Struttura della vena
Come nelle arterie, nella parete delle vene si distinguono tre strati, o tonache: una tonaca intima (è il nome della tonaca mucosa nei vasi sanguigni) una tonaca media (è il nome della tonaca muscolare nei vasi sanguigni) e una tonaca avventizia. Tuttavia nelle vene tale schematizzazione strutturale non è costantemente applicabile poiché, accanto a vene che mostrano una parete di notevole complessità, esistono altre vene che presentano un’estrema semplicità costitutiva e inoltre perché sovente la delimitazione tra le singole tonache non è così evidente come nelle arterie.
Gli elementi che compongono la parete venosa sono quelli propri anche delle arterie: l’endotelio, le fibre collagene, le fibre elastiche e le cellule muscolari ma esiste, nei due tipi di vasi, una netta differenza nella quantità e nell’ordinamento dei singoli materiali costruttivi. La parete delle vene si diversifica da quella delle arterie principalmente per il minore sviluppo del contingente elastico e per la netta prevalenza del materiale collageno che ne forma la tessitura di fondo. Ciò conferisce alle vene caratteri meccanici e funzionali che sono differenti rispetto a quelli delle arterie e in armonia con le condizioni del circolo che nelle vene si effettua sempre a un regime pressorio non elevato.
Esistono inoltre, fra vene diverse, notevoli differenze di struttura che sono principalmente in rapporto con le particolari condizioni secondo le quali si effettua il circolo venoso refluo, nei diversi distretti. Esistono vene, come quelle della testa e del collo, nelle quali i valori pressori sono estremamente bassi e il sangue scende verso il cuore favorito dalla forza di gravità, e altre vene, come quelle dei territori sottodiaframmatici del tronco e dell’arto inferiore in particolare, nelle quali la circolazione avviene invece in direzione contraria alla forza di gravità. Le prime, anche se di grosso calibro, hanno parete sottile a struttura fibrosa, e sono dette vene di tipo recettivo. Le seconde hanno parete spessa, fornita di un ricco corredo muscolare e sono dette vene di tipo propulsivo. Vi sono tra questi due tipi estremi numerosi aspetti strutturali di transizione. Variazioni strutturali della parete venosa possono essere inoltre legate a particolari condizioni funzionali e anche in rapporto con l’età.
Le vene di piccolo calibro (fino a 1 mm di diametro) presentano ovunque un’analoga struttura. Pertanto, tenendo conto dei dati strutturali più significativi, si distinguono: vene di piccolo calibro, vene di tipo recettivo e vene di tipo propulsivo.
Articolo creato il 22 marzo 2012.
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