Farmacologia e tossicologia clinica

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettore colinergico muscarinico

    A differenza del recettore colinergico nicotinico (nAChR) che è un recettore-canale, il recettore colinergico muscarinico (mAChR) è accoppiato a proteine G, quindi è un recettore metabotropico. È così chiamato perché ha elevata affinità per la muscarina, media per l’acetilcolina (ACh) e bassa per la nicotina. Si distinguono 5 sottotipi: M1: è accoppiato a proteine Gq ed è ad alta conduttanza per K+. È localizzato soprattutto nel sistema nervoso centrale (SNC) a livello delle sinapsi interneuroniche centrali, corteccia, e ippocampo; per questo motivo questo recettore è definito anche recettore muscarinico nervoso.Questi recettori sono anche localizzati a livello delle sinapsi gangliari del sistema nervoso autonomo, laddove fungono da recettori che generano un…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Via inalatoria

    La via inalatoria è una delle vie parenterali con cui può essere somministrato un farmaco. Con tale via si possono avere degli effetti sia sistemici che locali. Per effetti a livello sistemico si possono considerare gli anestetici generali gassosi. La velocità con cui si ha questo effetto dipende dall’equilibrio delle concentrazioni raggiunto dal gas nel sangue e nella miscela respiratoria e dipende da: Il tipo di gas con cui viene diluito, che può essere l’ossigeno o il carbossigeno, una miscela di 95 parti di ossigeno e 5 di anidride carbonica. L’anidride carbonica facilita l’insorgenza dell’effetto anestetico, dato che l’anidride carbonica stimola la respirazione e gli scambi necessari affinché il farmaco…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Curve dose-effetto

    La dose è il più importante tra i fattori che possono influenzare e condizionare la natura, il segno, l’intensità, la durata, la latenza, la costanza e la reversibilità dell’azione farmacologica. Il rapporto dose-effetto di un farmaco si basa su due leggi: La prima riguarda il tipo d’azione e afferma che, in generale, col crescere della dose compare dapprima, alle dosi più basse, un effetto di tipo stimolante e poi, alle dosi più alte, un effetto inibente. La seconda legge afferma che, al crescere della dose corrisponde anche l’aumento dell’intensità, della durata e della frequenza dell’effetto farmacologico, ma con andamento diverso, mentre il tempo di latenza di riduce (il tempo di…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Vie di somministrazione di un farmaco

    Diverse sono le vie di somministrazione di un farmaco e la scelta dipende dal tipo di intervento terapeutico e dalle caratteristiche del farmaco. Le vie di somministrazione possono essere suddivise in: Naturali, tra cui: Orale. Sublinguale. Rettale. Cutanea. Inalatoria. Artificiali, tra cui: Endovenosa. Intramuscolare. Sottocutanea. Intradermica. Arteriosa. Endorachidea. Alla precedente suddivisione si può aggiungere che le vie di somministrazione di un farmaco possono essere distinte in: Via enterale, tra cui: Orale. Sublinguale. Rettale. Via parenterale, tra cui: Endovenosa. Intramuscolare. Sottocutanea. Inalatoria. Intradermica. Intraparietale. Intrarteriolare. Intratecale. Intrarticolare. Intrapleurica. Intrapericardica ad effetto locale. Queste vie sono utilizzate per la somministrazione di farmaci che per loro natura non siano in grado di attraversare…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori ionotropici glutammatergici (o del glutammato)

    Oltre a recettori metabotropici del glutammato (mGlu), esistono recettori ionotropici glutammatergici (o del glutammato, iGlu) che sono responsabili della trasmissione sinaptica eccitatoria (a differenza dei metabotropici che fungono da modulatori della sinapsi glutammatergica, in quanto reclutati solo in condizioni di elevate concentrazioni extracellulari del neurotrasmettitore).

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Informatore farmaceutico

    L’informatore farmaceutico è un manuale posseduto da ciascun medico. Nella prima parte di questo manuale ci sono tutte le preparazioni in commercio in ordine alfabetico; la prima parte è costituta da: Nome della preparazione. Nome del principio attivo. Eccipienti che costituiscono la forma farmaceutica. Indicazioni per le patologie. Controindicazioni. Interazioni. Posologia. Tipo di confezioni che si possono trovare. Costo. Classificazione del farmaco (A o C o H). Tipo di ricetta che bisogna utilizzare per la prescrizione. C’è poi una seconda parte dove i principi attivi e le rispettive specialità medicinali in commercio vengono ad essere riportati secondo un ordine ed una classificazione ATC (anatomica-terapeutica-chimica). Tale classificazione è alfa-numerica, cioè costituita…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori-canale di classe II

    I recettori-canale di classe II comprendono solo i recettori del glutammato (GluR). Sono tetrameri che hanno dei domini extracellulari formati da numerosissimi amminoacidi (molte centinaia) che formano una tasca in cui si adattano le molecole del glutammato. Solo 3 eliche, cioè M1, M3 e M4 occupano a tutto spessore la membrana mentre M2 è rappresentata da un’ansa composta da una sequenza di amminoacidi che entra nella membrana dal lato citoplasmatico ma non la attraversa a tutto spessore: la attraversa in parte per ripiegarsi su se stessa ed uscire dallo stesso lato. Tale sequenza è denominata sequenza di permeabilità perché nel recettore del glutammato è proprio quest’ansa che viene riarrangiata in…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Farmaci e barriera placentare

    La barriera placentare è costituita dai villi corionici che sono delle formazioni localizzate a livello di lacune nelle quali circola il sangue materno; questi villi contengono capillari fetali. Affinché le sostanze passino dal sangue materno, che si trova in queste lacune, al sangue fetale, devono attraversare non solo l'epitelio dei villi, ma anche l'endotelio dei capillari.