Vena grande safena
La vena grande safena inizia davanti al malleolo mediale come continuazione della vena marginale mediale e si porta poi sulla faccia mediale della gamba, dove risale verticalmente; all’altezza del ginocchio descrive una curva a concavità anteriore, abbracciando i condili mediali della tibia e del femore, e si porta nella faccia antero-mediale della coscia dove decorre lungo il margine mediale del muscolo sartorio fino a raggiungere il triangolo femorale. In corrispondenza della fossa ovale si inflette profondamente, penetra attraverso la fascia cribrosa e sbocca nella vena femorale a circa 35 mm dal legamento inguinale. In tutto il suo decorso, escluso il breve tratto terminale, è sottocutanea e soprafasciale. La sua parete è spessa e dotata di un ricco corredo muscolare con chiare caratteristiche di vena di tipo propulsivo. Possiede da 10 a 20 valvole, di cui una, quasi costante, presso l’orifizio di sbocco.
Si anastomizza con la vena piccola safena per mezzo di numerosi rami dei quali il più voluminoso, il ramo anastomotico superiore, risale dalla fossa poplitea nella faccia mediale della coscia dove raggiunge a vario livello la vena grande safena; contrae anastomosi con il sistema delle vene profonde (vene tibiali e vena femorale) per mezzo dei rami perforanti. Raccoglie il sangue della rete dorsale cutanea del piede e della parte mediale della rete plantare cutanea; lungo il suo decorso riceve le vene sottocutanee della faccia antero-mediale della gamba e tutte le vene superficiali della coscia.
Le vene della regione posteriore della coscia possono raccogliersi in un tronco comune, assai voluminoso, la vena safena accessoria, che è affluente della vena grande safena. Nel tratto prossimale, la vena grande safena può ricevere anche vene provenienti dai tegumenti della regione genitale e della parete addominale, non costantemente perché spesso queste sono tributarie della vena femorale: sono le vene pudende esterne, la vena dorsale sottocutanea del pene o del clitoride e la vena epigastrica superficiale.
Articolo creato l’8 settembre 2011.
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