Struttura del condotto cocleare
Il condotto cocleare presenta particolarità di struttura diverse nelle tre pareti che lo delimitano. La parete esterna è formata dal legamento spirale il quale alle due estremità, anteriore e posteriore, si solleva in una cresta di inserzione per la membrana basilare e in una cresta di inserzione per la membrana vestibolare (di Reissner), nei punti che danno inserzione a queste due membrane; tra le due creste, una parte del legamento si fa sporgente costituendo la prominenza spirale. Tra la cresta basilare e la prominenza spirale, la superficie della parete esterna presenta una depressione che prende il nome di solco spirale esterno. Tra la prominenza spirale e la cresta di inserzione della membrana vestibolare di Reissner si estende una zona della parete, depressa e riccamente vascolarizzata, la stria vascolare. La regione del solco spirale esterno è rivestita da un epitelio cubico semplice mentre la stria vascolare è tappezzata da un epitelio stratificato le cui cellule più superficiali, a contatto con l’endolinfa, sono di forma cilindrica. Il legamento spirale presenta una complessa struttura connettivo-vascolare; l’irrorazione della stria vascolare è assicurata dai rami anteriori dell’arteria cocleare che dal modiolo circondano la scala vestibolare per portarsi al legamento spirale. Questi rami, dopo aver fornito numerose collaterali alla stria vascolare, proseguono per sboccare direttamente nel sistema venulare della rampa timpanica. Questo sistema vascolare, costituto da vasi arteriosi contemporaneamente connessi con le vene della rampa timpanica e con il dispositivo vascolare della stria, sembra avere importanza per consentire una circolazione esente il più possibile da modificazioni pressorie.
Osservazioni ultrastrutturali hanno chiarito il ruolo funzionale della stria vascolare, analizzando i particolari rapporti che in essa si stabiliscono tra i capillari sanguigni e l’epitelio cilindrico stratificato da cui è rivestita; sulla scorta di queste ricerche, è stata prospettata per la stria vascolare una doppia funzione di riassorbimento e di secrezione dell’endolinfa.
La parete vestibolare è formata dalla membrana vestibolare la quale è costituita da una sottile lamina di tessuto connettivo tappezzata da un unico strato di cellule epiteliali appiattite; tale parete separa il dotto cocleare dalla perilinfa della scala vestibolare. La sottigliezza di questa membrana sembra in relazione con un’azione di scambio tra perilinfa ed endolinfa; i dati ultrastrutturali sostengono l’ipotesi che a questo livello avvengano processi di riassorbimento e di produzione dell’endolinfa in seguito a scambi tra l’endolinfa del condotto cocleare e la perilinfa della scala vestibolare. La differente concentrazione ionica dei due fluidi è invece il risultato dell’attività della stria vascolare.
La parete timpanica è costituita dal lembo spirale, rilievo intimamente aderente alla lamina spirale ossea; presenta anch’esso una struttura fibrosa ed è notevolmente vascolarizzato. È rivestito da uno strato di cellule epiteliali alte che, nel solco spirale interno, diventano cubiche. La membrana basilare ha una struttura connettivale complessa; in essa infatti si susseguono, nella zona sulla quale riposa l’organo di Corti (zona tecta), i seguenti strati:
- Strato limitante, esile lamina omogenea avente l’aspetto di una membrana basale.
- Strato intermedio, costituito da fibre connettivali a decorso radiale, dette corde acustiche, contenute in una sostanza fondamentale omogenea.
- Strato timpanico, di tessuto connettivo piuttosto lasso.
La ricchezza in fibre dello strato intermedio è da porsi in relazione con la capacità che ha la membrana basilare di entrare in vibrazione per effetto della stimolazione sonora. La larghezza della membrana basilare aumenta procedendo dal giro basale al giro apicale.
Articolo creato il 15 settembre 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.