Membrana del timpano
La membrana del timpano chiude il fondo del meato acustico esterno, dividendolo dal cavo del timpano. Essa agisce in un piano tale che la sua faccia laterale volge in basso e in avanti.
Ha forma ellittica essendo più sviluppata in altezza (9-10 mm) che in larghezza (8-9 mm). L’asse maggiore è obliquo dall’alto in basso e dall’avanti in dietro. È foggiata a imbuto; la sua faccia laterale è infatti incavata mentre la mediale è convessa. Si dà il nome di ombelico (o umbo) al punto più infossato della faccia laterale. Presenta due superfici: una superficie laterale, rivolta verso il meato acustico esterno, sulla quale per trasparenza il manico del martello determina un’immagine avente l’aspetto di una stria chiara (stria malleolare); una superficie mediale, che guarda verso il cavo del timpano (di cui forma la maggior parte della parete laterale), contro la quale è applicato il manico del martello che vi aderisce tenacemente. Con questa faccia prende pure rapporto la corda del timpano, ramo del nervo faciale, che segue nel suo decorso il legamento timpanomalleolare posteriore, incrocia medialmente il collo del martello e continua a portarsi in avanti seguendo il legamento timpanomalleolare anteriore. La superficie laterale è rivestita da un sottile strato cutaneo mentre la superficie mediale è tappezzata dalla mucosa del cavo del timpano. Il margine ispessito della membrana si fissa mediante un anello fibrocartilagineo, l’orletto anulare, al solco timpanico che risulta incompleto perché presente nell’osso timpanico e assente invece nella parte superiore formata dalla parte squamosa dell’osso temporale. Qui, mancando il solco di inserzione, viene a mancare anche il tratto corrispondente dell’orletto anulare che va a formare i legamenti timpanomalleolari. Nella membrana del timpano si distinguono due parti: una più estesa, mobile, la pars tensa e, al di sopra di questa, un’altra parte più piccola, la pars flaccida (o membrana di Schrapnell). Il limite fra queste due parti è dato dai legamenti timpanomalleolari anteriore e posteriore, due fascetti fibrosi che, muovendo dalle estremità anteriore e posteriore del solco timpanico, raggiungono la base del processo laterale del martello, costituendo così la continuazione dell’anello fibrocartilagineo della membrana. I due legamenti determinano la formazione di due pieghe (anteriore e posteriore) sulla faccia laterale della membrana del timpano. Nel contesto della pars tensa è incluso il manico del martello, che termina nell’umbo.
L’umbo ha importanza per la suddivisione topografica della membrana, poiché in corrispondenza di esso si incrociano il diametro coincidente con l’asse del manico del martello e il diametro a questo perpendicolare; da tali diametri la membrana timpanica viene divisa in due quadranti superiori e due inferiori. Nel quadrante antero-inferiore si osserva, all’esame otoscopio, un particolare riflesso luminoso detto triangolo luminoso (di Politzer), che deriva dalla forma e dalla posizione della membrana del timpano. La pars flaccida (o membrana di Schrapnell) è la porzione superiore della membrana timpanica compresa tra i due legamenti timpanomalleolari e la parete superiore del meato acustico esterno, formata dalla squama del temporale. È una piccola area triangolare larga 3 mm e alta 2 mm. Presenta scarsa resistenza e, con la sua faccia interna, si mette in rapporto con il processo laterale del martello.
Articolo creato il 7 ottobre 2012.
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