Struttura della palpebra
Procedendo dalla faccia anteriore alla posteriore delle palpebre si trovano: cute, strato sottocutaneo, strato muscolare, strato intermedio, strato muscolare liscio e congiuntiva palpebrale.
La cute delle palpebre, sottile e ricoperta di delicata lanugine, è provvista di scarse ghiandole sebacee e di piccole ghiandole sudoripare.
Lo strato sottocutaneo delle palpebre, molto lasso, è privo di tessuto adiposo e molto distendibile.
Lo strato muscolare delle palpebre è costituito dalla parte palpebrale del muscolo orbicolare dell’occhio la cui porzione più esigua, corrispondente al margine palpebrale, prende il nome di muscolo ciliare (di Riolano).
Lo strato intermedio delle palpebre è formato da una lamina fibrosa la cui parte più periferica, detta setto orbitario, si trova in prossimità del margine aderente della palpebra mentre l’altra, il tarso, occupa la parte restante della palpebra ed è più spessa, resistente e compatta rispetto alla prima. I tarsi delle due palpebre, superiore e inferiore, si fondono con le loro estremità laterali, costituendo una piccola lamina tendinea, il rafe palpebrale laterale, che s’inserisce sul margine laterale dell’orbita; le estremità mediali dei due tarsi continuano invece con due nastri fibrosi che presto si fondono costituendo il legamento palpebrale mediale; questo s’inserisce sulla cresta lacrimale anteriore e dà attacco alla parte palpebrale del muscolo orbicolare dell’occhio. Nello spessore di ciascun tarso si trovano le cosiddette ghiandole tarsali (di Meibomio): si tratta di ghiandole alveolari ramificate, allungate e rettilinee, parallele fra loro e disposte secondo l’altezza dei tarsi. Se ne contano circa 35 nel tarso superiore e 25 in quello inferiore; si possono osservare facilmente, per trasparenza, attraverso la congiuntiva palpebrale. Hanno la struttura delle ghiandole sebacee e i loro condotti escretori si aprono nel margine libero della palpebra, in prossimità del lembo posteriore. Il loro prodotto di secrezione è il sebo palpebrale. Nella palpebra superiore, inoltre, il margine superiore del tarso dà attacco all’espansione fibrosa del muscolo elevatore della palpebra superiore.
Lo strato muscolare liscio delle palpebre è disposto sulla faccia posteriore del setto orbitario. Ha l’aspetto di una lamina alla quale si dà il nome di muscolo tarsale (di Muller) ed è presente in ambedue le palpebre; si distinguono così un muscolo tarsale superiore e un muscolo tarsale inferiore. Poiché ciascun muscolo tarsale superiore è connesso al corrispondente margine dell’orbita tramite il setto orbitario e, d’altra parte, prende inserzione lungo il margine orbitario del tarso, esso contribuisce, con il suo tono, a mantener sospesi i tarsi e a regolare l’apertura della rima palpebrale. La congiuntiva palpebrale riveste la superficie posteriore delle palpebre, a partire dal lembo posteriore; dopo aver tappezzato la parte tarsale e la parte orbitaria della palpebra, si riflette all’indietro e si porta sulla superficie anteriore del bulbo oculare che riveste, arrestandosi a livello dell’orlo sclerocorneale e lasciando quindi libera la cornea.
Articolo creato il 16 settembre 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.