Organi pieni
Gli organi pieni hanno una struttura più complessa rispetto a quella degli organi cavi. Possiamo distinguere due componenti principali: il dispositivo capsulare e stromale e il parenchima.
La capsula è formata da connettivo denso e invia nell’organo dei setti che portandosi in profondità si ramificano in tralci e lamine sempre più sottili che vanno a formare un reticolo che costituisce l’impalcatura dell’organo. L’insieme di questi setti e del reticolo costituisce lo stroma, anch’esso costituito da connettivo di tipo fibroso. Nelle sue più fini propaggini, l’impalcatura stromale è formata da esili fascetti di fibre collagene che costituiscono il cosiddetto stroma reticolare. Lo stroma permette di individuare, in alcuni organi pieni, lobi e lobuli che rappresentano territori relativamente indipendenti tra loro per quanto riguarda l’irrorazione sanguigna e linfatica, l’innervazione e il drenaggio dei materiali secreti. Questo è possibile grazie al fatto che lo stroma, oltre a sostenere e suddividere l’organo, rappresenta un dispositivo di guida per vasi e nervi, quindi lo stroma diviene importante anche per il trofismo dell’organo. Capsula e stroma, infine, possono contenere anche fibre elastiche e cellule muscolari lisce in prevalenza (come accade nella prostata).
Il parenchima è la parte di un organo pieno delimitato dallo stroma fibrovascolare. Di solito il parenchima è costituito da epitelio che si dispone sottoforma di nidi, cordoni, tubuli, follicoli, alveoli, acini o essere costituito da tessuto linfoide, tessuto muscolare striato o tessuto nervoso. È il parenchima che svolge tutte le funzioni dell’organo.
Articolo creato il 31 marzo 2011.
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