Ponte di Varolio
Il ponte di Varolio (o protuberanza anulare), derivato dalla porzione ventrale della vescicola metencefalica, si presenta come un ispessimento ventrale del tronco encefalico (o cerebrale) e appare in superficie percorso da fibre trasversali che vanno da un emisfero cerebellare all’altro; ciò rende ragione del nome di ponte che si assegna a questa parte dell’encefalo. Il ponte dà passaggio anche alle vie lunghe del tronco encefalico che dai segmenti superiori si portano a quelli sottopontini o che da questi ultimi risalgono verso le parti più rostrali. L’ampio fascio trasversale costituito dalle fibre ponto-cerebellari si raccoglie, a ciascun lato del ponte, nel peduncolo cerebellare medio.
Il ponte, di forma quadrilatera, confina in basso con il bulbo e in alto con il mesencefalo e i peduncoli cerebrali, dai quali è separato, rispettivamente, dal solco bulbopontino e dal solco pontomesencefalico. Sui lati il ponte si continua con i peduncoli cerebellari medi, due voluminosi cordoni bianchi che si dirigono posteriormente e lo collegano al cervelletto. Poiché il ponte trapassa nei peduncoli cerebellari medi senza alcun particolare limite, si considera convenzionalmente come suo confine laterale il piano sagittale che collega l’emergenza del nervo faciale con quella del nervo trigemino, la quale ultima si trova appunto all’estremità laterale del ponte stesso.
Sullo scheletro, il ponte corrisponde alla parte superiore della doccia basilare dell’osso occipitale.
Misura in media 27 mm in altezza, 38 mm in larghezza e 25 mm in spessore. Il suo peso varia da 16 a 18 grammi. Presenta due facce libere, anteriore e posteriore.
La faccia anteriore del ponte si presenta come un ampio semianello a convessità sia trasversale che verticale. Essa riposa sulla doccia basilare dell’osso occipitale con un’inclinazione in avanti di circa 65°- 70°, quindi prende rapporto con il clivus della base cranica e giunge fino a pochi millimetri dal contorno superiore della lamina quadrilaterale dell’osso sfenoide. Nella sua porzione mediana risulta leggermente incavata longitudinalmente nel solco basilare, largo circa 25 mm e poco profondo, che accoglie l’arteria basilare e la cisterna pontina. A ciascun lato di questo solco si osserva un rilievo a grande asse verticale, chiamato torus piramidalis (o prominenza piramidale), determinato dal passaggio delle vie piramidali che sollevano, a questo livello, le fibre trasversali. I fasci pontini trasversali risultano ispessiti ai margini superiore e inferiore della protuberanza dove costituiscono due cercini rilevati. A lato di questi due rilievi si trova l’emergenza del nervo trigemino (5° paio) che segna convenzionalmente la separazione tra ponte e peduncolo cerebellare medio. L’emergenza del trigemino ha luogo nella metà superiore del ponte mediante due radici separate da un piccolo fascetto di fibre pontine superficiali (la linguetta di Wrisberg): una piccola, antero-mediale, motrice, e una grossa, posteriore, sensitiva. Alcune delle fibre trasversali, a partire dal solco basilare, decorrono in direzione laterale passando dietro all’emergenza del trigemino e curvando verso il basso in direzione dell’emergenza del nervo faciale; costituiscono il cosiddetto fascio obliquo del ponte, non sempre evidente.
La faccia posteriore del ponte corrisponde alla parte superiore del pavimento del IV ventricolo. Ha forma triangolare con base inferiore e si continua in basso, senza alcun limite, con la superficie ventricolare spettante al bulbo (o midollo allungato).
La superficie ventricolare del ponte è percorsa longitudinalmente dal solco mediano del pavimento del IV ventricolo (o stelo del calamo scrittorio), a lato del quale si trova, verso il basso, un rilievo rotondenggiante che è chiamato colliculus facialis (o eminentia teres o collinetta rotonda). Offre ancora a considerare infero-lateralmente il tubercolo acustico, il quale sta al confine con il bulbo. Mostra infine, nella sua parte supero-laterale, una zona di colorito grigio-azzurrognolo denominata locus coeruleus.
La superficie ventricolare del ponte è costeggiata sui lati dei peduncoli cerebellari superiori, destro e sinistro, i quali, simili a due nastri bianchi appiattiti, dal cervelletto si portano in alto e medialmente, fino al contorno inferiore della lamina quadrigemina del mesencefalo.
Il ponte deriva dalla porzione ventrale della vescicola metencefalica, la parte dorsale della quale dà origine al cervelletto il cui sviluppo è strettamente correlato a quello del ponte stesso.