Superficie interna dello stomaco
La superficie interna dello stomaco ha nel vivente, allo stato di riposo funzionale, colore grigio roseo; diviene rossa e tumida durante la digestione gastrica per il maggiore afflusso di sangue. Nel cadavere appare molle e grigiastra, talora brunastra, per le rapide alterazioni della mucosa dovute all’azione del succo gastrico e ai precoci fenomeni putrefattivi. A stomaco vuoto e retratto, la superficie interna si mostra sollevata in pieghe grossolane, dette pieghe gastriche, dirette prevalentemente secondo l’asse longitudinale dell’organo e anastomizzate fra loro in modo da formare un reticolo a maglie allungate. Solo in corrispondenza della piccola curvatura si osservano pieghe longitudinali ben individualizzate, molto sporgenti, non unite da anastomosi trasversali. Queste delimitano una docciatura che collega direttamente l’esofago al piloro e viene pertanto detta via gastrica breve. Le pieghe gastriche, che possono essere considerate come la diretta continuazione delle pieghe esofagee, sono determinate dal sollevamento della sottomucosa e non sono formazioni permanenti, infatti scompaiono con la dilatazione dell’organo. A stomaco disteso risultano invece meglio visibili sottili solchi della mucosa anastomizzati a rete, i solchi permanenti, che delimitano su tutto l’ambito della superficie gastrica piccole aree rilevate di forma variabile, di diametro da 2 a 4 mm, dette areole gastriche. La superficie di tali aree presentano numerosi minuti infossamenti, le fossette gastriche, nel cui fondo si aprono le ghiandole dello stomaco. La mucosa che separa le fossette gastriche si solleva, specialmente nella parte pilorica, in sottili sporgenze laminari denominate creste gastriche.
In corrispondenza del cardias si osserva un orlo anulare dentellato che segna il limite fra mucosa esofagea e mucosa gastrica. L’orifizio ha forma ovalare, a grande asse verticale, ed è rivolto a destra e un poco in alto.
A livello del piloro la superficie interna dello stomaco si solleva a formare una piega circolare, sporgente in cavità, detta impropriamente valvola pilorica, che circoscrive l’orifizio pilorico. Questo ha forma circolare ed è disposto su un piano quasi frontale. Alla formazione della valvola pilorica partecipano la tonaca mucosa, la sottomucosa e soprattutto la tonaca muscolare il cui strato circolare, fortemente ispessito, forma lo sfintere pilorico. La valvola pilorica presenta, in sezione, forma triangolare con il lato gastrico che sale gradualmente e il lato duodenale che cade bruscamente verso la superficie intestinale.
Articolo creato il 15 agosto 2011.
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