Tessuto reticolare
Il tessuto reticolare è formato da fibre reticolari argirofile e da speciali cellule denominate cellule reticolari adese alle fibre.
Le sedi principali di questo tessuto sono: lo stroma reticolare degli organi emopoietici; la membrana basale degli epiteli e degli endoteli (qui le fibre reticolari sono situate nello strato profondo); la guaina reticolare del sarcolemma delle fibre muscolari; la guaina reticolare delle fibre nervose; lo stroma degli organi ghiandolari; il tessuto periendoteliale dei capillari.
- Le fibre reticolari sono costituite dalla stessa proteina costitutiva del collagene, il tropocollagene, e sono formate dall’aggregazione laterale di fibrille submicroscopiche che presentano la tipica striatura periodica di 64-70 nm delle fibre collagene. In realtà, il tropocollagene delle fibre reticolari è una variante di quelle delle fibre reticolari (tipo III), contenendo una percentuale più elevata di catene laterali glucidiche.
Mentre le fibre collagene sono fasci di sottili fibrille ed appaiono al microscopio ottico striate longitudinalmente, le fibre reticolari tendono a decorrere isolate formando delicati reticoli.Si colorano in nero intenso con i metodi di impregnazione argentica che tingono in giallo o marrone le fibre collagene. Per tali proprietà, le fibre reticolari sono denominate anche fibre argirofile. Questa varietà di fibre collagene si colora, inoltre, intensamente in rosso con il metodo PAS per i polisaccaridi mentre le fibre collagene danno solo una debole reazione. La PAS-positività delle fibre reticolari riflette la presenza di un’elevata quantità di oligosaccaridi costitutivi, legati alla molecola di tropocollagene. Questi carboidrati, forse, sono anche responsabili dell’argirofilia.
Nell’adulto le fibre reticolari sono rare nel tessuto connettivo lasso ordinario ma diventano prevalenti in certe sedi dove il tessuto assume caratteri del tessuto connettivo reticolare. Queste sedi contengono anche collagene di tipo IV e V e sono
Queste fibre sono molto abbondanti nel periodo in cui il mesenchima si differenzia in connettivo lasso ma si trasformano via via in tipiche fibre collagene. Si può dire, quindi, che le fibre reticolari rappresentano lo stadio iniziale nella formazione delle fibre collagene.
Sono molto abbondanti nel connettivo embrionale e nel connettivo adulto quando è in corso un processo di riparazione di una ferita, ma si aggregano rapidamente in fasci diventando fibre collagene tipiche. Nell’adulto le fibre reticolari permangono in certe sedi dove il tessuto assume i caratteri di tessuto connettivo reticolare.
- Le cellule reticolari adese alle fibre sono grandi elementi muniti di prolungamenti che aderiscono alle fibre argirofile formando con esse un reticolo tridimensionale che costituisce lo stroma reticolare di tali organi e nelle cui maglie avviene l’emopoiesi.
Le cellule reticolari appartengono a due categorie: elementi fibroblasto-simili, deputati a produrre le fibre reticolari del tessuto, ed elementi dotati di modeste proprietà fagocitarie ma che possono trasformarsi in determinate circostante in macrofagi fissi e liberi.
I macrofagi fissi e liberi del tessuto connettivo lasso, della milza, dei linfonodi, del midollo osseo, delle cavità sierose e degli alveoli polmonari, una parte delle cellule reticolari dello stroma degli organi emopoietici, le cellule reticolari dei sinusoidi epatici (cellule di Kupffer), i promonociti del midollo osseo, i monociti del midollo, del sangue, dei tessuti connettivi e la microglia del sistema nervoso, pur essendo molto dissimili d’aspetto, costituiscono un insieme di cellule funzionalmente omogenee e dotate di proprietà particolari, denominato sistema reticolo-istiocitario o, più propriamente, sistema dei macrofagi, che riveste grande importanza nei processi di difesa dell’organismo.
Tutte le cellule di questo sistema hanno la capacità di assumere vitalmente coloranti colloidali e sono tutte dotate di attività fagocitaria. Altre proprietà distintive sono la capacità di legare alla loro superficie gli anticorpi e il complemento e, soprattutto, la comune origine dai promonociti del midollo e dai monociti del sangue.
Il sistema dei macrofagi viene rapidamente attivato da vari agenti infettivi ed antigenici reagendo con una rapida proliferazione, una vivace motilità ed un’intensa attività fagocitaria. Esso, quindi, svolge un ruolo fondamentale nei processi di difesa dell’organismo.
Articolo creato il 02 marzo 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.