Farmacologia e tossicologia clinica

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    Recettori ionotropici glutammatergici (o del glutammato)

    Oltre a recettori metabotropici del glutammato (mGlu), esistono recettori ionotropici glutammatergici (o del glutammato, iGlu) che sono responsabili della trasmissione sinaptica eccitatoria (a differenza dei metabotropici che fungono da modulatori della sinapsi glutammatergica, in quanto reclutati solo in condizioni di elevate concentrazioni extracellulari del neurotrasmettitore).

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    Informatore farmaceutico

    L’informatore farmaceutico è un manuale posseduto da ciascun medico. Nella prima parte di questo manuale ci sono tutte le preparazioni in commercio in ordine alfabetico; la prima parte è costituta da: Nome della preparazione. Nome del principio attivo. Eccipienti che costituiscono la forma farmaceutica. Indicazioni per le patologie. Controindicazioni. Interazioni. Posologia. Tipo di confezioni che si possono trovare. Costo. Classificazione del farmaco (A o C o H). Tipo di ricetta che bisogna utilizzare per la prescrizione. C’è poi una seconda parte dove i principi attivi e le rispettive specialità medicinali in commercio vengono ad essere riportati secondo un ordine ed una classificazione ATC (anatomica-terapeutica-chimica). Tale classificazione è alfa-numerica, cioè costituita…

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    Recettori-canale di classe II

    I recettori-canale di classe II comprendono solo i recettori del glutammato (GluR). Sono tetrameri che hanno dei domini extracellulari formati da numerosissimi amminoacidi (molte centinaia) che formano una tasca in cui si adattano le molecole del glutammato. Solo 3 eliche, cioè M1, M3 e M4 occupano a tutto spessore la membrana mentre M2 è rappresentata da un’ansa composta da una sequenza di amminoacidi che entra nella membrana dal lato citoplasmatico ma non la attraversa a tutto spessore: la attraversa in parte per ripiegarsi su se stessa ed uscire dallo stesso lato. Tale sequenza è denominata sequenza di permeabilità perché nel recettore del glutammato è proprio quest’ansa che viene riarrangiata in…

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    Farmaci e barriera placentare

    La barriera placentare è costituita dai villi corionici che sono delle formazioni localizzate a livello di lacune nelle quali circola il sangue materno; questi villi contengono capillari fetali. Affinché le sostanze passino dal sangue materno, che si trova in queste lacune, al sangue fetale, devono attraversare non solo l'epitelio dei villi, ma anche l'endotelio dei capillari.

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    Gravidanza e risposta farmacologica

    In gravidanza qualsiasi farmaco dovrebbe essere usato con cautela, ad eccezione di quelli essenziali per il mantenimento della gravidanza stessa o per il trattamento di gravi patologie quali ipertensione, epilessia, asma e infezioni. I farmaci somministrati alla madre al momento del parto possono indurre effetti che persistono nel neonato. Quest’ultimo non solo può essere privo dei meccanismi necessari per l’inattivazione di molti farmaci, ma perde anche quelli della madre non appena il contatto con la circolazione materna viene interrotto.

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    Canali del calcio

    I canali del calcio hanno un’organizzazione strutturale molto simile a quella dei canali per il sodio, con una subunità acentrale e subunità accessorie: α2, β, gamma e delta; α2 e delta si trovano sul versante extracellulare, β sul versante intracitoplasmatico; esse garantiscono la corretta localizzazione ed il funzionamento del canale.

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    Escrezione dei farmaci attraverso il latte materno

    L'escrezione attraverso il latte materno può essere causa di effetti tossici nel lattante o può andare a influenzare la funzionalità della ghiandola mammaria con una riduzione della portata di latte. Il latte è un’emulsione di lipidi e proteine insoluzione acquosa; si possono trovare a livello del latte sostanze liposolubili, sostanze idrosolubili e sostanze che si legano a proteine plasmatiche.

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    Farmaco-resistenza

    Normalmente la somministrazione di antibiotici porta a guarigione per la morte dei batteri. Dopo un certo periodo di tempo dalla somministrazione di questi antibiotici si può avere farmaco-resistenza, cioè che batteri prima sensibili all’azione degli antibiotici, diventano insensibili. La resistenza può essere innata o acquisita. Articolo creato il 4 settembre 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Canali ionici

    I canali ionici sono proteine integrali di membrana, formate da una o più subunità che creano un poro idrofilico transmembrana permeabile a ioni. Questi complessi non sono semplici fori della membrana, ma sono delle strutture specializzate in possesso di filtri per la specificità ionica e meccanismi di apertura e chiusura regolati in modo complesso. I canal ionici possono essere classificati in base a: Selettività (Na+, K+, Ca++, Cl–, H2O). Meccanismi di attivazione (voltaggio-dipendenti, ligando-dipendenti -o recettori-canale- e dipendenti da deformazione meccanica). Cinetiche di attivazione (inattivazione, deattivazione). Tipo di blocco (da ioni, da farmaci, da tossine). L’intensità e la direzione del movimento ionico attraverso il canale sono generate dal gradiente elettrochimico:…

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    Farmacologia generale

    La farmacologia è quella scienza che studia il farmaco, quindi le reazioni tra farmaco ed organismo in grado di determinare effetti terapeutici. La farmacologia si divide in diverse branche: Farmacognosia: studia i farmaci provenienti dal mondo naturale. Farmacodinamica: studia gli effetti biochimici e fisiologici dei farmaci sull’organismo ed il loro meccanismo d’azione. Studia il legame dei farmaci alle proteine plasmatiche, l’efficacia e la potenza di un farmaco, nonché il suo indice terapeutico. Farmacocinetica: al contrario della farmacodinamica, studia il movimento del farmaco nell’organismo; le quattro fasi fondamentali della farmacocinetica sono: assorbimento, distribuzione, biotrasformazione ed escrezione; queste ultime due, nell’insieme, rappresentano la fase di eliminazione. Queste fasi avvengono contemporaneamente solo che,…