Farmacologia e tossicologia clinica
Interazioni in fase di biotrasformazione
Le interazioni in fase di biotrasformazione sono rappresentate dai meccanismi di competizione, ma soprattutto da fenomeni di inibizione e induzione enzimatica che riguardano prevalentemente le reazioni ossidative mediate dal citocromo P450 e dai suoi isoenzimi. L’induzione enzimatica consiste nell’aumento di una determinata attività enzimatica conseguente alla somministrazione cronica di alcuni farmaci definiti induttori; essa si manifesta dopo tempi relativamente lunghi (2-3 settimane) poiché necessita della biosintesi ex novo degli enzimi e determina una riduzione dell’efficacia degli altri farmaci, i quali vengono più attivamente trasformati dalla via enzimatica indotta.
Distribuzione dei farmaci
Per distribuzione di un farmaco s'intende il passaggio del farmaco dal sangue ai vari tessuti. La velocità d’ingresso di un farmaco in un tessuto dipende, da un lato, dal grado di idro/liposolubilità e dal peso molecolare del farmaco e, dall’altro, dal grado di vascolarizzazione tissutale e dalla massa del tessuto. La distribuzione di solito non è uniforme a causa delle differenze di perfusione ematica, legame tissutale, pH distrettuale e permeabilità delle membrane cellulari.
Parasimpaticolitici
I parasimpaticolitici sono farmaci antagonisti del recettore colinergico muscarinico; sono così chiamati perché prevengono gli effetti dell'acetilcolina (ACh) bloccando il suo legame ai recettori colinergici muscarinici a livello dei siti neuroeffettori a livello di muscolatura liscia, muscolatura cardiaca e cellule ghiandolari; agiscono inoltre a livello dei gangli periferici e del sistema nervoso centrale (SNC) se sono in grado di oltrepassare la barriera emato-encefalica.
Interazioni in fase di escrezione
Numerose sono le possibili interazioni in fase di escrezione di un farmaco. La diuresi rappresenta uno dei processi di eliminazione più facilmente influenzabili; infatti, la diuresi forzata, indotta attraverso l’uso di diuretici, può determinare un aumento nell’eliminazione urinaria di farmaci somministrati contemporaneamente.
Canali del calcio non dipendenti da voltaggio
I canali del calcio non dipendenti da voltaggio si suddividono in diversi tipi: ROCC (recettori-canale), di cui fanno parte: Recettore nicotinico neuronale per l’ACh (nAChR). Recettore per il glutammato di tipo NMDA. Recettore per l’ATP di tipo X (P2X). Recettore per la serotonina di tipo 3 (R 5HT3). SOCC (canali del calcio attivati dallo svuotamento degli organelli di deposito -reticolo endoplasmatico-): si aprono direttamente in seguito all’attivazione di una proteina G o in seguito alla produzione di cAMP, cGMP, ADP-ribosio, acido arachidonico, sfingosina. Sono canali del calcio di tipo T. Questi canali si trovano a livello del reticolo endoplasmatico che rappresenta un deposito intracitoplasmatico di calcio. Quando si riduce la…
Recettori enzimatici ad attività tirosin-chinasica intrinseca
I recettori enzimatici ad attività tirosin-chinasica intrinseca (TRK) sono recettori di membrana (o di superficie) dotati di attività enzimatica, precisamente di attività fosforilante, selettiva nei confronti dei residui di tirosina. Di questi recettori fanno parte quelli per i fattori di crescita (EGF, IGF, NGF, PDGF, M-CSF, FGF, VEGF), per alcune citochine e per gli ormoni peptidici (insulina); sono recettori simili tra loro e il legame del ligando determina dimerizzazione tranne per il recettore dell’insulina che è già un dimero. Questi recettori sono formati da un’unica α-elica transmembrana di 25 aminoacidi con: Un dominio extracellulare su cui si lega il ligando; Un dominio intracellulare juxtamembrana che lega il dominio catalitico. Un…
Classificazione dei recettori-canale
Ci sono diversi modi per classificare i recettori-canale (o canali ionici ligando-dipendenti): In base alla carica ionica che è trasferita attraverso il canale, i recettori-canale sono classificati in recettori permeabili ai cationi e recettori permeabili agli anioni: Sono recettori permeabili ai cationi: Recettore colinergico nicotinico (muscolare e neuronale) (R ACh). Recettori del glutammato (GluR). Recettore della serotonina di tipo 3 (R 5-HT3). Recettori dei nucleotidi ciclici (cAMP e cGMP). Recettore purinergico di tipo X (R P2X) (dell’ATP). Recettori-canale che determinano variazioni transitorie di potenziale (TRP – Transient Receptor Potential Channels). Sono recettori permeabili agli anioni: Recettori del GABA (tipi A e C). Recettore della glicina di tipo A (Gly RA).…
Farmaco
Farmaco: definizione, da cosa è costituito, quali tipi ci sono.
Recettori delle citochine
I recettori delle citochine sono recettori strutturalmente simili a quelli ad attività tirosin-chinasica intrinseca, infatti sono costituiti da una catena polipeptidica che attraversa una sola volta la membrana citoplasmatica con l’estremit N-terminale extracellulare e quella C-terminale citoplasmatica. Essi sono privi di attività enzimatica intrinseca, ma sono collegati con specifiche tirosin-chinasi citoplasmatiche mediante delle proteine di connessione.
Farmaco-accumulo
Nella pratica clinica ci si trova a dover raggiungere e mantenere per diversi giorni la concentrazione plasmatica di un farmaco nel range terapeutico. Le fasi farmacocinetiche sono le maggiori responsabili nel determinismo dei livelli plasmatici e delle loro variazioni nel tempo.