Mastociti (o mastcellule)
I mastociti (o mastcellule) sono presenti in numero variabile nel tessuto connettivo lasso e tendono a concentrarsi lungo i vasi sanguigni. Possono essere ottenute facilmente “spremendo” meccanicamente il peritoneo.
I mastociti sono cellule mobili piuttosto grandi (diametro di 20-30 µm), di forma ovale o allungata, munite di prolungamenti villiformi e contenenti mitocondri, un complesso di Golgi ben sviluppato e scarse cisterne di reticolo endoplasmatico. La loro caratteristica morfologica più saliente consiste nella presenza, nel citoplasma, di numerosi granuli solubili in acqua che si colorano metacromaticamente con i coloranti basici (come la tionina, blu di toluidina, azzurro A) ed assumono in genere tutti i coloranti dei glicosaminoglicani solfati (come l’Alcian blu). I granuli spesso sono così stipati da mascherare il nucleo.
I granuli dei mastociti contengono eparina ed istamina. L’eparina è responsabile delle proprietà tintoriali dei granuli dei mastociti (intensa basofilia metacromatica e positività all’Alcian blu). L’istamina è un prodotto di decarbossilazione dell’istidina, ha azione vasodilatatrice ed aumenta la permeabilità dei capillari. Queste due sostanze possono essere liberate dai granuli mediante shock osmotico o per mezzo di varie sostanze che contemporaneamente determinano degranulazione dei mastociti. La liberazione di istamina si verifica anche in reazioni immunologiche, specie quelle di ipersensibilità immediata.
Eparina ed istamina sono prodotte dagli stessi mastociti e non, come si riteneva in passato, sintetizzate dai fibroblasti e fagocitate dalle mastcellule.
Sia morfologicamente che dal punto di vista chimico, i mastociti sono molto simili ai leucociti basofili del sangue che contengono anche granuli basofili metacromatici ricchi di eparina ed istamina. Questi due tipi cellulari, comunque, sono indipendenti.
Durante lo sviluppo embrionale, i mastociti si differenziano dalle cellule mesenchimali. Nell’adulto nuovi mastociti si formano solo in misura minima per attività mitotica dei mastociti preesistenti, che si dividono raramente. L’origine dei mastociti nell’adulto è controversa: secondo alcuni autori derivano dalle cellule mesenchimali indifferenziate distribuite lungo i vasi sanguigni, secondo altri originerebbero dai fibroblasti.
Articolo creato il 01 marzo 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il itolo.