Bronchi intrapolmonari
Ognuno dei due bronchi principali raggiunge il polmone corrispondente a livello dell’ilo e vi penetra dirigendosi in basso, in fuori e in dietro. Da ciascuno dei due bronchi principali, già prima dell’ilo e poi nel polmone, si staccano, ad angolo acuto, rami collaterali; il bronco non perde però la propria individualità, ma diminuisce soltanto di calibro. Questa modalità di ramificazione è detta monopodica e si ripete anche nelle successive divisioni dei rami collaterali di prim’ordine fino a livello dei bronchioli terminali, dove la ramificazione diviene dicotomica; ogni ramo cioè si sdoppia in rami di calibro uguale che formano fra loro non più un angolo acuto, ma ottuso, oppure si dividono a T.
A seconda che i rami bronchiali si stacchino dal bronco principale al di sopra o al di sotto del punto di biforcazione di un ramo dell’arteria polmonare, vengono detti rispettivamente epiarteriosi o ipoarteriosi.
Nel polmone destro, il bronco principale dà origine dalla sua superficie laterale, a 1,8 cm di distanza dalla trachea, al bronco lobare superiore; questo, dopo un decorso di 1,2 cm, si tripartisce dando così origine ai tre bronchi zonali (o segmentali): apicale, ventrale e dorsale. Il bronco destro, dopo l’origine del bronco lobare superiore, continua il suo decorso e assume la denominazione di bronco intermedio fino all’origine, dal suo lato ventrale, del bronco lobare medio; termina infine con il nome di bronco lobare inferiore. Il bronco lobare medio ha una lunghezza variabile, fino a 3 cm; si divide quindi in due bronchi segmentali, laterale e mediale. Il bronco lobare inferiore a sua volta si divide nel bronco apicale del lobo inferiore (o di Nelson), che per primo si distacca dalla sua faccia posteriore e, successivamente, con modalità monopodica, nei quattro bronchi segmentali basali: interno, anteriore, esterno, posteriore.
Articolo creato il 13 gennaio 2012.
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