Medicina legale

Soffocamento

Il soffocamento è una tipica forma di asfissia meccanica provocata dalla chiusura simultanea degli orifici respiratori dall’esterno. Può essere prodotta direttamente con la mano, più frequentemente con mezzi soffici e sufficientemente larghi compressi sul viso, mezzi adesivi fissati sugli orifizi o introducendo il capo in contenitori di plastica che aderiscono al volto.
Si possono reperire ecchimosi ed escoriazioni sulla cute della bocca e del naso. Sulla mucosa vestibolare delle labbra e delle guance (in corrispondenza delle arcate dentarie), invece, si possono osservare ecchimosi spesso figurate e piccole ferite lacere. È possibile anche il riscontro di lussazioni dentarie, proiezioni endofaringee di denti o protesi mobili, ove presenti.
Potranno inoltre essere presenti altri segni di traumatismi in varie parti del corpo se la vittima ha potuto opporre resistenza, o se il soffocamento è preceduto da colluttazione.
In alcuni casi si ritrovano piccoli filamenti del mezzo soffocante, ri­masti tra i denti o nella bocca della vittima.
La diagnosi medico-legale si basa essenzialmente sui segni generici della morte asfittica, sulle lesioni traumatiche tipiche e sui fatti circostanziali; tra le indagini accessorie sarà opportuno ricercare l’eventuale assunzione di alcool, stupefacenti o ipnotici da parte della vittima che possono giustificare l’assenza di resistenza all’aggressore o dinamiche particolari (caduta con la faccia affondata in mezzi occlusivi).
L’omicidio è raro nell’adulto sano, frequente nei soggetti anziani, defedati o semplicemente deboli, frequente nei casi di infanticidio. Il suicidio è rarissimo, pratica­mente impossibile.
La soffocazione accidentale è rara e sempre sospetta; è descritta nei neonati du­rante il sonno (morte sotto le coltri), o soggetti che per situazioni contingenti o pa­tologie pregresse (stupefacenti, uso di tranquillanti, cardiopatie e neuropatie) posso­no perdere coscienza e cadere su cuscini o mucchi di sabbia o terra (crisi epilettiche, stati di ubriachezza, improvviso malore).

Articolo creato il 28 gennaio 2014.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.