Farmacologia e tossicologia clinica

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    Trasportatore sodio-glucosio

    Il trasportatore sodio-glucosio (SGLT) si trova sulla membrana apicale delle cellule dell’intestino tenue e a livello renale nel tubulo contorto prossimale. La sua funzione è quella di permettere il riassorbimento di glucosio. Questo trasportatore presenta una struttura secondaria costituira da 12-14 α-eliche transmembrana che presenta siti di fosforilazione intracellulare da parte di protein-chinasi A e C (PKA e PKC) che servono per aumentare la velocità. Il trasportatore funziona spostando Na+ secondo gradiente e glucosio contro gradiente.

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    Recettori accoppiati a proteine G

    I recettori accoppiati a proteine G sono dei recettori di membrana (o di superficie) che mediano i loro effetti attraverso l’attivazione di una proteina G, quindi attraverso una cascata di eventi biochimici che portano alla formazione dei secondi messaggeri all’interno della cellula; a causa della lunga sequenza di eventi, rispetto ai recettori-canale la tramissione è meno rapida. Strutturalmente sono composti da un’unica catena polipeptidica formata da 7 alfa-eliche che attraversa 7 volte la membrana plasmatica. A queste 7 alfa-eliche si aggiungono 6 anse idrofiliche (3 extracellulari e 3 citoplasmatiche) di collegamento fra le alfa-eliche. L’estremità amino-terminale è extracellulare, quella carbossi-terminale è intracellulare. L’ansa intracitoplasmatica che collega la 5a e la…

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    Escrezione renale dei farmaci

    La principale via di escrezione dei farmaci è rappresentata dalla via renale. Considerando come fisiologicamente si forma l’urina, tre diversi meccanismi sono implicati nel processo di escrezione renale: Filtrazione glomerulare. Secrezione tubulare attiva. Riassorbimento tubulare. Il processo di filtrazione dipende da una differenza di pressione che si genera tra l’arteria afferente e l’arteria efferente e che permette il passaggio di queste sostanze attraverso il filtro glomerulare; inoltre, dipende dal flusso sanguigno, perciò maggiore sarà il flusso sanguigno, maggiore sarà la quota di sangue filtrato e così la quota di farmaco eliminato. Fattore determinante, poi, è che solo la quota libera di farmaco viene filtrata e passa nella preurina. Alla quota…

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    Recettori della vitamina D

    I recettori della vitamina D (VDR) appartengono alla I classe dei recettori intracellulari. La vitamina D, sintetizzata a livello cutaneo sotto stimolo dei raggi ultravioletti o assunta con la dieta, ha la funzione di regolare il metabolismo minerale a livello osseo. Questa vitamina aumenta anche l’assorbimento intestinale del calcio e del fosfato favorendo la calcificazione ossea. Articolo creato il 20 ottobre 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Farmaco-tolleranza (o farmaco-abitudine)

    La farmaco-tolleranza (o farmaco-abitudine) è quel fenomeno che causa una riduzione dell’intensità dell’effetto a seguito di ripetute somministrazioni. Si stabilisce in proporzione alle dosi somministrate, al numero delle somministrazioni e, soprattutto, alla brevità dell’intervallo intercorso tra queste. Poiché la tolleranza si stabilisce verso la dose e non verso il farmaco, è sufficiente aumentare la dose per ristabilire l’azione farmacologica compromessa o perduta; ciò determina un progressivo spostamento della curva dose-effetto verso destra. La farmaco-tolleranza può essere congenita o acquisita: La tolleranza congenita (o innata) è quella tolleranza dovuta al corredo genetico del paziente che determina un minore effetto del farmaco; si manifesta sin dalla prima volta che il farmaco viene…

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    Recettori-canale di classe IV

    I recettori-canale di classe IV comprendono i recettori purinergici dell’ATP (P2X) ed hanno struttura trimerica. Ogni subunità è formata da 2 eliche transmembrana e l’elica M2 è quella che partecipa alla formazione del poro-canale. Possiedono un’estremità amino-terminale e una carbossi-terminale intracellulari. Il sito di legame dell’ATP è a livello dell’ansa citoplasmatica che collega l’elica M1 alla M2. Articolo creato il 5 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Enzimi a funzione recettoriale

    In farmacologia sono considerati recettori non solo i recettori veri e propri ma qualunque altra struttura o molecola che può essere bersaglio di farmaci. Anche gli enzimi, quindi, possono essere considerati recettori. Esempi di enzimi a funzione recettoriale possono essere fatti considerando: Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) Sono farmaci che hanno come bersaglio specifico l’enzima ciclossigenasi, che è l’enzima chiave nella cascata dell’acido arachidonico da cui si formano leucotrieni (LT), trombossano (TXA2) e prostaglandine (PG); l’aspirina (acido acetilsalicilico), è un inibitore irreversibile dell’enzima ciclossigenasi esercitando così la sua funzione di antinfiammatorio. ACE-antagonisti Sono usati nel trattamento dell’ipertensione; l’ACE trasforma l’angiotensina I in angiotensina II che ha effetti a livello vasale…

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    Via intramuscolare

    La via intramuscolare è una delle vie parenterali con cui può essere somministrato un farmaco. La somministrazione del farmaco nel tessuto muscolare ha una velocità di assorbimento che dipende dal sito in cui viene somministrato il farmaco. I siti sono: muscolo deltoide della spalla, muscolo vasto laterale della coscia, quadrante superiore esterno del gluteo. In tutti questi c’è una diversità del grado di perfusione (maggiore a livello del deltoide della spalla). Ci sono anche altri fattori: per esempio, per un’iniezione nel gluteo, soprattutto nei bambini e nelle donne, lo strato adiposo può essere maggiore così, invece di somministrare il farmaco nel tessuto muscolare, lo si somministra nel tessuto adiposo; ciò…

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    Fattori che influenzano l’assorbimento di un farmaco somministrato per via orale

    Ci sono diversi fattori che possono influenzare l’assorbimento di un farmaco somministrato per via orale; essi possono dipendere dalla forma farmaceutica, dal paziente o da altri fattori. Fattori che dipendono dalla formulazione farmaceutica sono: Tempo di disgregazione della compressa. Tali studi sono effettuati durante la sperimentazione preclinica; bisogna essere sicuri che il farmaco, una volta posto a contatto con i liquidi biologici si apra, altrimenti sarà eliminato nella sua forma farmaceutica intatta. Tempo di dissoluzione. Può essere una tappa limitante dato che il farmaco per poter essere assorbito deve trovarsi in soluzione; quindi se il farmaco è poco solubile ritarderà il suo assorbimento. Presenza di eccipienti nella compressa o nella…

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    Somministrazione di un farmaco

    La somministrazione di un farmaco può avvenire in maniera acuta o cronica. Somministrazione acuta: è la somministrazione di un farmaco per una sola volta con il suo picco di assorbimento e il suo decadimento. Somministrazione cronica: è la somministrazione ripetuta nel tempo che mira ad avere una concentrazione piuttosto stabile per tutto il periodo della terapia. Gli schemi che vengono usati per avere tale concentrazione dipendono dal tipo di farmaco usato: ad alto o a basso indice terapeutico.                                    Considerando farmaci ad alto indice terapeutico ove le variazioni delle concentrazioni più o meno ampie non influenzano l’effetto tossico del farmaco, si possono somministrare  farmaci con intervallo…