Reazione cromaffine
La reazione cromaffine consente di rilevare la presenza di adrenalina e di noradrenalina in quanto conferisce ai granuli citoplasmatici contenenti queste catecolamine un colorito bruno. Questa reazione è provocata dall’azione ossidante del bicromato di potassio che trasforma le stesse catecolamine, rispettivamente, in adrenocromo e noradrenocromo.
Per la differenziazione dell’adrenalina dalla noradrenalina si ricorre ad un altro ossidante, lo iodato di potassio, con il quale le due catecolamine vengono rispettivamente trasformate in 2-iodoadrenocromo e in 2-iodonoradrenocromo, entrambi corrispondenti a pigmenti neri. Peraltro l’ossidazione della noradrenalina richiede un tempo incomparabilmente più breve della adrenalina. Su questa differenza cronologica si basa il riconoscimento di quest’ultima catecolamina a mezzo del metodo di Hillarp e Hokfelt.
La reazione cromaffine è positiva anche per i granuli delle cellule di Kultschitsky distribuite lungo l’intestino e producenti 5-idrossitriptamina o serotonina. Infatti in presenza di bicromato di potassio questa sostanza, che ha azione riducente, forma un pigmento scuro insolubile.
Articolo creato l’8 marzo 2010.
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