiosincrasiche possono essere distinte in: Reazioni indotte da ridotta sintesi di enzimi. Reazioni indotte da sintesi di enzimi alterati. Reazioni indotte da proteine trasportatrici alterate. Un esempio di reazione idiosincrasica indotta da ridotta sintesi di enzimi è…
Preparazioni galeniche magistrali
Le preparazioni galeniche magistrali sono preparazioni fatte solo dal farmacista su indicazione totale del medico che deve decidere, oltre il principio attivo, le sostanze e i relativi dosaggi che entrano a far parte del farmaco, la forma farmaceutica e la quantità da preparare. Ovviamente tale preparazione non è riportata nella farmacopea ufficiale. In questo caso nella ricetta devono essere riportate tutte le voci che entreranno a far parte del medicinale. Si avranno così: Un’intestazione. Una prescrizione. In questo caso non si dirà il nome del farmaco perché il farmaco lo decide il medico che dovrà elencare: La base che sarà il principio attivo, con il relativo dosaggio. L’eccipiente veicolo ed…
Trasportatori degli aminoacidi eccitatori
I trasportatori degli aminoacidi eccitatori (glutammato e aspartato), denominati anche neurotrasportatori di tipo II, sono proteine formate da una porzione ad elica N-terminale e almeno sei porzioni idrofobiche all’estremità C-terminale, che rappresentano putative porzioni transmembrana.
Recettori adrenergici
I recettori adrenergici fanno parte dei recettori catecolaminergici (che comprendono anche i recettori dopaminergici). Sono recettori accoppiati a proteine G che, come ligandi endogeni, legano adrenalina e noradrenalina (quindi i recettori noradrenergici sono compresi nella dicitura “recettori adrenergici”).
Tipi di ricetta medica
A seconda della natura del principio attivo prescritto, del suo dosaggio, delle vie di somministrazione, delle finalità d’uso di tipo terapeutico, le ricette mediche possono essere distinte in: Ricetta ripetibile (RR). Ricetta non ripetibile (RNR), ossia da rinnovarsi volta per volta. Ricetta limitativa (RL). Ricetta ministeriale a ricalco. Tutte queste ricette sono sottoposte a differente regime normativo e sono assoggettate a leggi dello stato; l’errore è passibile di denuncia. Articolo creato il 2 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Recettore GABAergico B
A differenza dei recettori GABAergici A e C che sono recettori-canale, il recettore B del GABA (GABAB) è un recettore metabotropico accoppiato a proteine G inibitorie (Gi e Go), sensibili alla tossina della pertosse, con la tipica regione a 7 α-eliche transmembrana, un dominio amino-terminale extracellulare ed una coda carbossi-terminale intracellulare. Questo recettore, che media l’inibizione sinaptica lenta (maggiore di 100 ms), può essere presinaptico (comportandosi così da autorecettore), postsinaptico su terminali non-GABAergici (comportandosi così da eterorecettore) e postsinaptico su dendriti e corpi cellulari non-GABAergici.
Recettori GABAergici A e C
Il recettore A del GABA (GABAA) è un recettore-canale, sia presinaptico che postsinaptico, appartenente alla classe I (insieme al recettore colinergico nicotinico, al recettore serotoninico di tipo 3 e al recettore glicinergico di tipo A), quindi è un pentamero, costituito da subunità raggruppate in sette famiglie (alfa1-6, beta1-3, gamma1-3, delta, epsilon, rho e teta), che si combinano variamente; ogni subunità del pentamero è costituita da 4 domini transmembrana ad α-elica. Nel sistema nervoso centrale (SNC), la maggior parte dei recettori GABAA è costituita da una combinazione di subunità alfa e beta assemblate per formare un pentamero con una o più subunità gamma, delta, o epsilon. La combinazione alfa1/betan/gamma2 rappresenta il…
Canali del calcio di tipo T (o transienti)
I canali del calcio di tipo T (o transienti) sono canali ionici del calcio voltaggio-dipendenti. Rappresentano l’unico tipo di canali a basso voltaggio del calcio (LVA) e sono caratterizzati dauna rapida cinetica di attivazione (basta una depolarizzazione fino a -40 mV per attivarli) e inattivazione e hanno una conduttanza ionica relativamente modesta. Si aprono in risposta a piccole e deboli variazioni e la loro funzione è controllare l'eccitabilità delle cellule nervose (si trovano nel talamo) e la contrattilità delle cellule cardiache (si trovano nel nodo del seno). Si trovano a livello postsinaptico e, come i canali P/Q del calcio, nei dendriti e nei bottoni sinaptici.
Ricetta ministeriale a ricalco
Secondo l’OMS, per dipendenza s’intende una condizione psichica e spesso fisica dovuta all’interazione tra farmaco e organismo vivente caratterizzata dalle azioni e dal comportamento nei quali è sempre presente lo stimolo ad assumere ripetutamente il farmaco, sia per ottenere gli effetti del farmaco, sia per evitare la crisi di astinenza dovuta alla mancanza della somministrazione del farmaco. Siccome questi farmaci oltre ad essere utilizzati a scopi terapeutici possono essere utilizzati anche a scopi diversi come il drogaggio, c’è stato il decreto n° 309/1990 che ha posto dei limiti (riportati anche nella tabella VII della farmacopea ufficiale) per quanto concerne la somministrazione di questi farmaci e le modalità con cui è…