Dotti escretori
Il sistema dei dotti escretori è costituito dai dotti collettori e dai dotti papillari (di Bellini).
I dotti collettori, mediante un breve tratto reuniente, ricevono lo sbocco dei nefroni, decorrono rettilinei nei raggi midollari della corticale e giungono nelle piramidi renali dove, a vari livelli, convergono ad angolo acuto fra loro per formare dotti più grandi (200 mm di diametro), i dotti papillari che, in numero di 15-30, si aprono in corrispondenza dell’apice di ciascuna papilla renale.
La parete dei dotti collettori è formata da un epitelio cubico semplice; le cellule aumentano di altezza nei dotti di maggior calibro, fino a divenire cilindriche nei dotti papillari. Gli elementi epiteliali presentano limiti netti, nucleo centrale e sferico e citoplasma chiaro e omogeneo. Al microscopio elettronico essi appaiono poveri di organuli e mostrano alcuni microvilli apicali e qualche invaginazione del plasmalemma basale. Intercalati alle cellule principali (cellule chiare) si possono osservare altri elementi (cellule scure) provvisti di un citoplasma più opaco alle radiazioni elettroniche e di un maggior quantitativo di mitocondri e di microvilli.
Nei dotti papillari l’ultrastruttura delle cellule epiteliali tende ancor più a semplificarsi per la scomparsa delle ripiegature basali. In corrispondenza dello sbocco nella papilla renale, l’epitelio dei dotti papillari continua con l’epitelio di transizione che riveste la superficie esterna delle papille stesse.
Nei dotti collettori, per azione dell’ormone antidiuretico (ADH, o vasopressina), viene riassorbito un ulteriore quantitativo di acqua; l’urina raggiunge così la concentrazione e il volume definitivi. Alle cellule scure spetterebbe il compito di acidificare l’urina mediante il riassorbimento di bicarbonati e l’eliminazione di ioni idrogeno.
Nell’immagine, oltre alla papilla renale (PR) e al calice minore (C), si evidenzia anche la porzione più apicale della relativa piramide renale (M). La sezione, in gran parte trasversale, mostra strie scure che corrispondono ai vasi sanguigni a decorso rettilineo e strie più chiare che corrispondono ai tubuli uriniferi a decorso rettilineo.
Fonte: Istituto di anatomia umana normale università degli studi di Bologna
Articolo creato il 13 marzo 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.