Zone (o segmenti) polmonari
I polmoni sono suddivisi dalle scissure in lobi i quali non soltanto risultano fra loro distinti anatomicamente, ma sono anche relativamente indipendenti dal punto di vista funzionale in quanto presentano una vascolarizzazione e una ventilazione propria. Sempre in rapporto a una vascolarizzazione e ventilazione indipendenti, è possibile distinguere nell’ambito di ciascun lobo territori ben delimitati e contigui che vengono denominati zone (o segmenti) polmonari e, in ciascuna zona, parti ancora più piccole sebbene macroscopicamente apprezzabili, i lobuli polmonari. La suddivisione lobulare del polmone ha soprattutto significato dal punto di vista strutturale, mentre la divisione in zone ha un’importanza immediatamente pratica in quanto consente l’asportazione, in condizioni patologiche, di parti del polmone meno estese del lobo (zonectomie) con l’evidente vantaggio di sacrificare il minimo indispensabile di parenchima polmonare indenne, riducendo in tal modo la diminuzione della superficie respiratoria utile.
La zona polmonare viene perciò definita come un territorio, parte di un lobo, che presenta indipendenza anatomica rispetto alle parti contigue per la presenza di un’arteria (zonale), di un bronco (zonale) e di una rete venosa perizonale. È opportuno rilevare che, come nel caso del lobulo, anche nelle zone polmonari il circolo venoso perizonale è quello funzionale (drena cioè sangue arterioso), mentre esiste anche un secondo circolo venoso (bronchiale) che è satellite del bronco zonale. Seguendo i criteri sopraindicati, in ciascun polmone si individuano dieci zone.
Articolo creato il 13 gennaio 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.