Nervo ottico
I due nervi ottici, destro e sinistro, rappresentano il II paio di nervi encefalici. Il nervo ottico è un nervo sensitivo somatico specifico che non dovrebbe essere considerato propriamente un nervo periferico in quanto deriva dalla vescicola ottica diencefalica. È in realtà un fascio di fibre che connette la retina (o tonaca nervosa dell’occhio) ai centri diencefalici. Le sue fibre si formano in corrispondenza della papilla del nervo ottico, dove i prolungamenti nervosi delle cellule multipolari della retina si accollano a costituire un unico fascio che abbandona il bulbo oculare e, attraverso il foro ottico, penetra nella cavità cranica; la zona della retina in cui queste fibre convergono prende il nome di papilla ottica. Questa, all’esame oftalmoscopico, si presenta come un piccolo disco biancorosato, leggermente ovalare, del diametro di circa 3 mm, situato medialmente al polo posteriore del bulbo oculare da cui dista 3-4 mm.
Il nervo ottico è lungo circa 50 mm con variazioni individuali. Sulla base dei principali rapporti che contrae nel suo decorso, esso può essere diviso nelle seguenti quattro parti: intrabulbare, orbitaria, canalicolare e intracranica.
- La porzione intrabulbare è costituita dalle fibre che immediatamente seguono la papilla ottica. Queste, ancora amieliniche, si raccolgono in fascetti che passano per un orifizio della corioidea e si insinuano attaraverso le maglie della lamina cribrosa della sclera. Nell’attraversare la sclera, le fibre acquistano la guaina mielinica, cosicché il nervo raddoppia quasi il suo diametro. Emergendo dal bulbo oculare, il nervo ottico viene avvolto da tre guaine (durale, aracnoidale e piale) che, al livello del foro ottico, continuano con le corrispondenti meningi.
- La porzione orbitaria, lunga circa 3 cm, ha de corso flessuoso, con una prima curva a convessità mediale e una seconda curva a convessità laterale. Tali curve evitano che il nervo venga stirato in seguito ai movimenti del bulbo oculare. A circa 7 mm dal suo inizio il nervo contrae rapporto, lateralmente, con il ganglio ciliare; 3 mm più indietro penetrano nel nervo, ad angolo retto, i vasi centrali della retina i quali, mantenendosi nel suo spessore, decorrono in avanti fino alla loro emergenza che si compie a livello della papilla ottica.
- La porzione canalicolare ha una lunghezza di circa 8 mm. In questo tratto, il nervo attraversa il canale ottico, contraendo così rapporto con le radici della piccola ala dello sfenoide alle quali è saldamente fissato da espansioni della dura madre; nella stessa porzione esso è in rapporto con l’arteria oftalmica, che gli passa al disotto e lateralmente.
- Nella porzione intracranica, lunga circa 10 mm, il nervo raggiunge il chiasma ottico, al davanti della sella turcica. In questo tratto, esso perde il rivestimento durale e rimane circondato soltanto dall’aracnoide e dalla pia madre. I due nervi ottici, quindi, percorrono dall’avanti in dietro e dall’esterno all’interno, scambiandosi fibre a livello del chiasma ottico e proseguono posteriormente nei tratti ottici che pervengono ai corpi genicolati laterali del diencefalo (metatalamo).