Via percutanea
La via percutanea è una delle vie topiche con cui può essere somministrato un farmaco. È l’applicazione a livello della cute di un farmaco che può avere un effetto di tipo topico (azione sul sito di somministrazione), o anche sistemico previo assorbimento. Consiste nell’assorbimento attraverso l’epidermide e il derma con limitazione nel tessuto sottocutaneo per la presenza del tessuto corneo, costituito da cellule che invece di contenere citoplasma contengono dei fasci di cheratina che limita l’ingresso negli strati più sottostanti. Andando a modificare lo strato corneo, si permette il passaggio del farmaco. La quantità di farmaco assorbito per l’unità di tempo (J) è data dalla formula:
J = D Kp (C1 – C2)
I
dove D è la costante di diffusione del farmaco nello strato corneo (inversamente proporzionale al raggio e alla viscosità; lo strato corneo può essere di spessore diverso a seconda dei siti dove si va ad applicare la sostanza: -spesso a livello della pianta dei piedi e della mani, meno a livello dello scroto, della regione retroauricolare, a livello delle ascelle), Kp che è il coefficiente di ripartizione del farmaco tra strato solido e veicolo, I che è lo spessore dello strato corneo e (C1–C2) è la differenza di concentrazione (con C1 che è la concentrazione del farmaco sopra lo strato corneo e C2 sotto di esso). La diffusione del farmaco, attraverso lo strato corneo viene misurata tramite il tempo di latenza, tempo necessario affinché il farmaco venga ad essere assorbito in maniera lineare.
Si ricordi che l’epidermide si comporta come una barriera lipidica, mentre il derma è permeabile a diversi soluti; per questo motivo, la cute abrasa, ustionata o scorticata permette un assorbimento più rapido.
Articolo creato il 28 febbraio 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.