Membrana eritrocitaria
La presenza di membrana eritrocitaria può essere messa in evidenza sospendendo le emazie in una soluzione salina ipertonica (NaCl in acqua a concentrazione superiore allo 0,9%): le emazie perdono acqua per osmosi e si raggrinzano.
Se, invece, si sospendono i globuli rossi in una soluzione ipotonica (NaCl a concentrazione inferiore allo 0,9%), sempre per osmosi l’acqua entra nelle cellule finché queste scoppiano (emolisi), l’emoglobina si diffonde nel liquido e le “ombre eritrocitarie”, ossia le “membrane”, si raccolgono sul fondo.
Le proteine della membrana eritrocitaria hanno in gran parte funzione enzimatica e sono implicate nel trasporto di ioni e glucosio. La forma biconcava delle emazie è mantenuta da una preordinata e complessa organizzazione di membrana a cui partecipano anche proteine intrinseche, come la glicoforina e la banda 3, a cui sono collegate tramite l’anchirina molecole proteiche del citoscheletro, quali le proteine 4.1 e 4.9, la spettrina e l’actina le quali condizionano, oltre alla forma, la flessibilità e l’elasticità degli eritrociti.
Sulla membrana sono presenti anche polisaccaridi importanti come gli antigeni del gruppo AB0 e Rh che conferiscono agli eritrociti la specificità del gruppo sanguigno.
Articolo creato il 5 marzo 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.