Dotti epatici
I dotti epatici destro e sinistro emergono dal fegato in corrispondenza del solco trasverso, al davanti dei rispettivi rami di divisione della vena porta. Risultano ciascuno dalla fusione di due o tre canali biliari intraepatici maggiori.
Il dotto epatico destro incrocia anteriormente il ramo destro dell’arteria epatica; il dotto epatico di sinistra, che è più lungo del destro, assume invece rapporti assai variabili con il corrispondente ramo di divisione dell’arteria epatica.
I due dotti confluiscono per dare origine al dotto epatico comune, al davanti del punto d’ingresso della vena porta nell’ilo, in prossimità del margine destro della vena stessa, a una distanza variabile da 0,75 a 1,5 cm dal solco trasverso della faccia viscerale del fegato. La disposizione dei dotti epatici presenta notevoli variazioni. Due soli condotti extraepatici, secondo la disposizione descritta, sono presenti in poco più della metà dei casi; un dispositivo molto frequente (circa il 40%) è quello in cui, in luogo del dotto destro, si trovano due canali che drenano segmenti distinti del lobo destro.
I vasi sanguiferi e linfatici e i nervi dei dotti epatici destro e sinistro e del dotto epatico comune sono gli stessi che forniscono il coledoco.
Articolo creato il 15 agosto 2011.
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