Vasi e nervi della cute
La vascolarizzazione della cute è garantita da reti stratificate di arterie, capillari e vene, tra loro in continuità secondo piani paralleli a disposizione pressoché orizzontale. L’irrorazione cutanea è fornita da arterie proprie, le arterie cutanee, e da arterie muscolocutanee che raggiungono l’ipoderma dopo essersi distribuite a muscoli, ossa, articolazioni, nervi e aver perforato il piano fasciale. Tutti questi vasi arteriosi, in corrispondenza della superficie profonda del derma, formano la rete sottodermica (o plesso cutaneo). Dal plesso cutaneo, oltre a rami profondi per l’adipe dell’ipoderma e a rami per gli annessi cutanei, si staccano arterie a direzione verticale (arterie a candelabro) che, dirigendosi verso le papille, si anastomizzano nel plesso subpapillare. Dal plesso subpapillare originano vasi terminali che penetrano nelle papille dando luogo alla formazione di una vasta rete di anse capillari che continuano poi in tratti venosi efferenti. Questi confluiscono, successivamente, in venule fino al plesso venoso subpapillare da cui si dipartono ancora due reti venose per il derma e una cutanea, al limite inferiore di tale strato. Nello strato reticolare del derma si vedono di frequente anastomosi arterovenose che, in talune zone, si circondano di spessi manicotti di cellule mioidi, prendendo allora il nome di glomi.
I linfatici della cute, originati a fondo cieco alla profondità dell’epidermide, costituiscono una rete subpapillare formata principalmente da vasi reflui dalle singole papille; al limite tra derma e ipoderma si trova una seconda rete linfatica connessa alla precedente. Da questa si dipartono vasi che, giunti nell’ipoderma, vi decorrono (vasi linfatici ipodermici) portandosi a linfonodi presenti nell’ipoderma stesso.
La circolazione arteriosa, venosa e linfatica degli annessi cutanei fa capo a quella generale della cute. Per quanto riguarda gli annessi, sia il letto ungueale che le ghiandole sebacee e sudoripare sono forniti di fitte reti capillari.
Nella cute, i nervi si distribuiscono alle cellule adipose dell’ipoderma come fibre simpatiche adrenergiche; a livello del derma, essi arrivano in gran numero fino alle papille e penetrano poi in parte nell’epidermide. La loro organizzazione consiste di plessi, più fitti a livello delle papille, nei quali buona parte delle fibre sono amieliniche. Si distinguono un plesso nervoso profondo (o dermoipodermico) e uno superficiale (o intradermico), tra loro variamente anastomizzati. Tra le fibre nervose della cute, un grosso contingente è dato da fibre somatosensitive per la recezione di stimoli tattili, termici e dolorifici.
È dimostrato che le fibre di senso si distribuiscono alla cute e agli annessi secondo due modalità e cioè come terminazioni libere oppure come terminazioni capsulate.
Queste ultime sono costituite da fibre circondate da involucri di cellule connettivali (corpuscoli di Pacini, di Golgi-Mazzoni, di Ruffini nell’ipoderma; di Krause e di Meissner nel derma; dischi di Merkel-Ranvier e canestri intraepiteliali di Dogiel nell’epidermide).
Fibre effettrici viscerali ortosimpatiche si distribuiscono alle ghiandole (fibre secretrici), ai muscoli erettori dei peli (fibre pilomotrici) e alle pareti vascolari (fibre vasomotrici).
Recenti osservazioni sull’innervazione cutanea indicano che tutte queste fibre nervose, somatiche e viscerali, sono variamente intrecciate tra loro a tutti i livelli.
Articolo creato il 13 gennaio 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.