Farmacologia e tossicologia clinica
Recettore GABAergico B
A differenza dei recettori GABAergici A e C che sono recettori-canale, il recettore B del GABA (GABAB) è un recettore metabotropico accoppiato a proteine G inibitorie (Gi e Go), sensibili alla tossina della pertosse, con la tipica regione a 7 α-eliche transmembrana, un dominio amino-terminale extracellulare ed una coda carbossi-terminale intracellulare. Questo recettore, che media l’inibizione sinaptica lenta (maggiore di 100 ms), può essere presinaptico (comportandosi così da autorecettore), postsinaptico su terminali non-GABAergici (comportandosi così da eterorecettore) e postsinaptico su dendriti e corpi cellulari non-GABAergici.
Recettori GABAergici A e C
Il recettore A del GABA (GABAA) è un recettore-canale, sia presinaptico che postsinaptico, appartenente alla classe I (insieme al recettore colinergico nicotinico, al recettore serotoninico di tipo 3 e al recettore glicinergico di tipo A), quindi è un pentamero, costituito da subunità raggruppate in sette famiglie (alfa1-6, beta1-3, gamma1-3, delta, epsilon, rho e teta), che si combinano variamente; ogni subunità del pentamero è costituita da 4 domini transmembrana ad α-elica. Nel sistema nervoso centrale (SNC), la maggior parte dei recettori GABAA è costituita da una combinazione di subunità alfa e beta assemblate per formare un pentamero con una o più subunità gamma, delta, o epsilon. La combinazione alfa1/betan/gamma2 rappresenta il…
Canali del calcio di tipo T (o transienti)
I canali del calcio di tipo T (o transienti) sono canali ionici del calcio voltaggio-dipendenti. Rappresentano l’unico tipo di canali a basso voltaggio del calcio (LVA) e sono caratterizzati dauna rapida cinetica di attivazione (basta una depolarizzazione fino a -40 mV per attivarli) e inattivazione e hanno una conduttanza ionica relativamente modesta. Si aprono in risposta a piccole e deboli variazioni e la loro funzione è controllare l'eccitabilità delle cellule nervose (si trovano nel talamo) e la contrattilità delle cellule cardiache (si trovano nel nodo del seno). Si trovano a livello postsinaptico e, come i canali P/Q del calcio, nei dendriti e nei bottoni sinaptici.
Ricetta ministeriale a ricalco
Secondo l’OMS, per dipendenza s’intende una condizione psichica e spesso fisica dovuta all’interazione tra farmaco e organismo vivente caratterizzata dalle azioni e dal comportamento nei quali è sempre presente lo stimolo ad assumere ripetutamente il farmaco, sia per ottenere gli effetti del farmaco, sia per evitare la crisi di astinenza dovuta alla mancanza della somministrazione del farmaco. Siccome questi farmaci oltre ad essere utilizzati a scopi terapeutici possono essere utilizzati anche a scopi diversi come il drogaggio, c’è stato il decreto n° 309/1990 che ha posto dei limiti (riportati anche nella tabella VII della farmacopea ufficiale) per quanto concerne la somministrazione di questi farmaci e le modalità con cui è…
Trasportatori delle amine
I trasportatori delle amine (noradrenalina, serotonina, dopamina), denominati anche neurotrasportatori di tipo I, comprendono anche i trasportatori del GABA e della glicina. Sono proteine di membrana costituite da 12 domini idrofobici transmembrana uniti tra loro da anse extra- ed intracitoplasmatiche con le estremità N- e C-terminale intracitoplasmatiche.
Canali del potassio
I canali del potassio sono presenti in tutte le cellule. Questi canali hanno la funzione fondamentale di stabilizzare il potenziale di riposo di una membrana; intervengono nella fase di ripolarizzazione dopo un potenziale d'azione e sono importanti perché condizionano l'intervallo tra un potenziale endogeno e un altro in caso di scariche ripetitive poiché la loro attività in ultima analisi dipende dall'intervallo tra un potenziale e l'altro di quelle strutture che scaricano in maniera continuativa; hanno poi la funzione di trasporto dei soluti negli epiteli e rimuovono gli eccessi di potassio dagli spazi intercellulari che è una condizione tipica delle cellule gliali.
Long term potentiation
Un fenomeno ben caratterizzato che coinvolge i recettori del glutammato di tipo NMDA è l’induzione del long term potentiation (potenziamento a lungo termine, LTP). L’LTP consiste in un prolungato (da alcune ore fino ad alcuni giorni) aumento della risposta postsinaptica a uno stimolo presinaptico di una certa entità. L’attivazione dei recettori NMDA è necessaria per l’induzione di un tipo di LTP che si verifica a livello ippocampale. A potenziali di membrana a riposo, i recettori NMDA sono generalmente bloccati dal Mg++. Pertanto, l’attivazione dei recettori NMDA richiede non solo il legame del glutamato rilasciato a livello sinaptico, ma anche la simultanea depolarizzazione della membrana postsinaptica. Ciò è consentito dall’attivazione dei…
Via orale
La via orale è una delle vie enterali con cui può essere somministrato un farmaco; è la più utilizzata per i seguenti vantaggi: Sicura, in quanto se ci si accorge che il farmaco sta producendo degli effetti tossici, tramite vomito e/o lavanda gastrica si può allontanare il farmaco ed impedire che tutta la dose somministrata sia assorbita continuando a dare effetti tossici. Semplice ed economica, in quanto non necessità del personale sanitario. Buona compliance. Come tutte le vie di somministrazione, però, presenta alcuni svantaggi: L’assorbimento limitato di alcuni tipi di farmaci a causa delle loro caratteristiche chimico-fisiche come la solubilità in acqua). L’emesi, come risultato dell’irritazione della mucosa gastrointestinale (per…
Sesso e risposta farmacologica
Il sesso è un fattore che può influenzare la risposta al farmaco a seguito di differenze nell’attività di specifici enzimi coinvolti nel metabolismo dei farmaci. Ad esempio, l’attività del citocromo P450 3A4 risulta più elevata nella donna rispetto all’uomo, mentre l’attività di altri sistemi enzimatici è più efficiente nell’uomo. La differente velocità di biotrasformazione epatica dei farmaci può essere attribuita al diverso rapporto tra ormoni sessuali maschili e femminili. Uomini e donne, inoltre, mostrano differenze relative alle attività farmacodinamiche dei farmaci stessi e tali differenze possono essere importanti per quei farmaci a basso indice terapeutico che, pertanto, possono richiedere una riduzione del dosaggio nella donna. Differenze tra uomo e donna…
Recettore del TNF-alfa
Esistono due tipi di recettore del TNF-α (fattore di necrosi tumorale-alfa). Il recettore del TNF-α tipo 1 è definito anche recettore di apoptosi in quanto nella parte intracellulare possiede il “dominio di morte” che può reclutare un complesso proteico in grado di attivare enzimi coinvolti nell’apoptosi (la caspasi 8). Il recettore del TNF-α tipo 2 è implicato nell’attivazione di un effettore, il fattore nucleare-kB (NF-kB) che ha il compito di attivare la trascrizione di geni che codificano per proteine proinfiammatorie. In ultima analisi, quindi, l’attivazione del recettore di tipo 2 ha funzione proinfiammatoria. Quando TNF-α si lega al suo recettore, affinché lo attivi è necessaria la partecipazione di una proteina…