Struttura del canale (o dotto) deferente
Il canale deferente ha una parete assai spessa in relazione al calibro relativamente ristretto (circa 0,5 mm) del lume. La parete è formata dalle tonache mucosa, muscolare e avventizia.
La tonaca mucosa, di colorito giallastro, si solleva in pieghe longitudinali che diminuiscono con la distensione. In corrispondenza del tratto ampollare, il lume del dotto diviene più ampio e irregolare per la presenza di pieghe permanenti della mucosa variamente anastomizzate che delimitano cripte più o meno profonde. L’epitelio di rivestimento fa seguito a quello del canale dell’epididimo del quale mantiene, specialmente nel tratto iniziale, i caratteri strutturali. Risulta perciò costituito da cellule cilindriche superficiali e da cellule basali irregolarmente poliedriche. Le cellule cilindriche, assai alte particolarmente sull’apice delle pieghe, sono rappresentate da tipiche cellule a pennacchio, dotate di attività secretoria vescicolare. Fra le cellule cilindriche si trovano cellule a bastoncino che rappresentano elementi in via di degenerazione, e cellule particolarmente ricche di mitocondri, che potrebbero avere importanza nell’acidificazione del contenuto luminale e nel trasporto di acqua ed elettroliti. A partire dal tratto inguinale l’epitelio tende a divenire più basso: le cellule basali si fanno più rade fino a scomparire e le cellule cilindriche presentano stereociglia sempre più corte. Particolarmente, nel tratto iniziale, l’epitelio svolge funzioni assorbenti e secernenti che si attenuano progressivamente lungo il decorso del canale. Nell’ampolla l’epitelio cilindrico semplice non possiede più stereociglia e mostra caratteri analoghi a quello delle vescichette seminali. La lamina propria, assai spessa, è costituita da tessuto connettivo denso, ricco di fibre elastiche; profondamente continua con il connettivo interstiziale degli strati muscolari.
La tonaca muscolare è molto sviluppata presentando uno spessore di 1 mm e oltre; è costituita da fascetti di fibrocellule muscolari lisce disposti in tre strati (longitudinali esterno e interno e circolare intermedio). In realtà i fascetti muscolari presentano una disposizione a spirale: internamente ed esternamente essi descrivono una spirale molto ampia così da apparire longitudinali nelle sezioni; nello strato intermedio gli avvolgimenti sono più stretti tanto da apparire circolari. Nella tonaca muscolare esiste una fitta rete di fibre nervose con numerose terminazioni adrenergiche e colinergiche. La tonaca muscolare, abitualmente sede di una modesta e occasionale attività contrattile, è responsabile di energiche contrazioni peristaltiche che intervengono subito prima della eiaculazione.
La tonaca avventizia, ricca in vasi e nervi, è formata da tessuto connettivo denso contenente abbondanti fibre elastiche e alcuni fascetti di fibrocellule muscolari a disposizione longitudinale.
Deferente di cane. (Colorazione Mallory Azan). Il condotto deferente (D) parte dalla coda dell’epididimo e termina nel condotto eiaculatore. Ha una parete assai spessa formata dalle tonache mucosa, muscolare ed avventizia. Alla periferia sono visibili i vasi deferenziali (vd). Nell’immagine è evidenziato anche il plesso pampiniforme (pp) in cui si scaricano le vene del deferente ed una sezione dell’arteria testicolare (o spermatica interna) (at).
Particolare dell’immagine precedente visto a maggiore ingrandimento. (Colorazione Mallory Azan).
La parete del deferente a livello del lume appare sollevata in pieghe longitudinali. La tonaca mucosa è costituita da un epitelio (E) nella parte testicolare e funicolare è simile a quello del canale dell’epididimo con cellule a pennacchio, batiprismatico pluriseriato; nelle restanti parti è batiprismatico semplice e poggia su di una lamina basale. Verso l’esterno segue una tonaca muscolare (TMu) molto spessa avvolta da una tonaca avventizia connettivale
L’epitelio della tonaca mucosa ha caratteristiche diverse a seconda della porzione del condotto considerato.
Nel tratto che fa seguito al canale dell’epididimo l’epitelio (E) è ancora cilindrico pluriseriato con cellule a pennacchio o cellule con stereociglia (sc) simili a quelle che si reperiscono nell’epididimo. Tale epitelio poggia su di una ben distinta lamina propria (Lp). Più esternamente si reperisce una spessa tonaca muscolare.
Nel tratto inguinale l’epitelio si trasforma in cilindrico semplice. (Colorazione ematossilina eosina).
La tonaca muscolare (TMu) è lo strato più sviluppato della parete. In sezione appare formata da tre strati sovrapposti di fibrocellule muscolari lisce di cui l’interno e l’esterno ad andamento longitudinale, mentre l’intermedio è circolare. In realtà i fasci muscolari hanno un andamento spiraliforme e pertanto in sezione assumono un aspetto particolare. All’esterno della tonaca muscolare c’è la tonaca avventizia (TA) data da connettivo fibroso denso ricco di fibre elastiche. (Colorazione Mallory Azan).
Sono evidenti il plesso venoso pampiniforme (v) e l’arteria testicolare (o spermatica interna) (at). (Colorazione Mallory Azan).
Fonte: Istituto di anatomia umana normale università degli studi di Bologna
Articolo creato il 20 gennaio 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.