Ghiandole vestibolari maggiori (di Bartolino)
Annesse al vestibolo della vagina si trovano due ghiandole piuttosto voluminose, le ghiandole vestibolari maggiori (di Bartolino). Sono chiamate maggiori per distinguerle da altre piccole ghiandole sparse nel contesto della parete del vestibolo vaginale. Le ghiandole vestibolari maggiori sono analoghe alle ghiandole bulbouretrali maschili (di Cowper). Sono poste lateralmente e posteriormente all’orifizio vaginale. Hanno la forma di una piccola mandorla con un diametro massimo di 12-15 mm e un peso di circa 5 g. Sono in rapporto in alto con il trigono urogenitale, nel cui spessore possono essere inclusi alcuni lobuli e sono in parte nascoste dal muscolo bulbocavernoso, in parte dai bulbi del vestibolo. Il loro dotto escretore, staccatosi dalla porzione antero-mediale della ghiandola, si apre ai lati dell’orifizio vaginale, nel solco formato dalle piccole labbra lateralmente e dall’imene o dai suoi residui medialmente. Piccole nelle giovani, atrofiche dopo la menopausa, le ghiandole raggiungono il massimo sviluppo nella donna in piena maturità sessuale.
Le ghiandole vestibolari maggiori sono di tipo tubulo-alveolare. Sepimenti connettivali con fibre muscolari lisce e striate, provenienti queste ultime dai muscoli bulbocavernosi, dividono la ghiandola in lobi e lobuli. Le cellule che tappezzano gli alveoli sono mucose.
L’epitelio che riveste i condotti escretori minori è cilindrico; nel dotto escretore maggiore l’epitelio da semplice diviene stratificato e infine pavimentoso composto.
Queste ghiandole producono un muco chiaro, filante e vischioso.
Articolo creato il 10 marzo 2011.
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