Biologia

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    Pompe di tipo P

    Le pompe di tipo P, come le pompe di tipo V, sono direttamente dipendenti dall’ATP e sono definite “P” perché durante il loro ciclo di pompaggio legano temporaneamente un gruppo fosforico sottratto dall’ATP. Si trovano sulla membrana plasmatica e si attivano per fosforilazione della subunità alfa. Si tratta di proteine transmembranarie in cui un unico polipeptide svolge tutte le funzioni della pompa che comprendono l’idrolisi dell’ATP, il legame del fosfato e il trasporto dello ione da veicolare attraverso la membrana. Le pompe contengono 10 alfa-eliche transmembrana; l’80% circa della loro massa è costituito da tre estesi domini citoplasmatici. Il primo accoppia l’energia rilasciata dall’idrolisi dell’ATP con il trasporto attivo. Il…

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    Glicolipidi di membrana

    Alcuni glicolipidi di membrana sono costruiti su uno scheletro di glicerolo, con catene di acidi grassi legate agli atomi di carbonio 1- e 2-, come nel caso dei fosfogliceridi. Il gruppo glucidico dei glicolipidi, invece, è legato direttamente all’atomo di carbonio residuo. Il gruppo glucidico è rivolto verso l’esterno della superficie cellulare.

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    Via della fosfolipasi C

    Quando sono attivati recettori accoppiati a proteine Gi e Gq, si attiva l’effettore fosfolipasi C (PLC) che è una fosfodiesterasi. Si conoscono diverse isoforme di fosfolipasi C (PLC): beta, gamma, delta, epsilon (di delta e epsilon sono poco conosciuti i meccanismi di trasduzione). Possiede regioni sia polari che apolari e rimane sospeso nel doppio strato della membrana plasmatica. L’isoforma beta, citoplasmatica, è attivata dalla subunità alfaq e dal dimero beta-gamma; alfaq è attivata dall’acetilcolina e dalla noradrenalina. L’isoforma gamma è attivata da recettori per i fattori di crescita o dell’insulina. Quando attivati, i recettori vanno incontro a dimerizzazione e si autofosforilano a livello di residui tirosinici. Questo enzima citoplasmatico agisce sul…

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    Trasporto attivo

    Nel trasporto attivo, ioni e molecole si muovono contro il proprio gradiente di concentrazione (o di potenziale) mediante proteine denominate “pompe”: ad esempio, anche se la concentrazione di una sostanza è maggiore all’esterno rispetto all’interno della cellula, tale sostanza (che si muoverebbe verso l’interno della cellula secondo il trasporto passivo che è mediato dal gradiente di concentrazione) si sposta verso l’esterno della cellula.

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    Diffusione facilitata

    La diffusione facilitata, come la diffusione semplice, è una forma di trasporto passivo, ossia un trasporto che non richiede consumo di energia da parte della cellula.

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    Pompe cellulari

    Le pompe cellulari sono proteine di membrana che trasportano i soluti contro gradiente elettrochimico e di concentrazione utilizzando l’energia che deriva dall’idrolisi dell’ATP; rappresentano, quindi, un trasporto attivo. Esistono 4 tipi di pompe: Pompe di tipo P. Pompe di tipo V. Pompe di tipo F. Pompe di tipo ABC. Articolo creato il 24 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Biogenesi dei lipidi di membrana

    I lipidi di membrana vengono sintetizzati nel reticolo endoplasmatico (RE) e quindi inseriti nei doppi strati della membrana in questa sede, per inserzione nell’emistrato rivolto verso il citoplasma circostante. Gli enzimi necessari per la sintesi sono presenti anch’essi sulla membrana plasmatica del RE. In seguito, essi vengono traslocati verso l’emistrato opposto ad opera di enzimi, chiamati flippasi, che fanno parte integrante della membrana del RE. Il mascheramento dei gruppi polari dei fosfolipidi durante il loro trasferimento da una parte all’altra del doppio strato, attraverso la regione idrofobica, probabilmente avviene grazie a modificazioni conformazionali delle flippasi.

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    Classificazione delle proteine G

    Dal punto di vista funzionale le proteine G sono classificate in base all’attività funzionale della subunità alfa: Proteine Gs: caratterizzate dalla presenza di alfas con attività stimolante l’effettore adenilato ciclasi determinando così un aumento del secondo messaggero AMP-ciclico (cAMP); fanno parte di questa famiglia i recettori per: catecolamine, ormone adrenocorticotropo (ACTH), glucagone, ormone luteinizzante (LH), ormone follicolo-stimolante (FSH), ormone tireotropo (TSH), istamina. L’effetto finale dipende dall’aumento del calcio intracellulare. Proteine Gi: caratterizzate dalla presenza di alfai con attività inibente l’adenilato ciclasi determinando così una riduzione del cAMP tramite attivazione delle fosfodiesterasi (PDE) e apertura di canali ionici. Queste proteine G sono attivate da: noradrenalina, prostaglandine, oppiacei, angiotensina. Ci sono 3…

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    Podociti

    I podociti sono cellule presenti nel rene, più precisamente nel nefrone a livello del corpuscolo renale (di Malpighi), dove vanno ad abbracciare con numerosi prolunga­menti (processi maggiori), al pari dei tentacoli di una piovra, i capillari glomerulari, affiancandosi agli analoghi processi dei podociti adiacenti.

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    Giunzioni adesive

    Le giunzioni adesive tengono insieme le cellule e funzionano come “bottoni automatici” o “cerniere lampo” che provvedono a mantenere le cellule in posizioni fisse all’interno dei tessuti. Vi sono due tipi principali di giunzioni adesive che legano differenti elementi del citoscheletro; tali tipi sono rappresentati da: Desmosomi (o macula adherens). Giunzioni aderenti. Articolo creato il 25 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.