Carbacolo
Il carbacolo è un estere sintetico della colina, quindi un farmaco parasimpaticomimetico diretto. Differisce strutturalmente dall’acetilcolina (ACh) per la presenza di un gruppo amminico (-NH2) sul terminale carbammilico (tant’è che si parla anche di carbamilcolina).
Meccanismo d’azione del carbacolo
Il carbacolo agisce legandosi ai recettori colinergici muscarinici.
Proprietà farmacologiche del carbacolo
Sono quelle tipiche dei parasimpaticomimetici. Il carbacolo, però, determina ipotensione transitoria alle dosi necessarie per ottenere gli effetti gastroenterici e urinari.
Inoltre mantiene un’attività nicotinica rilevante, in particolare sui gangli autonomi. È probabile che sia la sua azione periferica sia quella a livello dei gangli siano dovute, almeno in parte, al rilascio di ACh endogena dalle terminazioni nervose colinergiche.
Proprio per questa attività nicotinica, a differenza degli altri parasimpaticomimetici diretti, l’attività del carbacolo non è antagonizzata completamente dall’atropina. L’atropina, infatti, può bloccare le azioni del carbacolo a livello del recettore colinergico muscarinico, ma non lega il recettore colinergico nicotinico.
Apparato cardiovascolare: vasodilatazione, effetti cronotropo, inotropo e dromotropo negativi.
Apparato gastrointestinale: aumento del tono, ampiezza e contrazioni più aumento dell’attività secretoria di stomaco e intestino.
Apparato respiratorio: broncocostrizione e stimolazione dei chemocettori dei glomi aortico e carotideo.
Apparato urinario: contrazioni del muscolo detrusore della vescica.
Ghiandole esocrine: aumento dell’attività delle ghiandole esocrine stimolate dal parasimpatico.
Occhio: miosi.
Apparato riproduttivo maschile: erezione.
Sistema nervoso centrale: nessuna attività in quanto non attraversa la barriera emato-encefalica perché ha un azoto quaternario.
Attività nicotinica carbacolo > acetilcolina > metacolina > betanecolo (non ha attività nicotinica).
Farmacocinetica del carbacolo
Il carbacolo è resistente all’idrolisi sia da parte dell’acetilcolin-esterasi (AChE) sia da parte delle colin-esterasi non specifiche (come la metacolina e il betanecolo). La sua emivita è quindi sufficientemente lunga da permettere che venga distribuito anche alle aree con basso flusso sanguigno.
Indicazioni terapeutiche del carbacolo
Il carbacolo è utilizzato in terapia come miotico sotto forma di collirio nella terapia del glaucoma e il suo uso, come quello della pilocarpina, è basato sul fatto che, applicato localmente, causa la contrazione del muscolo costrittore della pupilla e del muscolo ciliare, sotto controllo parasimpatico. La loro contrazione induce accomodazione della lente alla visione vicina, miosi e allargamento del canale di Schlemm, attraverso i quali defluisce l’umor acqueo, con conseguente abbassamento della pressione intraoculare nei soggetti con glaucoma.
Avendo maggiore affinità per i recettori M3 rispetto agli altri sottotipi, il carbacolo è utilizzato anche per via sistemica per il trattamento della ritenzione urinaria postoperatoria o da vescica neurogenica e ipotonica.
Effetti indesiderati del carbacolo
Gli effetti indesiderati della metacolina sono quelli tipici dei parasimpaticomimetici:
- Rossore.
- Ipersudorazione.
- Broncocostrizione.
- Crampi addominali.
- Diarrea.
- Sensazione di difficoltà nell’urinare.
- Problemi nell’accomodazione visiva.
- Cefalea.
- Ipersalivazione.
- Lacrimazione.
- Nausea e vomito (sono i più comuni).
Controindicazioni del carbacolo
Le controindicazioni del carbacolo sono quelle tipiche dei parasimpaticomimetici:
- Asma.
- Ipertiroidismo.
- Insufficienza coronarica.
- Malattia peptica.
Interazioni del carbacolo con altri farmaci
L’interazione del carbacolo con un inibitore dell’acetilcolin-esterasi può determinare un effetto sinergico (effetto maggiore della somma dei singoli effetti).
Al contrario, la somministrazione di atropina (inibitore competitivo dei recettori colinergici muscarinici) determina un antagonismo.
Articolo creato il 27 aprile 2011.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.