Cavità nasali propriamente dette
Le cavità nasali propriamente dette sono delimitate dalle ossa del cranio e della faccia. Sulla superficie delle ossa e delle cartilagini che delimitano le cavità nasali e che sono rivestite da periostio o da pericondrio, si distende la mucosa nasale che livella molte delle irregolarità che si apprezzano a livello scheletrico. Complessivamente, la forma delle cavità nasali è quella di due fessure alquanto ristrette e orientate sul piano sagittale. Vi si descrivono un pavimento e una volta, alquanto ristretti, e due pareti, mediale e laterale, che risultano invece estese e che, in qualche punto, possono venire fra loro in contatto.
La parete mediale (o settale) risulta liscia, mentre quella laterale ha una superficie molto irregolare per la presenza di diversi rilievi e depressioni. Presentano la loro larghezza massima, fino a 1,5 cm, inferiormente; si restringono in direzione superiore, fino alla larghezza minima di 2-3 mm.
Le cavità nasali propriamente dette comunicano anteriormente con il vestibolo del naso attraverso l’orifizio superiore (o interno) del vestibolo; posteriormente si aprono nel rinofaringe mediante le coane. Le cavità nasali ricevono inoltre, attraverso numerosi orifizi, lo sbocco della cavità paranasali che sono cavità pneumatiche delle ossa craniofaciali, rivestite da mucosa respiratoria.
La volta è formata, dal dietro in avanti, dal corpo dello sfenoide, dalla lamina cribrosa dell’etmoide, dalle parti laterali della spina nasale dell’osso frontale, dalla faccia profonda delle ossa nasali e, infine, dall’angolo diedro formato dalle cartilagini del naso con la cartilagine del setto. In corrispondenza della regione posteriore della volta si trova l’apertura del seno sfenoidale che si presenta come una fessura verticale situata nella parte antero-superiore del corpo dello sfenoide; questa zona, che risulta compresa tra lo sfenoide e il cornetto superiore (dell’etmoide), prende anche il nome di recesso sfenoetmoidale.
Il pavimento è formato dai processi palatini del mascellare e dai processi orizzontali delle ossa palatine. La tonaca mucosa riveste molto regolarmente la superficie ossea e, giunta in corrispondenza del condotto palatino anteriore, vi penetra formando un diverticolo a fondo cieco della profondità di qualche millimetro.
La parete mediale è costituita dalla lamina perpendicolare dell’etmoide, dal vomere e, in avanti, dalla cartilagine del setto. Spesso è asimmetrica perché il setto può essere deviato verso uno dei due lati fino a mettersi in contatto con la parete laterale della cavità. Nella parte inferiore e anteriore del setto, 4-5 mm al di sopra del condotto incisivo, si trova (non costantemente nell’adulto) un piccolo orifizio che immette in un diverticolo a fondo cieco della mucosa. È il rudimento dell’organo vomeronasale (di Jacobson) che è molto sviluppato in alcuni vertebrati più bassi (roditori) dove sembra in relazione con la funzione olfattiva.
La parete laterale presenta, dall’alto in basso, la sporgenza dei tre cornetti, superiore, medio e inferiore, che costituiscono il tetto dei rispettivi meati. La mucosa nasale riveste la faccia mediale del cornetto superiore, attenuandone di molto la sporgenza e, al davanti del cornetto, tappezza una superficie piana e quadrilatera che corrisponde alle cellule etmoidali posteriori. Al di sopra del cornetto superiore si può talvolta notare il rilievo dato dalla conca suprema. La mucosa si riflette poi sul margine libero del cornetto superiore portandosi a rivestire la parete laterale del meato superiore dove si trovano gli orifizi delle cellule etmoidali posteriori. In direzione inferiore, la mucosa si porta a rivestire le due facce del cornetto medio pervenendo così al meato medio dove si trovano l’orifizio del seno mascellare e l’infundibolo. Attraverso il primo, la mucosa nasale continua con quella che tappezza il seno mascellare. Attraverso l’infundibolo, la mucosa nasale continua con quella del seno frontale e delle cellule etmoidali anteriori. L’apertura nasale dell’infundibolo si trova nella parte antero-superiore del meato medio e continua, sulla parete del meato, con una scanalatura obliqua in basso e in dietro (doccia dell’infundibolo). Al di sopra della doccia dell’infundibolo si vede la sporgenza della bolla etmoidale. L’apertura del seno mascellare si presenta ampia nello scheletro, do-ve risulta attraversata dal processo uncinato dell’etmoide che per lo più la divide in tre orifizi distinti, due anteriori (superiore e inferiore) e uno posteriore. La mucosa chiude due dei tre orifizi, lasciando pervio soltanto quello antero-superiore che viene così a costituire il vero e proprio orifizio di sbocco del seno mascellare. Si tratta di un foro del diametro di 3-4 mm che si apre nella doccia dell’infundibolo, al di sotto e al di dietro dell’orifizio di sbocco del seno frontale. Lo sbocco del seno mascellare è quasi sempre mascherato dal labbro interno della doccia dell’infundibolo.
Nel suo discendere successivo, la mucosa nasale tappezza il cornetto inferiore giungendo quindi al meato inferiore dove si porta sul contorno dell’orifizio di sbocco del canale nasolacrimale proseguendo nella mucosa del canale stesso. Al davanti del cornetto inferiore e di quello medio si trova una regione triangolare e piana; essa prende il nome di agger nasi.
Le coane mettono in comunicazione le cavità nasali con la rinofaringe. Sono due aperture a contorno quadrangolare delimitate superiormente dal corpo dello sfenoide, lateralmente dai processi pterigoidei dello sfenoide, medialmente dal margine posteriore del vomere e inferiormente dalla parte orizzontale dell’osso palatino.
Articolo creato il 9 gennaio 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.