Farmacologia e tossicologia clinica

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori dei fattori di crescita

    I recettori dei fattori di crescita, come il recettore dell’insulina e i recettori delle citochine, fanno parte dei recettori ad attività tirosin-chinasica intrinseca (TRK). Essi condividono una struttura di base costituita, nella maggior parte dei casi, da una singola catena polipeptidica che attraversa una sola volta la membrana plasmatica. Dal punto di vista funzionale, tali recettori sono organizzati in diversi domini funzionali: Il dominio extracellulare comprende il sito di legame per il fattore di crescita, presenta diverse combinazioni di motivi strutturali e rappresenta la parte più variabile del recettore. Sulla base di queste differenze i recettori per i fattori di crescita possono essere raggruppati in diverse sottofamiglie. Il dominio transmembrana…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Forma farmaceutica e risposta farmacologica

    Formulazioni diverse di uno stesso farmaco, contenenti la stessa quantità di principio attivo e somministrate per la stessa via, possono produrre risposte farmacologiche diverse. L’influenza della forma farmaceutica si esplica prevalentemente a livello dell’assorbimento ed è diversa a seconda della via di somministrazione. Per quanto riguarda la via enterale, la biodisponibilità è decrescente per le diverse formulazioni nell’ordine seguente: soluzione, sospensione, capsula, compressa, compressa rivestita. Formulazioni liquide sono assorbite più velocemente dal momento che non necessitano delle fasi di disgregazione e dissoluzione. Per formulazioni solubili in acqua, che possono essere somministrate in soluzione, il parametro che maggiormente influenza l’assorbimento è il tempo di svuotamento gastrico in quanto il farmaco sarà…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori dei nucleotidi triciclici

    I recettori dei nucleotidi triciclici appartengono alla famiglia dei recettori-canale cationici nonché alla classe III, ossia a struttura tetramerica ma con due subunità che sono omomeri. I ligandi sono rappresentati dal cAMP e dal cGMP; le subunità sono CNGA1-4 e CNGB1-3. Articolo creato il 5 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Fattori influenzanti la risposta al farmaco

    Sono diversi fattori che possono influenzare la risposta al farmaco: Fattori inerenti al farmaco, tra cui: Forma farmaceutica. Schema terapeutico. Fattori inerenti al paziente, tra cui: Fattori genetici. Dieta. Peso corporeo. Età. Sesso. Gravidanza. Stati patologici. Aderenza alla terapia (o compliance). Tra questi, inoltre, è da considerare anche la farmaco-tolleranza congenita. Fattori legati ad interazioni tra farmaci, tra cui: Interazioni farmaceutiche, che possono essere: Interazioni farmacodinamiche. Interazioni farmacocinetiche, distinte in interazioni: In fase di assorbimento. In fase di distribuzione. In fase di biotrasformazione. In fase di escrezione. Fattori legati ad una ripetuta somministrazione del farmaco, tra cui: Farmaco-tolleranza (o farmaco-abitudine). Tachifilassi. Farmaco-dipendenza. Farmaco-resistenza. Fattori legati a risposte abnormi, tra cui:…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori purinergici P2 dell’ATP

    I recettori purinergici P2 dell’ATP, così chiamati per distinguerli dai recettori purinergici P1 dell’adenosina, si distinguono in due sottoclassi principali: P2X e P2Y. Recettore purinergico dell’ATP P2X Il recettore purinergico dell’ATP P2X appartiene alla famiglia dei recettori-canale cationici nonché alla classe IV, quindi è a struttura trimerica; sono state clonate diverse subunità (P2X1-8). Questi recettori sono costituiti da due domini transmembrana che possono esistere nella forma di omo- o eterodimeri e, dopo attivazione con ATP, determinano l’apertura di un canale per il passaggio di cationi (Ca++ >> Na+ > K+). Esiste anche un recettore purinergico dell’ATP, denominato P2Y, accoppiato a proteine G, quindi è un recettore metabotropico. Recettore purinergico dell’ATP…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori istaminergici (o dell’istamina)

    I recettori istaminergici (o dell’istamina) sono recettori a 7 segmenti transmembrana legati alle proteine G; sono classificati in H1, H2, H3 e H4. I recettori H1 sono accoppiati a proteine Gq ed agiscono con un aumento del calcio intracellulare tramite attivazione della fosfolipasi C. La loro attivazione da parte dell’istamina o di sostanze istamino-mimetiche determina una vasodilatazione, pur essendoci un aumento del calcio intracellulare, perché non sono localizzati a livello delle miocellule lisce ma a livello delle cellule endoteliali. L’istamina provoca l’aumento del calcio che attiva la nitrossido-sintasi con la formazione del nitrossido (NO) che funziona da mediatore perché diffonde nello strato muscolare ove attiva la guanilato-ciclasi con formazione di…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Recettori che attivano le proteine fosforilanti il DNA

    I recettori accoppiati a proteine G possono attivare le proteine fosforilanti il DNA (MAPK = mitogen-activated protein kinases); le MAP sono proteine che si legano al DNA avviando la trascrizione di determinati geni (ecco che, se alterate, determinano neoplasia). Ci sono due vie che permettono l’attivazione delle MAPK. Quando un fattore di crescita si lega ad un recettore accoppiato ad una proteina G che attiva le MAPK, la subunità alfaq-GTP attiva la PLCbeta con conseguente produzione dei secondi messaggeri IP3 e DAG. Il DAG attiva una PKC che fosforila la proteina ras. Ras fosforila MEK (una serin-treonin-kinasi) che a sua volta fosforila MAPK (a livello di residui di serina-treonina o…

  • Farmacologia e tossicologia clinica

    Azione farmacologica

    Un farmaco introdotto nell’organismo può comportarsi in due modi: come sostanza inerte, se non interferisce in alcun modo con le cellule, o come farmaco, se è in grado di far variare una o più attività funzionali. L’effetto è di solito dose-dipendente, ossia aumenta all’aumentare della dose, ma può anche rispondere alla legge del tutto o nulla, cioè può essere assente o presente per una dose-limite.