Citologia
Cellule radicolari
Le cellule radicolari sono neuroni multipolari presenti nella sostanza grigia del midollo spinale. Il loro neurite, divenuto una fibra mielinica, fuoriesce dal nevrasse per portarsi nella compagine delle radici anteriori dei nervi spinali. Questi neuroni si distinguono in visceroeffettrici e somatomotrici. Le cellule radicolari visceroeffettrici, chiamate comunemente neuroni pregangliari (o visceroeffettori), sono prevalentemente localizzate nella base delle corna anteriori e hanno dimensioni inferiori a quelle delle somatomotrici e dendriti meno sviluppati. Sono deputate all’innervazione della muscolatura involontaria cui non inviano però direttamente gli impulsi nervosi, ma li trasmettono tramite l’interposizione dei neuroni dei gangli simpatici. Il neurite, provvisto di guaina mielinica, come fibra pregangliare esce dal midollo con le radici…
Granulociti (o leucociti polimorfonucleati)
I granulociti (o leucociti polimorfonucleati) sono così detti per l’aspetto variamente segmentato (polimorfo) del nucleo. Sono cellule globose a vita limitata (alcune ore o pochi giorni). Contengono nel citoplasma numerose granulazioni ad affinità tintoriale diversa in base alla quale sono distinti in: Granulociti neutrofili (o eterofili), con affinità tintoriale per i sali neutri di alcuni coloranti, con granuli rosa-lilla. Rappresentano dal 50 al 70% di tutti i leucociti. Granulociti eosinofili (o acidofili), con affinità tintoriale per coloranti acidi, con granuli giallo-arancio. Rappresentano il 2-3% di tutti i leucociti. Granulociti basofili (o basici), con affinità tintoriale per coloranti basici, con grosse granulazioni blu-violetto. Rappresentano lo 0,5-1% di tutti i leucociti. Caratteristica…
Ganulociti neutrofili (o eterofili)
I granulociti neutrofili (o eterofili) denominati anche microfagi, sono normalmente assenti nel tessuto connettivo lasso ma si accumulano in grande numero nei focolai di infiammazione provenendo dal sangue. Sono dotati di notevole motilità e di attività fagocitaria. Rappresentano la prima linea di difesa contro le infezioni.
Osteoblasti
Gli osteoblasti partecipano direttamente alla formazione del tessuto osseo, secernendo i componenti organici della matrice (collagene, proteoglicani e glicoproteine) e regolando anche la deposizione di sali minerali. Si riscontrano soprattutto in corrispondenza delle superfici in via di espansione delle ossa e nello strato osteogenico del periostio e dell’endostio durante tutto il periodo di morfogenesi dell’osso.
Globuli bianchi (o leucociti)
I globuli bianchi (o leucociti) circolanti nel sangue periferico, pur essendo in numero relativamente scarso per mm3, rivestono particolare importanza ai fini delle difese cellulare e immunitaria dell’organismo. Nell’esame dell’ematocrito essi si raccolgono nel buffy coat, il sottile strato tra eritrociti e plasma sovrastante. Complessivamente i leucociti, che alla nascita raggiungono il numero di 16000-18000/mm3 di sangue, nell’adulto normale si riducono a 6000-8000/mm3.
Cellule caliciformi mucipare intestinali
Le cellule caliciformi mucipare intestinali sono irregolarmente interposte agli enterociti sui villi intestinali, ma sono più numerose nelle cripte. Il loro secreto (muco) serve a lubrificare la superficie interna dell'intestino, facilitando la progressione del contenuto intestinale. Poiché la massa delle sostanze non assorbite aumenta dalla parte prossimale alla distale dell'intestino, il numero delle cellule caliciformi aumenta nella stessa direzione.
Cellule delta-pancreatiche
Le cellule delta-pancreatiche (o cellule D o A1) sono le meno numerose (circa il 5%) tra quelle costituenti gli isolotti pancreatici e si trovano sparse irregolarmente tra le altre cellule. Sono molto simili alle cellule A e presentano granuli argirofili, che tuttavia si differenziano per la loro diversa colorabilità con alcuni metodi istologici e per le caratteristiche ultrastrutturali.
Cellule interstiziali (di Leydig)
Le cellule interstiziali (di Leydig) sono abbastanza voluminose (diametro fino a 20-25 µm) e possono trovarsi isolate o in piccoli gruppi: nel primo caso hanno forma sferoidale, mentre nel secondo assumono forma poliedrica per gli intimi rapporti che contraggono reciprocamente. Il nucleo, sovente eccentrico, è abbastanza grande e presenta la cromatina dispersa; contiene uno o più nucleoli. Il citoplasma, nei comuni preparati istologici, appare vacuolizzato; con metodiche idonee risulta ricco di goccioline lipidiche. Sono inoltre visibili granuli di pigmento giallo brunastro e formazioni cristalline (cristalli di Reinke) di dimensioni anche notevoli e di forma variabile, per lo più a bastoncino con le estremità assottigliate. All’esame ultrastrutturale, le cellule interstiziali mostrano…
Cellule osteoprogenitrici (o preosteoblasti)
Le cellule osteoprogenitrici (o preosteoblasti) sono elementi fusati o leggermente appiattiti e con citoplasma acidofilo o leggermente basofilo e sono difficilmente distinguibili dai comuni fibroblasti o dalle cellule mesenchimali indifferenziati. Si riscontrano sulla superficie delle trabecole ossee in via di ossificazione e nel tessuto connettivo delle cavità midollari dell’osso; formano uno strato continuo (strato preosteoblastico) alla superficie interna del periostio e nell’endostio; rivestono i canali di Havers e di Volkmann.
Cellule principali della paratiroide
Le cellule principali delle paratiroidi sono le più numerose e rappresentano l’unico tipo cellulare presente nei primi anni di vita. Sono le cellule responsabili della produzione del paratormone e assumono aspetti strutturali diversi, probabilmente in rapporto allo stato funzionale; si distinguono in cellule scure e cellule chiare. Le cellule principali scure sono relativamente piccole e hanno il citoplasma leggermente basofilo. Al microscopio elettronico esse presentano le caratteristiche di elementi ghiandolari attivi, contengono cioè numerose cisterne del reticolo endoplasmatico granulare allineate in file parallele, uno sviluppato apparato di Golgi, mitocondri, inclusioni lipidiche e vescicole secretorie del diametro di 50-60 nm, contenenti al centro un materiale opaco agli elettroni. Le cellule principali…